Accettate l'aiuto degli altri?
 

Ciao a tutti! Volevo sapere cosa ne pensate riguardo all'aiuto offerto dagli altri.
Vi racconto in breve la mia esperienza.
Io credo di avere la FS da sempre in quanto ho avvertito le stesse sensazioni da sempre e solo l'anno scorso ho dato un nome a tutto questo pima da allora sconosciuto.
Mi viene l'ansia ad andare in certi posti, mi sento spesso triste ecc e in definitiva mi trovo bene solo stando a casa.
Fortunatamente ho un ragazzo che cerca di aiutarmi e in effetti io riesco ad uscire (anke se non 10 volte su 10) solo con lui.
Tempo fa ho parlato di quello ke mi accadeva con mia zia perchè dai miei genitori non ricevevo più un aiuto se non ke mi tenevano il muso quando mi fissavo ke non volevo uscire. Lei all'inizio mi ha aiutato e io "rispondevo" ai suoi consigli. Ora però sono peggiorata.
5 minuti fa era qui a farmi la paternale ke la gente ke ho in torno mi vuole aiutare e ke a 20 anni non mi posso chiudere in casa e bla bla bla. Io me ne sono andata dicendo ke non volevo avere nessuno vicino. E così è! mi spiego... finchè uno mi è vicino e mi da consigli ma mi da anke tempo.. ok mi sta bene. Ma uno ke poi vuole ke quello ke lui dice io DEVO fare a me proprio non mi va. Poi si erano messi in torno a me a farmi il discorso, a me ke odio essere oggetto di discorsi!
Ora mi accorgo di essermi sbagliata ad andare da lei e raccontargli tutto..!
Io ora preferisco stare da sola senza la gente ke mi dice "devi uscire da qua...poi sei fuori e ti passa...lo psichiatra ti ha detto ke devi uscire ogni giorno.." ma se io esco controvoglia mi viene il nervoso e quando torno a casa mi giuro di non uscire più se non mi va!
Scusate per lo sfogo... A voi è capitato qualcosa di simile, cioè ke prima vi piaceva avere un aiuto dagli altri ma ke poi ve ne siete pentiti perchè questi son diventati un pò troppo "pesanti"?
Grazie per le risposte... ciao!

Bhe dipende da che tipo di aiuto.....

Se arriva dall'alto dando solo consigli saccenti francamente ne faccio volentieri a meno,se invece per aiuto intendi una persona che ti dimostra il suo affetto e la sua comprensione accettandoti così x come sei allora ben venga!

A me è successo.Nel momento un cui ti esponi,le persone sanno cos'è che non va e giustamente quando ritorni alle tue abitudini ti spronano a cambiare anche se spesso non sanno esattamente cosa vuoi.L'imperativo esci puo' funzionare ma dovresti dartelo tu perche' in quel modo è come sentirsi aggrediti e forzati.

anche a me succede spesso che gli altri mi dicano cosa fare.. devi uscire, devi parlare di più, devi essere meno timida ecc.. e se io non lo faccio, perchè evidentemente per me è troppo difficile, si offendono o si arrabbiano.. e magari se gli do retta sto in ansia tutta la sera perchè sono uscita controvoglia.. probabilmente gli altri non riescono a capire i nostri problemi, non sanno quanto sia difficile per noi affrontare anche le situazioni più banali.. e quando si arrabbiano è perchè non riescono ad aiutarci come vorrebbero..io ho imparato a non dare più ascolto a chi mi dice cosa DEVO fare perchè qst persone non hanno gli strumenti per aiutarci nel modo giusto..ormai dò retta solo alla mia psicologa che è l'unica in grado di capire fino in fondo i miei problemi..

p.s. cmq te sei molto fortunata ad avere un ragazzo che ti aiuta..

io ad esempio degli amici nn mi fido, nessuno dei miei amici sa i miei problemi, miei unici confidenti sono familiari e un diario. Se devo parlare per me, l'aiuto che mi è stato dato soprattutto da mio padre è molto importante e consolante, in certe sere vorresti ucciderti, cosi chiamo lui, ne parliamo, magari piango, ma almeno mi sfogo, e sento che c'è una persona che è li, accanto a me, solo x aiutarmi, x quanto mi possa ben poco aiutare. Con gli amici nn ne parlo, non so come potrebbero reagire, ne volgio indurre in loro sentimenti di pietà vari...nn li vedrei più con gli stessi occhi, perchè so che loro stessi nn mi vedrebbero più con gli stessi occhi. Cmq tornando al topic, avere delle persone vicine che ti aiutano è molto importante, da soli nn ce la si fa.

Non ho mai chiesto aiuto perchè non ne ho mai parlato con nessuno e continuo a portare sempre quella mashera del ragazzo senza problemi ne di amore ne sociali ecc...

Sono convinto che l'aiuto utile può venire da nostri coetanei, quando ero ragazzino e non uscivo i miei mi dicevano di andare di qua e di là, ma loro non possono capire che andare completamente soli a vedere un concerto o uno spettacolo alla festa del paese uno passa da strasfigato...purtroppo è cosi.

Sarebbe utile parlarne con un amico fidato e lui mi dovrebbe "accompagnare per mano" fino al cambimento0, invitandomi in contesti sociali.

Gurada,consolati... io non so più cosa fare,se sto in casa voglio uscire perchè sto male, se esco non vedo l'ora di tornare a casa perchè ho paura e mi prende lo sconforto,per cui sto di nuovo male.....sto male sempre.
L'aiuto non è certo " Vai! Fai! Esci!" etc....
l'aiuto a mio avviso deve venire da una persona vicina,un amico (un gruppo all'inizio è troppo) con cui uscire e fare cose tranquille...

Questa persona NON SA delle nostre paure,e non lo deve sapere per evitare eventuali condizionamenti reciproci,ma ci aiuta lo stesso,inconsapevolmente,anche solo facendoci uscire un pò in compagnia...

Ho detto amico ,e non ragazzo/a, perchè la cosa è diversa...

Il problema è trovarne uno per lo meno simile a noi,ed io ancora lo sto cercando...

Ragazzi beati voi che avete dei genitori/parenti che vi spronano ad uscire, o perlomeno sanno che è legittimo e opportuno farlo!I miei genitori credono che appena fuori il portone di casa inizi un mondo infernale fatto solo di droga e depravazione, e le loro paure rovinano anche quelle poche uscite che faccio...

E dove vivi a Scampìa? :)

Accettare l'aiuto degli altri è importante, è una dimostrazione di umiltà e maturità. Gli altri possono darti una grande mano nel risolvere i problemi però ricorda che ci deve essere sempre in te la voglia di cambiare e risolverli sennò l'aiuto non serve a niente.

Credo che tu abbia ragione, certo spesso chi ti vuole aiutare non sa capirti realmente o non ti sa dare una mano nella maniera giusta, ma non è detto che tutto quanto ci viene detto dobbiamo prenderlo alla lettera. Io trattengo solo quello che mi serve e cerco di riflettere se ciò che mi è stato detto posso cercare di farlo oppure no. Nessuno ha in mano la nostra vita. L'unica cosa che rifiuto a priori sono i giudizi, in quel caso mi arrabbio sul serio