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vivere per nulla
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Re: vivere per nulla
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Niente hobby (se si esculde il cazzeggiare su internet), niente passioni... Niente voglia di fare alcunchè. Anchio spesso mi sento un "alieno", un non-umano, un qualcosa che non sta bene qui e adesso... La felictià? Mi accontenterei della tranquillità, ma ultimamente anche quella scarseggia... |
Re: vivere per nulla
A volte anch'io mi sento così, fuori luogo in un mondo dominato da banalità e discorsi inutili e finti alle volte pure...
Però ho scoperto un hobby che mi piace tanto, la musica (cantare e suonare).. non l'avevo mai coltivato perchè mi sembrava una cosa fuori dalla mia portata ed impossibile, destinata solo agli estroversoni che girano per locali, appunto :D Scherzi a parte.. questo per dirti che in futuro potresti scoprire di apprezzare/amare qualcosa che ora ti sembra fuori luogo o fuori portata.. non si sa mai :bene: |
Re: vivere per nulla
Uscire la sera e chiaccherare sono hobby? Sicuri?
Io come hobby/passione vedo più uno sport, un associazione, dei corsi, attività di gruppi e attività solitarie. Roba del tipo andare ad un corso di cucina, di ballo, interessarsi del calcio, della formula 1, magari nadre a vedere le partite/gare al bar. Uno esce la sera per distrarsi con gli amici dallo studio e/o dal lavoro e chiacchierare tranquillamente di qualcosa di soft. A me è sempre sembrato che le chiacchiere che vorremmo noi, quelle "piene di significato e divertentissime" siano quelle filosofiche stile "perchè siamo qui? Da dove veniamo? Perchè proviamo dolore?", oppure quelle scientifiche. La verità è che sapreste rispondere alle domande: -Quale sarebbe un hobby per voi? Di cosa vorreste parlare di così pieno e interessante? Io quando stavo veramente male, no. Per me tutto era privo di senso e vuoto, non perchè fosse inutile e vuoto, ma perchè io lo vedevo così. |
Re: vivere per nulla
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Re: vivere per nulla
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E alla lunga non c'è hobby che tenga, il vuoto della tua vita non lo riempi di cose, servono sentimenti, affetti, persone. Io di hobby ne avevo diversi, che mi piacevano tanto.. ma pian piano m'è morta del tutto la passione, perché tutto ha bisogno d'essere alimentato per prosperare.. ora non riesco più a coltivare niente. |
Re: vivere per nulla
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Non so se hai presente questi ragionamenti collegati dalla logica, ma che alla fine NON hanno senso, perchè non lo hanno. E ne parlavo con un mio amico, anche lui messo quasi come me. Bel passatempo farsi quetse pippe mentali. E sono questi i discorsi che dovresti fare alla sera, nel weekend, quando tutti sono forse stanchi dalla settimana e vogliono passare una serata tranquilla? Tu ti metti lì ad imbastire un discorso logico sull'esitenza di che so io o su altri argomenti? Io non avrei problemi a fare questi discorsi alla sera, ma con l'uscita dalla FS ho iniziato a sbloccarmi nel parlare. Possiamo finire sulla politca, su questo e su quell'altro, qualcosa da dire in genere ce l'ho. E so che se tirassi fuori questi argomenti filosofici qualche battuta la si potrebbe anche fare, ma poi la conversazione cade semplicemente perchè sembra una lezione Universitaria, data la logica [pesante] che deve seguire. Bisogna imparare a saltare di palo in frasca nelle conversazioni, a fare delle parentesi, ad interessare la gente. Quote:
Noi ci crediamo tanto intelligenti e superiori proprio per queste argomentazioni che facciamo [da soli] e che gli altri non fanno. E' questa l'intelligenza? Questa è l'intelligenza logica, che può essere utile quanto ti pare per risolvere problemi matematici, ma quando si tratta di stare in gruppo entra l'intelligenza sociale. Io sono sicuro che se sapessimo intrattenere la gente con questi discorsi, ci starebbero a sentire. Ma se ti metti a mo di robottino: "Partendo dall'ipotesi vera che l'Universo esiste e che blabla, si arriva a dire che blabla, quindi per il teorema di <Tizio> si evince blabla". No mi dispiace, non stai riuscendo a catturare l'attenzione. Se poi uno ti dice il suo punto di vista e gli fai notare che: "No, sbagli, perchè se ti ricordi fra le ipotesi c'era che blabla, quindi ciò che dici tu non è vero, ma potrebbe esserlo se e solo se blablabla" In questo modo, anche a me, che comunque mi può interessare, mi avresti asfaltato le palle. Cioè, c'è un limite. Io da quando non sono più fobico ed ho iniziato una vita, non ho neanche più materialmente tempo per mettermi li sul letto e fare questi discorsi. Ho i miei hobby che condivido con altri, hobby solitari, da pensare a dove andare prossima settimana, a cosa compare per il compleanno di tizio a capire come socializzare efficacemente, ecc, ecc. E non è che sono diventato un altro, più stupido o più superficiale. E' che ho capito che sono roba da chi, diciamoci la verità secca in faccia, non ha una gran vita. Ed io ci sono passato. |
Re: vivere per nulla
