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QuantumGravity 14-03-2014 13:30

Come si produce il cambiamento?
 
Ispirato da questo post
Quote:

Originariamente inviata da JohnReds (Messaggio 1251820)
Quello che produce cambiamento, non è la conoscenza razionale, ma il fatto di parlarne, fisicamente, con qualcuno.

Secondo voi "come avviene il cambiamento?" In che modo devono essere assimilate le informazioni al fine di integrarle in noi, nelle strutture più profonde, si da renderle utilizzabili concretamente nei comportamenti, nella dinamica dei pensieri, in modo automatico, senza mediazioni, senza ricerche mnemoniche? Perché il fatto di essere a conoscenza di una particolare cosa, non implica anche il fatto di "possederla" realmente, di poterla cioè sfruttare direttamente? Quando leggo un libro in cui magari c'è un particolare passo significativo che riesce a rivelarmi qualcosa di essenziale e riesco a coglierlo, lo sento fisicamente e credo di introiettarlo, in realtà questa "apertura" :interrogativo: non dura molto tempo e si dissolve presto proseguendo nella lettura, dando l'impressione di aver già dimenticato. L'esempio degli effetti del fuoco dovrebbe chiarire; cioè se non conoscessi questo fenomeno è più facile che il mio atteggiamento nei suoi confronti, il cambiamento, si produca in me dopo averne letto le proprietà o invece dopo aver vissuto l'esperienza diretta del dolore della fiamma sulla pelle, per capire che brucia?

Noriko 14-03-2014 19:20

Re: Come si produce il cambiamento?
 
Secondo il mio parere se non agisci e non fai esperienza sul campo cioè anche solo parlarne va bene, ma mettendoci qualcosa di tuo e l'interlocutore del suo, non riesci a cambiare, quindi con il solo fatto di apprendere delle nozioni o leggere delle belle frasi di un libro, che non vengono mediate dall'esperienza o dallo scambio di emozioni e interesse non c'è crescita secondo me.

Va considerato il fatto che le belle frasi lette sono a sé stanti e quando ci si trova di fronte a un avvenimento reagiamo in base al nostro carattere.

Jointman 14-03-2014 19:46

Re: Come si produce il cambiamento?
 
Quote:

Originariamente inviata da Noriko (Messaggio 1252125)
Secondo il mio parere se non agisci e non fai esperienza sul campo cioè anche solo parlarne va bene, ma mettendoci qualcosa di tuo e l'interlocutore del suo, non riesci a cambiare, quindi con il solo fatto di apprendere delle nozioni o leggere delle belle frasi di un libro, che non vengono mediate dall'esperienza o dallo scambio di emozioni e interesse non c'è crescita secondo me.

Va considerato il fatto che le belle frasi lette sono a sé stanti e quando ci si trova di fronte a un avvenimento reagiamo in base al nostro carattere.

Esattamente.Senza contare che documentarsi maniacalmente, studiare, leggere, discutere di una cosa di cui non si ha poi esperienza diretta alimenta sicuramente un'ansia preparatoria (a qualsiasi prova/evento/situazione si voglia applicare il cambiamento). Bisogna trovare la propria personale e giusta sinergia tra consapevolezza e azione, dove per azione non si deve neanche intendere per forza il fare materialmente qualcosa, può essere ad esempio anche un semplice cambio di punto di vista o modo di pensare, parlare, elaborare emozioni, che sicuramente inciderà poi nel mondo materiale. Io la vedo così.

reknub 14-03-2014 19:52

Re: Come si produce il cambiamento?
 
varrà per qualcuno, forse...

Lino_57 14-03-2014 19:52

Re: Come si produce il cambiamento?
 
Qualche volta ci vuole uno schock esterno.

Hal86 14-03-2014 20:05

Re: Come si produce il cambiamento?
 
Quote:

Originariamente inviata da Lino_57 (Messaggio 1252156)
Qualche volta ci vuole uno schock esterno.

Quoto. Diciamo muovendosi... però a volte ci vuol anche che la ruota giri.. il tempo porta cose nuove.. ogni tanto...

QuantumGravity 14-03-2014 20:24

Re: Come si produce il cambiamento?
 
Quote:

Originariamente inviata da Noriko (Messaggio 1252125)
Secondo il mio parere se non agisci e non fai esperienza sul campo cioè anche solo parlarne va bene, ma mettendoci qualcosa di tuo e l'interlocutore del suo, non riesci a cambiare, quindi con il solo fatto di apprendere delle nozioni o leggere delle belle frasi di un libro, che non vengono mediate dall'esperienza o dallo scambio di emozioni e interesse non c'è crescita secondo me.

