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Quella che un tempo era " malattia mentale " ora è normalità
Sto notando una cosa interessante : quello che per la psichiatria , per Freud e compagnia era " malattia mentale " ora sta diventando sempre più normalità . Tanto per dire , sino agli anni 60 disturbo psicologico era considerata anche la fellatio , ora chi fa sesso normale senza esagerare è visto come strano .
Diciamo che tutto è cambiato dal 68 : bisogna ricordare che uno degli obiettievi dei 68enni era proprio quello di negare e trasformare la realtà , anche da questo punto di vista . Andava di moda lo slogan che i veri " matti " non sono quelli rinchiusi dal sistema borghese nei manicomi , ma quelli che vivono fuori . Pensandoci bene , tutte le categorie di individui rinchiusi nei manicomi ora sono considerati normali , e ora il grado di " malattia mentale " si basa solo sul grado di integrazione sociale . Se tu sei una persona che un tempo veniva chiamata " psicotica " o altre cose e sei integrato nella società , sei normale , se non lo sei invece no ... poi alla fine ormai mezzo psicotici lo sono tutti , visto che la maggioranza dei giovani usa droghe , e le droghe creano effetti psicotici e le generazioni del futuro lo saranno sempre di più ... Questo da una parte mi sembra una cosa buona : la " malattia mentale " come descritta dalla psichiatria tradizionale non esiste , ma però la cosa preoccupante è che tutto quello che un tempo era considerato " normale " sta venendo considerato " anormale " e questo sarebbe un bel pasticcio : non sarebbe meglio accettare tutto senza dare patenti di " normalità " o "follia " e considerare devianti giusto gli atteggiamenti e i comportamenti che vanno contro la libertà e la sicurezza degli individui ? Ora , tanto per dire : un tipo educato e tranquillo , non molto inserito , è considerato strano e un pò " matto " , uno che si comporta come Berlusconi normale , eppure l'istrionismo e il narcisismo un tempo non erano così normali , una persona sociopatica passa come normale , un paranoide come poco poco eccentrico , ma un timido passa sempre come anormale e pure l'introverso , che anormale non è , ma socialmente è considerato tale e la definizione delle " malattie mentali " si basa totalmente sulle norme sociali ( non c'è nulla di scientifico nel DSM) come detto dagli stessi psichiatri più e più volte . Alla fine i soliti perdenti sono i sociofobici . Pensate che ultimamente nel DSM avevano deciso di togliere il narcisismo patologico dai disturbi ( http://www.piusanipiubelli.it/psicol...a-malattia.htm ) e di mettere la timidezza ( http://farmacia.it/news/articolo/23/10224 ) e il lutto ( http://www.psicolinea.it/dsm-v-quand...attia-mentale/ ) . Insomma , mi sa che i malati mentali più gravi che esistano in circolazione siano quelli che scrivono il DSM , che ad ogni edizione cambia , e meno male che è la " bibbia " per la " salute mentale " .... |
Re: Quella che un tempo era " malattia mentale " ora è normalità
I link che hai messo alla fine mi fanno ribrezzo. Sono EVIDENTEMENTE l'estremo tentativo per avere nuovi malati a cui prescrivere nuove medicine. Le case farmaceutiche non ti vogliono guarire, vogliono drogati. E in america il fenomeno è ampissimo.
