attacco di ipocondria che non passa.
 

Una settimana fa ero fissata sul cancro al seno, questa volta sui tumori ginecologici. qualcosa devo avere per forza...non faccio altro che cercare info su malattie. mi sveglio anche di notte per farlo...
oggi vado dalla mia curante, non so nemmeno io perchè, mi sento circondata dalla morte, mi sento malata con una vita agli sgoccioli...
cosa posso fare? faccio fatica a lavorare, il mio lavoro è molto stressante peraltro, io vorrei solo stare ferma a non fare niente. :piangere:

Re: attacco di ipocondria che non passa.
 

Non è necessario essere ipocondriaci per cadere nel 'tranello' di internet.
La cosa che mi sento di suggerirti in attesa di consigli migliori è cercare un modo di forzarti a non cercare più in internet, magari anche fisicamente scollegare il modem e metterlo in un cassetto, in maniera da rendere un pelino più difficile cadere accidentalmente nella tentazione di dare una sbirciata.
Poi penso sia importante tenere la mente impegnata, magari trova qualcosa da fare che ti distragga. A me aiuta molto andare a camminare ascoltando la musica che preferisco.
E poi appunto come dici tu parlane al tuo medico, cercando di fargli capire fino a che livello questa cosa ti disturba..

Re: attacco di ipocondria che non passa.
 

E' un circolo vizioso, più ci pensi e più stai male.
Non necessariamente i segnali che lancia il nostro corpo, che pure esistono, derivano dalla peggiore delle malattie.
Se sei particolarmente sensibile, e a maggior ragione se sei reduce da un trauma, sei in una situazione vulnerabile e dovresti evitare del tutto di controllare presunte sintomatologie.
E se non riesci a raggiungere queste conclusioni da solo, puoi farti aiutare.
Hai intitolato il 3ad "attacco di ipocondria", il che significa che sei già a metà della risoluzione del problema.

Io ho ritenuto per anni di avere le più diverse, rare ed esotiche malattie, ma ho stabilito che in realtà l'intera faccenda era il campanello di allarme di un male molto più reale e profondo di quelli che ritenevo di avere.
Ne sono uscito, anche se ogni tanto ci ricado, ma dura poco.

Re: attacco di ipocondria che non passa.
 

bene, oggi mi si aggiunge un nuovo fantastico sintomo. Ho un fastidioso senso d bruciore all'iterno coscia e da qualche giorno ho dolore ai peli pubici. lo so, descritto così deborda nel grottesco e nel ridicolo, ma io sono in crisi.:piangere:
cos'avrò????

Re: attacco di ipocondria che non passa.
 

Il punto è che con i pensieri che hai in testa, tutto ti allarma, quando se non pensassi a cosa potresti avere, questi sintomi neanche li sentiresti o li ignoreresti. Tieni poi conto che se hai, che ne so, un tumore ai polmoni, allora tossisci in continuazione, ma se tossisci in continuazione non necessariamente hai un tumore... e praticamente succede sempre così. Io ero convinto di avere un tumore ai testicoli visto che notavo una strana massa e dopo qualche anno (sì, un po' in ritardo:sisi:) sono andato dal medico... alla fine non avevo nulla... NULLA. E di casi del genere si potrebbero fare esempi a volontà... comunque hai provato a dire al tuo fidanzato chiaramente che questa cosa ti fa soffrire molto? Perchè da quello che dici lui l' ha presa molto alla leggera e forse sarebbe meglio fargli presente di come tu stia male. Poi se fossi in te proverei anche ad andare da uno psicoterapeuta che saprà darti suggerimenti migliori dei nostri.

Re: attacco di ipocondria che non passa.
 

L'unica cosa che dovresti curare è il disturbo ossessivo compulsivo, fatti aiutare da qualche specialista.

Re: attacco di ipocondria che non passa.
 

Per un ipocondriaco invece direi che lo è eccome. Secondo te va bene alzarsi la notte e cercare su Internet sintomi perchè si sente un generico dolore alla coscia pensando di avere una malattia mortale?

Re: attacco di ipocondria che non passa.
 

Penso che dovresti prendere in considerazione l'idea d'iniziare una psicoterapia e magari parlare di queste tue ansie col tuo curante. Forza, uscirne potrebbe essere più semplice di quel pensi. :consolare:
Che lavoro fai? :)

Re: attacco di ipocondria che non passa.
 

Ma non mi sembra affrontare la paura, anzi, ti stressi ancora di più! Se uno sente qualche dolorino, o qualsiasi altra cosa "strana" nel proprio corpo, è ovvio che può essere sintomatico di qualcosa di grave (letteralmente per qualsiasi cosa) ma al 99 per cento delle volte non è così, se poi parliamo di ipocondria è ovvio che la probabilità sia ancora minore.. e stare continuamente sotto stress non fa neanche bene.

Re: attacco di ipocondria che non passa.
 

Ma anche io non parlo mica per esperienza professionale... dire a un ipocondriaco di cercare le malattie su Internet è come dire a uno con le allucinazioni di vedere se sotto il letto c' è un fantasma: magari c' è ma le probabilità sono estremamente basse che il gioco non vale la candela.

Re: attacco di ipocondria che non passa.
 

A chi mi chiedeva che lavoro faccio, dico che non faccio il lavoro che amo. Odio questo lavoro. Ma vivaddio, visti i chiari di luna ce l'ho. Sono senza appoggi di tipo familiare, madre morta e padre con disturbo narcisistico della personaità che non sento da agosto perchè era violento verbalmente e manipolatore. Resto dei parenti inesistente, salvo mia sorella con disturbi depressivi, più piccola di me.
Sto cercando con tutte le mie forze di dare una direzione alla mia vita, per fare quello che desidero, cerco lavoro, faccio colloqui, ne ho uno la settimana prossima, ma non posso permettermi di fare scelte sbagliate.
Ora mi sveglio ogni mattina alle 5.30, prendo 4 treni e 4 metro al giorno, torno a casa 13 ore dopo, e nel we vado a cercare di costruire le basi per il lavoro che amo. Ma è difficile. Ora i problemi di irregolarità mestruale, l'incombente esame a marzo per la ricerca del brca, mi stan mandando fuori di testa.
Sono una combattente in fondo, ne ho passate centinaia, ma mi sento sopraffatta ora. Penso che la morte mi perseguita, che ho sfortuna, che qualcosa andràà storto per forza. Il mio compagno è dolcissimo e presente, ma non me la sento di mostrargli ogni giorno questo malessere mostruoso.