Va considerato il fatto che le belle frasi lette sono a sé stanti e quando ci si trova di fronte a un avvenimento reagiamo in base al nostro carattere.

Vero, è proprio quello di cui parlavo, l'impossibilità di smontare anni di atteggiamenti, di risposte comportamentali a situazioni esterne, limitandosi a leggere libri di self control o consigli pratici; anche qui si scambiano opinioni, si danno indicazioni, spesso molto valide e in modo dettagliato, ma poi concretamente chi le riceve non riesce ad applicarle nel mondo fuori, la parte razionale è completamente schiacciata dai sensi quando ci si trova di fronte a qualcosa di temuto.

Quote:

Originariamente inviata da Jointman (Messaggio 1252149)
Esattamente. Senza contare che documentarsi maniacalmente, studiare, leggere, discutere di una cosa di cui non si ha poi esperienza diretta alimenta sicuramente un'ansia preparatoria (a qualsiasi prova/evento/situazione si voglia applicare il cambiamento). Bisogna trovare la propria personale e giusta sinergia tra consapevolezza e azione, dove per azione non si deve neanche intendere per forza il fare materialmente qualcosa, può essere ad esempio anche un semplice cambio di punto di vista o modo di pensare, parlare, elaborare emozioni, che sicuramente inciderà poi nel mondo materiale. Io la vedo così.

Hai perfettamente ragione, ma per fare questo cambio di punto di vista, quali condizioni sono necessarie, cosa succede veramente in quei momenti nella mente? E' quello che vorrei sapere. Uno è così e così, un momento dopo ha un'intuizione e puff cambia atteggiamento? Queste cose dipendono secondo me da strutture molto profonde, inaccessibili alla ragione; forse esistono tecniche particolari, magari l'ipnosi, in grado di rimuovere, come fosse un bisturi mentale, anni e anni di comportamenti disfunzionali.

Quote:

Originariamente inviata da reknub (Messaggio 1252155)
varrà per qualcuno, forse...

Cosa? :)

Quote:

Originariamente inviata da Lino_57 (Messaggio 1252156)
Qualche volta ci vuole uno schock esterno.

Sì sicuramente grossi eventi possono stravolgere il carattere di una persona; e questo mi dice, rispetto a quello che ho scritto sopra, che potrebbe essere possibile modificare il comportamento in tempi rapidissimi

reknub 14-03-2014 20:43

Re: Come si produce il cambiamento?
 
Quote:

Originariamente inviata da QuantumGravity (Messaggio 1252185)


Cosa? :)


Quote:

Quello che produce cambiamento, non è la conoscenza razionale, ma il fatto di parlarne, fisicamente, con qualcuno.
non parli di una cosa se non la conosci, non puoi fare niente....
è ovvio che il cambiamento debba passare per la conoscenza invece....

QuantumGravity 14-03-2014 21:00

Re: Come si produce il cambiamento?
 
Quote:

Originariamente inviata da reknub (Messaggio 1252202)
non parli di una cosa se non la conosci, non puoi fare niente....
è ovvio che il cambiamento debba passare per la conoscenza invece....

Forse è male interpretabile buttata lì così quella frase :pensando:, comunque anche parlando con qualcuno, scambiando opinioni, conosci

reknub 14-03-2014 21:05

Re: Come si produce il cambiamento?
 
Quote:

Originariamente inviata da QuantumGravity (Messaggio 1252217)
Forse è male interpretabile buttata lì così quella frase :pensando:, comunque anche parlando con qualcuno, scambiando opinioni, conosci

ma anche non facendolo, anzi se l'altro ignora, il parlare può risultare anche dannoso

cancellato13248 14-03-2014 21:12

Re: Come si produce il cambiamento?
 
Di quale cambiamente si sta parlando?
Se si parla di quello positivo direi che spesso basta un sogno , un immagine.

Weltschmerz 14-03-2014 21:29

Re: Come si produce il cambiamento?
 
Le emozioni cambiano una persona.
Più sono forti e/o ripetute scavano solchi.
Non importa cosa legga o cosa mi senta dire se non ho a cuore la persona che le dice è come se leggessi un graffito sul muro, mi viene solo da ridere.

Iacopo 14-03-2014 21:42

Re: Come si produce il cambiamento?
 
Mi sembra una domanda troppo complessa. Su che piano bisogna rispondere? Quali cambiamenti? Di quale magnitudine?

Dedalus 14-03-2014 21:45

Re: Come si produce il cambiamento?
 
Quote:

Originariamente inviata da QuantumGravity (Messaggio 1251844)
Secondo voi "come avviene il cambiamento?"

Quando le cose non vanno come ti aspetti.

Franz86 14-03-2014 22:09

Re: Come si produce il cambiamento?
 
Quote:

Originariamente inviata da QuantumGravity (Messaggio 1251844)
... L'esempio degli effetti del fuoco dovrebbe chiarire; cioè se non conoscessi questo fenomeno è più facile che il mio atteggiamento nei suoi confronti, il cambiamento, si produca in me dopo averne letto le proprietà o invece dopo aver vissuto l'esperienza diretta del dolore della fiamma sulla pelle, per capire che brucia?

Appunto... vuoi cambiare? Va' e tocca il fuoco ... secondo me solitamente non si cambia proprio perché il rovescio della medaglia della volontà di cambiamento è una paura nascosta del cambiamento stesso. Che prevale.

Forse però alle volte non è ben chiaro cosa realmente faccia paura nel rapportarsi al mondo esterno, quindi non si sa bene come andarlo a toccare questo fuoco ...

Ventolin 14-03-2014 23:06

Re: Come si produce il cambiamento?
 
come si produca il cambiamento non lo so, so solo che leggere una cosa, personalmente, non mi basta per farla mia. Ci sono persone che dicono "questo libro mi ha cambiato la vita! questa canzone mi ha cambiato la vita! questo film mi ha cambiato la vita!" ecco, cose del genere a me non capiteranno mai.

Un'informazione, per arrivarmi davvero dentro e farla mia, la devo mettere poi in pratica. Cosa che, charamente, non accade per tutti gli stimoli e gli imput che mi arrivano frequentemente. Al contrario, ho un surplus di stimoli ed imput, che non riesco ad ordinare e mi mandano in pappa il cervello. Le cose che apprendo restano lì in maniera superficiale o a volte vengono cancellate dopo 5 minuti.

Forse una buona cosa sarebbe: 1) farsi un'idea chiara e forte della propria identità. 2) cominciare a credere di più a quello che si sa 3) continuare ad approfondire, professionalmente o meno, quelle aree che si ritengono pertinenti alla propria persona/area professionale e che definiscono la nostra identità 4) come conseguenza, fare esperienze pratiche che integrino e arricchiscano sempre di più la nostra persona.

Il problema è che mi sembrano tutte minchiate, e sai perchè? proprio perchè ho un'idea solo teorica di quel che dico, e non pratica. Il che riassume tutto quello che ho detto.

Noriko 14-03-2014 23:10

Re: Come si produce il cambiamento?
 
Quote:

Originariamente inviata da Iacopo (Messaggio 1252250)
Mi sembra una domanda troppo complessa. Su che piano bisogna rispondere? Quali cambiamenti? Di quale magnitudine?

Prova scrivere su uno dei tanti cambiamenti che pensi dando una tua opinione, così l'argomento diventa più vasto e interessante.
Intanto spiegaci perché è complessa, se lo dici significa che in effetti ci sono cose che andrebbero capite e riflettute.

Ciao.

Equilibrium 15-03-2014 00:08

Re: Come si produce il cambiamento?
 
Secondo me conoscenza, ma molto piu importante l azione.

Creare un automatismo nell inconscio, come accade ad esempio nel portare l automobile, all inizio sembra tutto cosi complesso....frizione, freno, acceleratore, prima, seconda, rotatorie striscie pedonali, semaforo:o:D, poi dopo anni di pratica manco te ne accorgi di stare alla guida e fai anche altre cose contemporaneamente, come parlare al telefonino:nono:

Iacopo 15-03-2014 00:47

Re: Come si produce il cambiamento?
 
Quote:

Originariamente inviata da Noriko (Messaggio 1252334)
Prova scrivere su uno dei tanti cambiamenti che pensi dando una tua opinione, così l'argomento diventa più vasto e interessante.
Intanto spiegaci perché è complessa, se lo dici significa che in effetti ci sono cose che andrebbero capite e riflettute.

Ciao.

Beh, è difficile parlare senza sapere esattamente quale sia il tema.
Diciamo che il cambiamento nel cervello umano viene prodotto da qualsiasi avvenimento; nuovo vecchio o ripetuto.
Potrei scrivere pagine, fra un po' lo farò quando mi verrà in testa il materiale :)

QuantumGravity 15-03-2014 14:11

Re: Come si produce il cambiamento?
 
Quote:

Originariamente inviata da Era (Messaggio 1252226)
Di quale cambiamente si sta parlando?
Se si parla di quello positivo direi che spesso basta un sogno , un immagine.

Del cambiamento in sé, non di uno particolare; del come e del perché una persona passa da un particolare modo a un altro, da un punto di vista a un altro.

Quote:

Originariamente inviata da Weltschmerz (Messaggio 1252238)
Le emozioni cambiano una persona.
Più sono forti e/o ripetute scavano solchi.

