argomento timidezza in classe. ehm...
 

sono totalmente contraria a questi incontri di gruppo con lo psicologo, già memore delle scorse esperienze, ora ci manca solo questo:
fra poco la mia classe deciderà un incontro con lo psicologo della scuola, scegliendo uno degli argomenti su cui lui ha proposto di parlare...tra i quali la timidezza, che sembra la preferita dei miei compagni. DIAMINE. E ora che faccio? stamattina quando stavano accennando la notizia già mi sentivo gli occhi di tutti puntati addosso.
ho fatto finta di niente, ho abbassato lo sguardo intenta a leggere qualcosa...tremavo...

lo so che può sembrare una stupida banalità, però per me questa cosa è un problema enorme! ho già l'ansia, cavolo!

vedrai che lo psicologo sa fare il suo lavoro...
e' psicologo...sa perfettamente queste paure e come gestirle per non rovinare l'immagine di qualcuno agli occhi altrui...capira immediatamente con una occhiata la condizione dei vari e gestira la situazione in modo da non creare problemi..vedrai che se per esempio intuisce il tuo terrore fara in modo che neanche intervieni..o ti fara intervenire con monosillabi senza pero farlo notare agli altri che e' tutta una tattica...
vedrai che probabilmente vi fara parlare a circolo di spalle l'un l'altro e a occhi chiusi..o cose del genere...non temere
se non e' un deficente uno psicologo al liceo sa perfettamente come gestire tutto senza creare imbarazi
(vedrai...a circolo di spalle gli uni con gli altri e tutti obbligatoriamente a occhi chiusi..)
facci sapere

a me lo psico della scuola mi chiese se ero cresciuto in mezzo a mafiosi o scaricatori d porto, scommetto ke faranno disegnare anche voi :D

E' la prima volta che sento dire che uno psicologo incontra gli studenti di una scuola.Ai miei tempi non succedeva mai.
Comunque tranquillizzati e non sentirti troppo coinvolta :wink:

Penso anch'io così però non capisco a cosa servano queste riunioni di gruppo... Ne ho fatte anch'io con la mia odiosissima classe, e bhè, mi chiedo ancora adesso a quale scopo. Forse l'idea di partenza è quella di voler rafforzare l'unione tramite un colloquio, ma quando ci sono persone alle quali innanzitutto manca l'educazione e poi anche la capacità di rispettare gli altri, non solo per quello che dicono ma anche per come lo dicono ( le persone timide o ansiose capisco bene che hanno difficoltà ), un solo incontro di questo genere non risolverà mai nulla... Spero che il tuo sceska vada bene, magari se non ti senti a tuo agio stai un pò più in là rispetto agli altri, sempre che estraniarsi da certe situazioni a te faccia bene, io l'ho sempre preferito... :)

disegnare? 8O
le volte che è venuto ha iniziato a fare domande, a chiedere di descriverci e cose varie...
ma allora l'argomento puntava sui rapporti di classe, ora invece sulla timidezza...

88 the best
magari te l'ha chiesto perche facevi tutta la coattarella e sapendo che e'(almeno a quell'eta) sintomatico di timidezza voleva vedere la reazione per capire come farti sciogliere e per osservarti i movimenti ad una domanda di quel tipo e capire come eri fatta e dove puntare per creare il giusto contatto...questo per me significa lo psicologo sa fare il so lavoro..non ti fa capire niente mentre lui con diciotto rucchi capisce molto di te..pero a differenza del gioco delle tre carte almeno lo fa a fin di bene...
boh..e' una sensazione...mi piace sempre di piu la psicologia...secondo me arrivano a sti livelli
son tutte tattiche,per me

Concordo.
A me questi incontri di gruppo con gli psicologi non mi dicono nulla :D, non ne vedo il senso, non servono a niente imo, soprattutto se è solo uno, come spesso accade, tempo perso.

no me lo ha chiesto dopo aver ascoltato 2 minuti di conversazione fra me e un altro ragazzo


coatterellO casomai

era la classica visita per vedere se c'era qualche esaurito

certo che quando uno ti dice "devi fidarti degli altri", te ti giri(in aula) e vedi spacciatori, drogati, bulli, ladri ecc ti viene l'istinto di mandarlo a ca*are..... :lol:

x Sceska

si ci facevano disegnare a piacimento, nn ho ancora capito il xkè

t sgamerà... e t farà fare una mega figura d merda cn tt i tuoi compagni e i professori inizieranno a parlarti lentamente cm se tu fossi pazza..


mimetizzati, nn dare nell'occhio spia il tuo compagnio ed emulalo meglio x te

da noi erano venuti 2psicologi in quarta superiore...mettiamola cosi', dopo che han capito da tanti colloqui di gruppo che non ne cavavano nulla, han cominciato quelli individuali mandando il resto della classe a vedersi un film del cavolo in aula magna...risultato, lo psicologo o presunto tale è stato beccato a slinguarsi una mia compagna di classe da un 'altra nostra compagna di classe ( almeno la descrizione è stata questa, immaginate il resto...) mentre un mio compagno è uscito una sera con la psicologa festeggiando in gruppo...fate voi..w la scuola e gli studenti...e im medici annessi :)

Si, succederà questo.