ti serve un hobby più specifico, qualcosa che magari anche se all'inizio non trovi particolarmente esaltante, con il tempo ti permette di diventare "esperto" e magari ti possa permettere anche di stabilire un contatto con gli altri
on d'accordo con te che di certo ballare in discoteca non è un hobby :moltoarrabbiato: |
Re: vivere per nulla
Io di hobby e interessi attuali ne ho parecchi, ma non riesco comunque a intavolarci una conversazione. Non credo che c'entri solo il fatto di avere hobby, bisogna prima di tutto trovare qualcuno che li condivida e ne voglia parlare, e poi bisogna saper dialogare. Io dopo un po' che parlo di quel che mi interessa, anche se l'ascoltatore mi risponde, non riesco a capire se è davvero interessato o se finge e ho paura di dargli fastidio, quindi mi impanico :<
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Re: vivere per nulla
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Re: vivere per nulla
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Ma è chiaro che siccome questi discorsi ti piacciono, attriuisci loro una visione piena e profonda, questo è ovvio. Lo facciamo tutti con ciò che ci piace. Quote:
Giochiamo sul fatto "Se io fossi presidente farei blabla e nominerei te ministro di blabla". Ci divertiamo e al contempo diciamo la nostra opinione politica. Con i colleghi ci sono altri tipi di battute, ma spesso sono discorsi seri, dove nessuno ride. Ma non per questo sono più profondi. Secondo me ci piace tanto fare questi discorsi filosofici/scientifici anche perchè non avendo convinzioni nostre, nostri valori di vita, facciamo appello alla logica per dire se una cosa è giusta o sbagliata. Capitato mai? E poi si sa, l'introverso sta tanto tempo nella sua testa, ma come dico sempre, occhio perchè poi si va fuori di testa. Fare questi discorsi non è sinonimo di intelligenza, ma solo di una vita povera, nuda e cruda realtà che è stata mia per diverso tempo. Quote:
Sono andato da una dottoressa ed ho iniziato il percorso. Su suo suggerimento, dopo tante prove, sono andato in palestra e ad un corso di ballo, non perchè io lo volessi veramente, ma perchè sapevo che era la cosa giusta da fare per uscire da questa apatia. Io non sono ancora totalmente felice della mia vita e non lo sono mai stato pienamente, ma se c'è una cosa che ho fatto è usare quella logica invece che per seghe mentali filosofiche, per capire il funzionamento della mente e per pormi i giusti obbiettivi per me, per costruirmi giorno dopo giorno la mia personalità, per migliorarmi a 360 gradi, per arrivare ad essere libero da stupide paranoie e vivere felicemente in santa pace. |
Re: vivere per nulla
Kody, te lo chiedo come piacere personale: non indicare come “filosofiche” le scemenze contro cui ti scagli.
Fallo per rispetto di chi alla filosofia vi si dedica con passione e impegno. |
Re: vivere per nulla
Secondo me una cosa che bisognerebbe capire è che bisogna adeguarsi al contesto, ed ogni contesto è diverso dall'altro e quindi richiede abilità e skills differenti. Bisogna avere una certa elasticità mentale per comportarsi in un certo modo. Se tu sai che con il tamarro discotecaro non puoi parlare con con frasi di più di 10 parole, ti adegui, e se non lo fai e pretendi di discutere con lui di fisica quantistica, allora la colpa è tua. Avevo un mio professore al liceo che credo sia e sarà la persona con più carisma ed empatia che ho mai conosciuto e che conoscerò (ho solo 20 anni ma nessuno lo supererà molto probabilmente). Era un uomo di una cultura vastissima, ti citava l'opera poetica più sconosciuta di questo mondo e poi ti parlava con la stessa capacità dei programmi di Maria De Filippi o di calcio. Riusciva ad ammaliare praticamente tutti, tanto che nella mia scuola contava più che il preside. La sua capacità era quella di riuscire, grazie ad una profonda conoscenza e sicurezza di se, a parlare in un certo modo con Montale (l'ha conosciuto xD), per poi discutere tranquillamente con il contadino vicino a lui. E riusciva a farsi apprezzare da tutti e due, o almeno il primo non so ahah ma insomma si capiva il senso :P Poi vabbè come lui ce ne sono pochi, ma il fatto è che bisogna avere intelligenza per capire quando e come parlare di certi discorsi, la gente esce la sera per sfogarsi dopo una settimana di lavoro, (no perchè qua sembra che gli estro non facciano nulla, che abbiano una vita semplicissima, ma non è che lavorare in fabbrica sia facile, anche senza patemi sociali) e non hanno voglia di mettersi a parlare di chissà che, io quando andavo a scuola e uscivo la sera non è che stavo a commentare la lezione di letteratura anche se ne ero appassionato, non avevo proprio la voglia....a volte bisognerebbe anche capire gli altri invece di etichettare tutto come superficiale e inutile
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Re: vivere per nulla
Sei allora tipo me. Anche a me è stato detto che studiare è importante e sono stato sui libri per anni. Ciò è controproducente perchè fa allenare solo la parte LOGICA della mente, mentre quella sociale rimane ferma poichè non fai sport di gruppo o comunque non socializzi.