Questo anche è molto importante; il piano emotivo è forse quello su cui è più facile condizionare una persona.

Quote:

Originariamente inviata da Dedalus (Messaggio 1252254)
Quando le cose non vanno come ti aspetti.

Cioè non possiamo cambiare a prescindere da ciò che ci accade intorno? Lasciare al caso un simile spazio di manovra?

Quote:

Originariamente inviata da Franz86 (Messaggio 1252269)
Appunto... vuoi cambiare? Va' e tocca il fuoco ... secondo me solitamente non si cambia proprio perché il rovescio della medaglia della volontà di cambiamento è una paura nascosta del cambiamento stesso. Che prevale.

Forse però alle volte non è ben chiaro cosa realmente faccia paura nel rapportarsi al mondo esterno, quindi non si sa bene come andarlo a toccare questo fuoco ...

Forse questo si ricollega a ciò che ha scritto Dedalus.. Cioè solo senza premeditazione, non sapendo nulla sul fuoco, lo potrei avvicinare e scottandomi, acquisirei una conoscenza inaspettata. Mentre come hai detto tu, il fatto di introdursi in un fenomeno teoricamente, elucubrando, creandosi delle aspettative nei suoi confronti, potrebbe essere causa di fraintendimenti, di paure e questa conoscenza potrebbe tenerci per sempre lontano dal fuoco, impedendoci di usufruire dei suoi vantaggi. Ma ha un senso quello che stiamo dicendo?

Quote:

Originariamente inviata da Ventolin (Messaggio 1252328)
Un'informazione, per arrivarmi davvero dentro e farla mia, la devo mettere poi in pratica. Cosa che, charamente, non accade per tutti gli stimoli e gli imput che mi arrivano frequentemente. Al contrario, ho un surplus di stimoli ed imput, che non riesco ad ordinare e mi mandano in pappa il cervello. Le cose che apprendo restano lì in maniera superficiale o a volte vengono cancellate dopo 5 minuti.

Forse una buona cosa sarebbe: 1) farsi un'idea chiara e forte della propria identità. 2) cominciare a credere di più a quello che si sa 3) continuare ad approfondire, professionalmente o meno, quelle aree che si ritengono pertinenti alla propria persona/area professionale e che definiscono la nostra identità 4) come conseguenza, fare esperienze pratiche che integrino e arricchiscano sempre di più la nostra persona..

Questo mi sembra molto importante; la disposizione di rendersi aperti o no ai cambiamenti; il punto è che ci sono configurazioni ormai consolidate di idee e credenze, categorie inconsce grazie alle quali schematizziamo, cataloghiamo e definiamo ciò che ci circonda, ma ciò avviene in modo arbitrario e questo limita pesantemente la possibilità di essere veramente obbiettivi, secondo me e veramente ricettivi. Forse bisognerebbe invece credere di meno a quello che si sa, perché appunto è relativo a ciò che casualmente si è presentato sulla nostra strada, sarebbe potuto essere qualcosa d'altro; io ad esempio non credo assolutamente di avere una identità forte proprio per questo motivo e quindi mi censuro spesso, evito di prendere posizioni perché non ho alcuna certezza e d'altra parte se questo è un atteggiamento prudente dall'altro impedisce di essere veramente nelle cose che faccio.

Quote:

Originariamente inviata da Ventolin (Messaggio 1252328)
Il problema è che mi sembrano tutte minchiate, e sai perchè? proprio perchè ho un'idea solo teorica di quel che dico, e non pratica. Il che riassume tutto quello che ho detto.

Anche questo pensiero mi viene spesso, di star dicendo un sacco di minchiate inutili che non hanno alcun riscontro reale. :perfetto:

Quote:

Originariamente inviata da Equilibrium (Messaggio 1252381)
Secondo me conoscenza, ma molto piu importante l azione.

Come ha giustamente detto Noriko; con la conoscenza ci si porta in una determinata direzione, si prende coscienza di una cosa a un livello superficiale, con la pratica, l'esercizio di questa conoscenza, la si assimila sempre più fino a farla diventare un atteggiamento, un insieme di azioni naturali

Quote:

Originariamente inviata da Iacopo (Messaggio 1252401)
Beh, è difficile parlare senza sapere esattamente quale sia il tema.
Diciamo che il cambiamento nel cervello umano viene prodotto da qualsiasi avvenimento; nuovo vecchio o ripetuto.
Potrei scrivere pagine, fra un po' lo farò quando mi verrà in testa il materiale :)

Sì il tema è molto complesso, non è chiaro nemmeno a me che ho aperto la discussione, probabilmente ogni post che scrivo è in contraddizione con quello precedente. Sperimentiamo, teorizziamo :perfetto:


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