Detto questo... secondo me la discriminante è semplicemente se si riesce a vivere una vita "normale" o meno. Trovare così il modo di vivere meglio, per te e di chi ti sta intorno. Una buona salute mentale, secondo me è più importante di quella fisica. E' quasi tutto, sono le fondamenta della tua casa. E' importante migliorarsi da soli, auto-analizzandosi continuamente. Se questo non basta e ci si trova troppo in difficoltà c'è lo psicologo o lo psichiatra. SE STAI MALE LO SAI TU, NON MI FIDO DI CHI DICE CHE SONO MALATO, TUTTO PARTE DA ME. A meno di malattie davvero evidenti e gravi... ma lì non c'è bisogno di uno psichiatra, ci arriva pure mia nonna a capire che quelle sono persone malate. Le cose tecniche le lascio agli esperti del settore, ma a noi non devono interessare. |
Re: Quella che un tempo era " malattia mentale " ora è normalità
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Re: Quella che un tempo era " malattia mentale " ora è normalità
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Fin quando nessuno sarà in grado di affermare senza ombra di dubbio come l'uomo dovrebbe essere/comportarsi in natura, questo rischio è sempre potenzialmente possibile laddove i sani sono minoranza sarebbero automaticamente gli eccentrici, anormali, pazzi, ecc. Oggi stesso il mondo potrebbe essere governato da pazzi irresponsabili che fanno il male per l'uomo e potremmo non saperlo perché la pazzia sarebbe il comportamento/modello che va per la maggiore. |
Re: Quella che un tempo era " malattia mentale " ora è normalità
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http://it.wikipedia.org/wiki/Movimen...ana_volontaria |
Re: Quella che un tempo era " malattia mentale " ora è normalità
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Re: Quella che un tempo era " malattia mentale " ora è normalità
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Un'estinzione volontaria sarebbe un'equilibrata , democratica e solidale opzione , che dimostrerebbe un grande amore per ambiente , animali e gli stessi umani , e sopratutto risparmierebbe ai poveri pargoli di vivere in un mondo distrutto dagli errori dei loro padri e che è sempre più difficile cambiare . L'unico requisito è non fare figli : e in Occidente questo c'è già , tocca convincere anche le altri parti del mondo e finalmente tornerà la libertà e per l'intero universo festa sarà , il più grande distruttore , invasore e feroce predatore che l'universo ha conosciuto , finalmente dirà fine alla sua supremazia ... :) |
Re: Quella che un tempo era " malattia mentale " ora è normalità
Questo è davvero un post molto intelligente, che riflette sulle differenze tra psichiatria, che è una spiegazione determinista del comportamento umano che affonda nel paradigma medico, e psicologia, che studia i nostri processi mentali, i quali sono appunto processi, impermanenti, dinamici, e non entità...Ma è proprio questo che uno potrebbe pensare leggendo il manuale diagnostico psichiatrico, il quale si illude di descrivere patologie mentali in senso fotografico ma è inevitabilmente condizionato dai paradigmi di base che il contesto instilla, inconsapevolmente, nella società.
In altre parole, forse più semplici: malattia mentale è un'astrazione psichiatrica, qualcosa che esiste non in senso separato ma come risultato patogeno dell'interazione tra me e la realtà, e per realtà non intendo una realtà assoluta, platonica, da conoscere oggettivamente, perché la psicologia smentisce il raggiungimento di questo tipo di conoscenza; ma la somma delle nostre esperienze, interne o esterne. Ricordiamoci, c'è stata l'antipsichiatria: Ronald Laing e altri...E poi Paul Watzlawick, Milton Erickson, e altri...E la psicologia, anche accademica, con l'avvento della psicologia cognitiva e di altre scienze umane, si è spostata su modelli meno patologici dell'essere umano, il quale quando malato, anche mentalmente, lo è in senso relativo; lo è solamente perché non si adatta ai canoni convenzionali di una data società e non perché esista una legge cristallizzata dentro di lui che gli dica che è un malato mentale...Veniamo al discorso dei timidi che vengono considerati malati...Un timido, o un introverso, benché queste siano tutte etichette e non rendono giustizia alla meravigliosa complessità della persona, si esporrà sempre poco, sarà restio a farsi conoscere, e gli altri, stupidamente, non sapendo interpretare il suo comportamento, non capendo quindi una persona così, saranno pronti a giudicarlo ancora più duramente di una persona che magari ha qualche comportamento visibilmente strano ma che è invece è più propensa a farsi conoscere e che pertanto rientra nelle loro categorie mentali... |
Re: Quella che un tempo era " malattia mentale " ora è normalità
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Re: Quella che un tempo era " malattia mentale " ora è normalità
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Re: Quella che un tempo era " malattia mentale " ora è normalità
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Ad esempio nella sessualità. Esiste per loro una sessualità sana e una malata. Ad esempio, dove sta scritto che la masturbazione debba essere meno eccitante del sesso pratico eterodiretto? Dove sta scritto che ad esempio la virgofilia debba essere condannata? Perché a 40 anni non si può puntare sulle liceali? Perché l'omosessualità deve essere accettata mentre l'efebofilia è da guarire? |
Re: Quella che un tempo era " malattia mentale " ora è normalità
C'è della mafia e degli interessi, per sintetizzare.
Secondo me la ricerca scientifica è morta dal momento che è finanziata esclusivamente da privati in cerca di lucro e potere. Morta per sempre aggiungerei. |
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