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La disperazione.
Sono stato a casa per ben otto giorni da scuola, dove ho avuto influenza ecc.
A dir la verità.. ero contentissimo, anche se ero malato, l'importante era stare a casa da scuola, senza vedere i miei compagni di merda, senza fare compiti; stavo a casa, mi alzavo quando volevo io, facevo quello che mi piaceva di più..dormire, cazzeggiare(anche per noia a volte) con PC, guardando film( in 8 giorni ne ho visti un'infinità) e mi divertivo anche con la compagnia dei miei due gattini :3 Purtroppo, poi, l'influenza è passata e da lunedì ho ripreso ad andare a scuola...il rientro è stato traumatizzante, il lunedì, già è traumatizzante di suo, in più passare da 8 giorni di svago ecc ad alzarsi alle 6:30 per andare a scuola, con gente di merda è terribile. Vabbè, comunque, il lunedì tutto sommato è andato bene, martedì così così, non mi soffermo su particolari che reputo minori...OGGI INVECE ... Allora, mi sono svegliato e come al solito ero in ritardo, non sono un tipo ritardatario, ma per la scuola sono l'ultimo ad entrare e il primo ad uscire( anche di corsa!) arrivo in classe; la mia espressione in classe da fastidio ai miei compagni, perchè forse si rendono conto che non desidero altro che uscire da li e andare via.. dalla prima all'ultima ora, ho la tipica espressione malinconica, e quando gira male(quasi sempre) ho l'espressione che dice poche ma semplice parole: FOTTETEVI COGLIONI, oppure, VORREI MORIRE, ma più la prima. Be loro vedono che non parlo con nessuno, che non do confidenza, anche a causa del fatto successo l'anno scorso, che sono timido ecc. Oggi c'era l'interrogazione di biologia, ieri non volevo studiare, proprio non volevo...poi ieri sera sono andato a letto tardi, per riuscire a vedere "The Shining" , insomma stamattina mi sveglio e penso questo: OK, vado a scuola, faccio le prime due ore, poi alla terza (quella dove c'era biologia) esco e vado a casa) e l'ho fatto. Sono maggiorenne quindi ho potuto, ho tirato fuori la classica scusa della "visita medica" e via... I miei compagni ovviamente subito a sparlare, li sentivo mentre ero alla cattedra a far firmare il foglio..LI ODIO! Be alla fine non ha nemmeno interrogato e io ho fatto la figura del coglione... Cioè, vi rendete conto? Questo non è l'unico caso, infatti ho un mucchio di assenze, più della metà per motivi di fobia che per malattia, ma io tiro sempre fuori scuse di mal di tesa e cose così, quindi mi credono (anche i prof.) "malato", in più a scuola non dimostro nessuna emozione...sono lì, aspetto che il tempo faccia il suo compito, impaziente e nervoso, far trascorrere quelle fottutissime 6 ore... far trascorrere questi 2 anni. Ho notato che sono peggiorato, sono arrivato addirittura ad andare a casa (il fatto che vi ho raccontato era per interrogazione, ma anche per fobia) per la fobia, l'ho fatto altre volte e sono sicuro che lo rifarò, magari non subito altrimenti sarebbe proprio palese, ma già lo è in effetti. I miei non sanno nulla, se glielo dicessi si infurierebbero, non potrebbero capire... Loro pensano che la scuola per me sia facile, nel senso che pensano che sia socievole ecc. ovvero come sono a casa con loro, questo è perchè loro sono i miei genitori, se non parlassi coi miei allora si che sarebbe un problema... Pero' non sopporto quando mia mamma mi chiede: Ma non c'è nessuna che ti piace? In classe tua? O in generale? Ieri sera me l'ha chiesto e giuro morivo di vergogna...ho scherzato e deviato il tutto, devo dire che sono stato molto freddo, il discorso della fidanzata l'ho eliminato in meno di cinque minuti, tenendo conto che era una domanda subdola, ed in più chiesta da una mamma..potrebbe essere un record! Per domani dovrei imparare a memoria una poesia " A Zacinto", non ho ancora iniziato, in più, domani, potrebbe interrogare quello di biologia, dato che ce l'ho per 5 giorni su 6...e non voglio più entrare in quella classe... UCCIDETEMI ORA :miodio: |
Re: La disperazione.
Caro Dickens, ho letto volentieri il tuo messaggio. In esso ho notato delle cose che mi sono successe anche a me, come il rifiuto di andare a scuola. Avevo scelto una scuola che non s'accordava col mio carattere, solamente per far piacere a mio padre...L'Itis, pensa un po', io che, come te, sono malato per la letteratura e il cinema. Comunque se tornassi indietro mi comporterei in modo diverso. Posso invitarti a fare un ragionamento molto semplice, che dovrei applicare anche alla mia vita?!
Tu entri a scuola, hai lo sguardo guardingo, sei sul chi vive, non sorridi, pensi che tutti ti siano nemici, che ti guardino dentro quasi...Gli altri notano questo tuo atteggiamento diffidente, e come reagiscono secondo te? Con diffidenza...Perché loro non sanno che sei timido; ti trovano solo antipatico...Ma se tu ti sforzi di sorridere a qualcuno e ti comporti come se fossi convinto di piacergli, l'altra persona, almeno che non è scema, reagirà in modo diverso con te, e avrai scoperto che anche quella persona è un essere umano come te, con le sue paure e le sue fragilità...Domattina, prima di andare a scuola, guardandoti allo specchio, perché non ti domandi: cosa farei oggi, di piccolo, di minimale, se fossi realmente convinto che gli altri mi trovano un tipo simpatico e piacevole, meritevole di stima?! Poi, tra le piccole cose che ti sono venute in mente, ne scegli una e la fai, buttandoti, senza pensarci troppo, beatamente consapevole che nella tua situazione non hai niente da perdere...proprio niente. Io non vado più a scuola e quel treno l'ho perso...ma tu fai ancora in tempo...devi passare ancora due anni...perché non affrontarli in modo diverso? Ricorda che fai ancora in tempo ad uscire da questa situazione d'isolamento perché nel bene e nel male la scuola ti offre delle occasioni di socialità...Una volta che ne sei uscito, ne sei uscito, e potresti rimpiangere quell'occasione, come faccio io adesso, mentre ti scrivo...Sembri un ragazzo intelligente...Buttati...Lo so...più facile a dirsi che a farsi...Ma puoi fare qualcosa di piccolo e di minimale per cambiare la situazione, migliorandola... |
Re: La disperazione.