In terza abbiamo fatto due sedute psicologiche di classe, seguite da un'altra decina con un gruppo più ridotto.
Lo psicologo non ha nessun controllo sulle prese in giro, che continuano anche durante la sessione, come fosse una lezione. Alla fine si parlava sempre di me.

Ogni minuzia, piccolo tremolio della voce, variazione di tono, grammatica errata o "troppo" esatta, argomento che richiama situazioni del passato, parola che in qualche modo può essere storpiata per suonar ridicola, semplice interruzione con versi al fine di non far sentire, era motivo di presa in giro. Ce n'erano altri timidi e sfigati, ma io avevo il brutto vizio di non stare zitto, perciò per ogni cosa che dicessi o facessi sia giusta che sbagliata si trovava sempre un modo per ridicolizzare. E quando propro non si riusciva a trovare, ridacchiavano senza motivo, senza dire niente. Tutto questo con lo psicologo ovviamente, che tra le altre cose è uno dei più quotati a Torino. Era anche molto dispiaciuto per questo, ma non è mai intervenuto.

Se fossi stato io uno psicologo, non avrei fatto passare neanche mezzo sospiro.

Capitata cosa molto simile a me; mi sa che le nostre classi erano abbastanza simili in quanto a livello di stronzaggine, cattiveria e imbecillità.

E lo psicologo e il professore chiaramente non facevano [s]nulla[/s], anche io al posto loro mi sarei incazzato come una bestia, perlomeno dicendo di fare silenzio, anche una difesa indiretta cribbio!

Direi che è una giornata scolastica, quella di questi incontri, che se si è timidi in una classe schifosa è meglio saltarla e starsene a casa, il rischio di ridicolizzazione o mezzo linciaggio o che tu diventi l'argomento è reale (messaggio subliminale per sceska - potresti sentirti male quel giorno e stare a casa ;)).

cara amica, l'ho sperimentato anche io lo psicologo che parlava a tutta la classe.
Stai tranquilla, in teoria dovrebbe se ha un minimo di competenza metterti a tuo agio (e di conseguenza non far pesare troppo la tua timidezza).
Quando ero scolaro io, è stata la mia occasione per dire ai miei compagni ciò che pensavo di loro ( cioè che erano degli stronzi). Auguri

8O 8O 8O 8O 8O 8O 8O 8O ... le solite troiette... aaaaaa che gentaglia...

Re: argomento timidezza in classe. ehm...
 

..

io mi sfogherei buttandola sul ridere tipo:

"..è un argomento che mi interessa molto visto che sono la più timida della classe.."

però so che non lo farai :)

saggio, hai proprio una gran faccia tosta a scrivere una risposta così.
Vorrei proprio vedere te nella situazione di questa ragazza!

e pensare che la mia psicologa è piuttosto racchia :? :wink:
ma almeno mi pare sappia fare il suo mestiere

ultimamente, non so perchè, mi sono sentita più membro di una classe, più integrata, anche se effettivamente non ci sono stati grandi progressi. Bene.

E ora...i miei compagni hanno stabilito l'appuntamento di gruppo con lo psicologo, giusto per perdere 3 ore di lezione e per accontentare le mie compagne tanto affascinante dalla sua figura (un cinquantenne? va bè, sorvoliamo) . Lui si è dimostrato giustamente incavolato, non avendo vere urgenze per cui incontrarlo...
d'altronde i miei compagni potevano pure evitare di chiedergli l'argomento su cui avrebbe dovuto parlare, se non lo sappiamo noi... :roll:
poi chissà, magari è stata tutta una loro tattica per raggiungere il punto TIMIDEZZA senza esplicitare il coinvolgimento del soggetto qui scrivente sul tema.
Fatto sta che l'altro giorno certe mie compagne parlavano con lui nell'andito della scuola, così io mi sono avvicinata, ma come è mio solito sono rimasta un pò dietro in silenzio a fianco di una colonna, assorta nei miei pensieri o nei miei frequenti vuoti mentali.
Tutto ad un tratto si accorge di me e mi dice -e tu che ci fai lì vicino alla colonna?-. preciso che non ho mai avuto un incontro individuale con lui, non mi conosce affatto.
io li li non sapevo come rispondere, infatti non ho risposto e mi sono limitata a sorridere come una demente.
ma quanto odio gli psicologi, pronti a studiarti sempre. perchè, o è così che ha fatto, capendo un pò della mia situazione non so come, o le mie care compagne hanno riferito.
e ora che farò venerdì?