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Guarda la Divina Commedia: noiosissima secondo me e secondo molti studenti. Eppure se te la spiega Benigni è tutta un'altra cosa. Ci sarà chi la troverà ancora noiosa, ma saranno in meno. E questo solo perchè Benigni ha un MODO particolare di spiegarla, un modo che ti coinvolge. E comunque quelle persone che veramente hanno successo sono quelle che riescono a parlare di tutto. Sia perchè sono "sbloccati", sia perchè hanno tanti interessi. Le persone un po' più noiosette sono quelle con cui ci puoi parlare di uno o due argomenti soli. Io sono così, ma mi sto sbloccando. Con me parli di poco [ballo, lavoro, teorie scientifiche]. Ma perchè sono io che magari sto poco dietro alla politica, allo sport e sopratutto perchè ho difficoltà ad argomentare e a saltare di palo in frasca nei discorsi. Che non vuol dire cambiare discorso a caso, ma "usare" le parole del tuo interlocutore per attaccare un tuo pensiero. [Comunicazione Liquida] Un uomo con una cultura fa la differenza, ma la fa se sa "vendere" bene quella cultura. Si dice che chi non sa parlare appare come molto meno colto di uno che ha magari meno cultura, ma la sa esporre da Dio. Ed è così. Ricorda: il 93% (o era 97%?) della comunicazione è non verbale. Se balbetti, ti agiti ecc puoi dire le cose più brillanti del mondo, ma non sarai come un politico che dice una cazzata grossa come una casa e, per il solo fatto di averla detta con assertività, voce alta, energia, la gente gli andrà dietro. Io credo che tu esponga la tua conoscienza e cultura con un tono troppo scientifico/scolastico che in genere annoia. Il fatto che poi siano quegli argomenti annoia ancora di più. Ma sono noiosi anche quelli che parlano solo di calcio, solo di film, ecc, ecc. Ci vuole varietà e sopratutto ci vuole un nuovo modo, più sociale e meno logico/filosofico, di dire le cose. Attingi da quello che succede intorno a te per iniziare una conversazione soft. Il tempo, la cameriera del bar, un quadro, un vestito, una colonna. Noi fobici siamo talmente concentrati sull'interno che non facciamo caso a quanto roba ci passa davanti da poter commentare. Quote:
Non ha senso fare qualcosa che non ci piace, ma non è possibile che ci piaccia solo filosofeggiare. Quote:
E poi, cosa che ho visto in diversi utenti: Ad alcuni non piace la discoteca e ballare in generale perchè sono cose che fanno gli estroversi e loro odiano gli estroversi. E' assurda come motivazione. E così odiano ristoranti ed altri luoghi. Ho un collega estro e con una cultura immensa andare a ballare, fare volontariato, mensa dei poveri, associazioni per i poveri, presidente delle stesse, corsi di cucina, visite d'arte, visite a musei, è una bravissima persona che sa anche come coinvolgerti in quello che dice. A me l'arte in genere mi annoia, ma quando ne parla lui è un altro par di maniche. Insomma io ti direi di trovarti altri due o tre hobby e coltivarli insieme a quello che già fai, ti direi di provare a migliorare la tua esposizione e la tua comunicazione verbale, ma sopratutto non verbale. Poi vedi tu perchè io mi baso solo sul fatto che sei qui e che fai quei discorsi come facevo io. |
Re: vivere per nulla
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Re: vivere per nulla
forse bisognerebbe trovare qualcosa che ci piace, mettere da parte le teorie e le cose lette sui libri o sentite alla tv, farsi un'idea propria ed esporla facendo vedere come sia una nostra opinione e come ne siamo felici...per esempio un conto è parlare di Van Gogh citando a memoria un libro scolastico, un conto è parlarne mettendo dentro impressioni, sensazioni, cose personali....
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Re: vivere per nulla
oggi mi sono svegliata con queste idee in testa. Ieri ti avrei detto che in fondo la vita eun mucchio di di rituali dai quali si deve cercare di divertirsi ma oggi quoto pienamente il tuo post.
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Re: vivere per nulla
Oltre che cercare nuovi hobby serve trovare qualcuno con cui ti trovi bene e abbia interessi simili ai tuoi.
Hai scritto che fai l'università, supponendo che tu abbia scelto qualcosa che ti piace, qualcuno con interessi simili ai tuoi probabilmente c'è, quantomeno ci puoi parlare dell'università :nonso:. Quelli che parlano solo di calcio e discoteche evitali, "amici" con cui non si ha nulla di cui parlare non mi sembrano utili. |
Re: vivere per nulla
O morire per qualcosa :occhiali: (cit. Rambo).
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