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Re: La disperazione.
Ciao Tom D., volevo dirti che in parte concordo con quello che ti scrive Mike21,
l'atteggiamento è molto importante, soprattutto nell'ambiente scolastico, solitamente si creano dei gruppi e se ne sei escluso fai una vitaccia.... quello che mi sento di suggerirti è di avvicinarti a qualcuno che come te è rimasto escluso da questi gruppi e provare insieme a spalleggiarvi per rendere quest'agonia il meno pesante possibile.... Non è detto che questo accada, forse sono proprio tutti dei "coglioni" come dici tu e quindi non vale la pena perder tempo... in questo caso pensa che ti mancano due anni e non vale la pena perderne altri ripetendo... Non superare il limite di assenze e cerca di avere l'insufficienza in meno materie possibile... in pratica sopporta tutto pazientemente con la consapevolezza che tutto finirà il giorno del diploma e che quelli così estroversi che c'erano molto probabilmente combineranno poco nella vita.... Guarda me per esempio, sul lato amicizie scolastiche non ho mai avuto problemi e infatti mi han bocciato 2 volte alle superiori e nella vita non ho combinato un bel niente di buono.... :mrgreen: |
Re: La disperazione.
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Re: La disperazione.
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Poi i genitori e le loro domande tipo: perché non esci il sabato sera coi tuoi compagni di scuola? Non ti piace nessuna della tua scuola? .. Ai miei tempi ero così, così è così..... che poi in parte è anche colpa loro se ho alcuni problemi.. A scuola da qualche mese le cose vanno meglio per quanto riguarda i compagni, semplicemente perché in quell'ambiente mi abbasso quasi al loro livello...:miodio: ...(anche se a volte ci manca poco ad odiarli..) Per quanto riguarda il resto, ho perso completamente la voglia di studiare quello che non mi piace, quindi studiando poco è pure aumentata l'ansia pre-interrogazione ... Spero solo che finisca presto e inizi un periodo migliore! |
Re: La disperazione.
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Anche a me da fastido studiare cose che non mi piacciono oppure che sono prve di significato... io la penso così: La scuola, o meglio, i voti della scuola, non servono a nulla, è solo per dare un numero, un giudizio errato a tutto e tutti, a scuola manco sanno il tuo cognome momenti, figurati se sono credibili nel dare un giudizio.. La persona non è solo quello che vedi a scuola..ma alla gente va bene così, quindi tocca sopportare, in più mi da un fastidio quando vedo gente ignorante prendere dei voti tipo 8 o 9, quando se li prendi per strada con una domanda banale o di cultura generale farebbero scena muta..non ti sto a raccontare le cose indecenti che sento in classe... |
Re: La disperazione.
La scuola è una merda, ti capisco.
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Re: La disperazione.
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Re: La disperazione.
Io ti consiglio di studiare seriamente per non rischiare la bocciatura cosi almeno non prolunghi ulteriormente questa 'tortura' e per limitare l'ansia: preparandoti bene puoi tamponare almeno l'ansia da interrogazione e compito in classe.
Cerca di concentrarti sullo studio senza permettere al cervello di vagare verso pensieri negativi. Inutile pensare ora al mattino successivo,a quando dovrai vedere i tuoi compagni...tanto a scuola ci devi andare e anche rimuginarci non cambia nulla. |
Re: La disperazione.
Se non cambi tu, il prima possibile, ti ritroverai come me: a 20 anni con 0 amici ed una fobia estrema. Invertire l'andamento sarà ogni giorno più difficile.
Pensaci bene. Puoi dire che la scuola fa schifo e non serve a nulla, puoi dire che i tuoi compagni ti torturano mentalmente, ma alla fine sono frasi che lasciano il tempo che trovano. Puoi inoltre dire che la scuola non serve a nulla, ma la cultura iniziale ci si fa lì. Già dalla scuola si possono distinguere coloro che hanno obbiettivi più chiari nella vita e chi, invece, non sa bene come procedere. E sbagli a giudicare chi prende 8 o 9 in certe materie però poi non sanno una banalità. Quella banalità è banale per te. Gli interessi sono diversi da persona a persona ed ognuno studia e si interessa ai propri interessi, giustamente. |
Re: La disperazione.
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Re: La disperazione.
La fobia, l'apatia, l'umore nero stanno influendo il tuo anno scolastico.
Fatti aiutare se puoi almeno nello studio, potresti contattare degli studenti più grandi di te per darti una mano, non ci sono centri di aiuto allo studio nella tua città? Puoi andare in biblioteca dove altri ragazzi studiano, ti concentreresti di più. Non mollare, mi raccomando! |
Re: La disperazione.
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Re: La disperazione.
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Perchè tu devi studiare per te stesso, non per evitare la bocciatura, non per far contanto il prof, non per prendere 8 o 9. |
Re: La disperazione.
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Comunque proverò a non mollare |
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Re: La disperazione.
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