Non essere accettati.
 

Essendo io una persona fondamentalmente onesta, con i miei limiti, sul momento non precepisco negli altri la cattiveria. Però ci ripensi, e la vedi. Passare anni senza la possibilità di crearsi un vita sociale, ti azzoppa a vita. Le persone di 30 anni hanno un modo di rapportarsi tra di loro frutto di 30 anni di vita, tu non ci sai stare in mezzo. Paradossalmente quelle più grandi ti ascoltano essendo più serie e pazienti, ma poi ti accorgi che ti considerano un bimbo. Se a 20 anni pensate sia difficile inserirsi, poveri voi. Comunque, c'è proprio un abisso, non sono necessariamente superiori a te come intelletto, ma tu sei lo scemo del gruppo, venti minuti e scoprono le tue mancanze, sopratutto in fatto di esperienza. Poi volano le battute, che a quest'età sono velate e dette in tono amichevole, tu le bypassi, però poi ci ripensi e ci rimani in malo modo. Loro hanno dieci anni di vita in più, come diavolo fai? E con le donne, come diavolo fai? Ormai "cosa fai nella vita" me l'hanno chiesto diverse volte, sempre lo stesso modo di dirigire una discussione. Per carità è legittimo, ma tu puoi porla in ogni modo, se sei un fallito anche se lo dici con il sorriso smagliante rimani un fallito. Devi essere interessante, se hai una passione devi averla portata avanti, il lavoro idem, eccetera. Ci sarebbe da parlare un'ora, semplicemente non hai il loro bagaglio d'esperienza. Se poi non hai manco i soldi in tasca, sei definitivamente fuori dal gruppo, perchè se ti propongono una birra e tu sei a corto, li saluti. E questo è il minimo. E non parliamo di snob, semplicemente la cosa diventa triste, per te, e ti guardano come a dira "ah...", perchè si presume che uno lavori. Vabbè.
Nel mio caso, poi, sono spuntati ad intermittenza dei lievi ma fantastici tic facciali che mi tagliano le gambe in partenza. Una mi ha guardato con compassione, ed è entrata da sola senza di me, e dire che era li con me e cercava il contatto fisico. A pensarci bene può darsi mi tallonasse per chissà quale motivo, ormai non sono più sicuro di niente.
Insomma, io mi chiuderei anche in casa. Alla mia età vorrei evitare di tornare a soffrire perchè non sono accettato, poi dopo un po' ti vergogni se non sei un automa, non riesci a frequentare chi ti giudica strano o cose simili.
E poi criticate chi cerca gente su internet, se non cominciate ad uscire vi aspetterà tutto ciò, sappiatelo.

Re: Non essere accettati.
 

Capisco benissimo ciò che dici, vivo anch'io questa condizione.
E' importante nonostante tutto coltivare il proprio orticello anche in solitudine, senza aspettare chissà cosa dagli altri, ritagliare degli spazi nostri senza desiderare ciò che non possiamo avere e dare.
E' una condizione difficile da accettare e certe volte si cade nella delusione e nello sconforto, ma non vedo alternative.
Ciao!

Re: Non essere accettati.
 

non ho capito questo pezzo, dove è entrata? :interrogativo:



a 30 anni per me è molto più facile che a 20, però non parlo di uscite di gruppo eccetera, diciamo di cominciare delle frequentazioni, certo non dal nulla, ci vuole sempre un motivo, il corso di cucito piuttosto che la squadra di calcetto o un raduno di amanti di qualche sport strano o collezionisti,
poi da lì secondo me si trovano persone affini (per chi le cerca)

con le donne non saprei, dai 20 in avanti sono fidanzate :nonso: