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Dialogare e attaccare discorso...
Credo sia un problema tra noi molto diffuso... sopratutto quando sono a tu per tu con un'altra persona, sopratutto dei colleghi capita spesso... io nn so mai come attaccare discorso, li tutti e due silenziosi che lavorano insieme, si sente un pò di disagio. Ho molta difficoltà ad attaccare discorso, tra me e me al momento ci penso a cosa potrei dire ma poi mi salta sempre in mente "e se dico una cazzata? e se nn glie ne frega niente? e se faccio meglio a stare zitta?" quindi spesso appunto sto zitta ad aspettare che siano gli altri a fare il primo passo.
Secondo voi l'arte di relazionarsi è una cosa innata o che si può anche imparare, magari anche con l'aiuto di qualche libro, a me interesserebbe molto leggere qualche manuale a riguardo. |
E' un problema molto diffuso,tra timidi e non solo...cmq si esistono libri su questo argomento,ma la miglior soluzione è la pratica.
Anche la chat,per dire,aiuta abbastanza,perchè cmq hai una certa necessità di ripondere subito,non come nei forum...e in compenso sei al sicuro dalle ansie. Per me ha funzionato un pochino,se non altro ho appreso qualche base del dialogo,cosa si può dire,cosa ci si chiede normalmente etc.. |
Il modo migliore per iniziare una conversazione è avvicinarsi e chiedere come va, peccato che non freghi a nessuno ne di chiederlo, ne di rispondere.
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il casino e' poi proseguire :D :D
o magari per te il casino e' solo cominciare.. non so che dire..boh..in teoria dovrebbe venire spontaneo...quello che passa per il cervello si dice,con filtri automatici..ma insomma questo dice "il vocabolario"..poi pero'... boh..ma che ho risposto a fa...tanto per partecipare a una discussione..apporto nullo..vabbe 8O ciao |
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oddio...non l'ho capita
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Confermo cio che ha detto phobos86! Ci sono manuali a riguardo e poi e di fondamentale importanza la pratica. Il brutto è questo, tu attacchi discorso perchè magari ti senti in voglia e l'altro\a se ne sta zitto/a o gli devi tirare fuori le parole dalla bocca. E allora mi viene la conferma che non siamo soli in questo mondo. Ci sono tanti altri socio fobici o lo siamo tutti, chi più chi meno. Se tu cominci e vedi difficoltoso il proseguirsi, vai tranquillo, non sei tu il problema ma l'altro\a.
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Re: Dialogare e attaccare discorso...
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Non dimenticare mai il modello neurologico di riferimento, pur non essendo il territorio della psiche, ne è la mappa più precisa. La fobia è dovuta a particolari connessioni sinaptiche sviluppate e consolidate nell'emisfero cerebrale dell'emotività: una qualunque soluzione al problema della fobia, deve essere equivalente, dal punto di vista neurologico, alla disattivazioni delle sinapsi che generano i pensieri disfunzionali. Ovviamente, essendo sinapsi che coinvolgono i neuroni dell'emisfero cerebrale dell'emotività, non serve a niente usare la logica per superare la fobia, non serve neanche fare autocritica: lo sappiamo già, razionalmente, che non c'è una causa razionale, un pericolo reale, che giustifichi la nostra paura, la parte del cervello da riprogrammare è quella dell'emotività, non quella della logica. Fare pratica è un buon metodo, a patto che, durante la pratica, si cerchi di disattivare la parte logica del cervello, la stessa linea viene seguita in modo artificiale attraverso la programmazione neuro-linguistica, con la differenza che lo stimolo per la programmazione, anzichè essere l'esperienza concreta, sono suggetioni positive che richiamano all'obiettivo richiesto. Qualcuno potrà obiettare che il problema potrebbe avere una causa genetica, e quindi non servirebbe a niente lavorare sul cervello, ma è un'obiezione sbagliata. Al massimo i geni possono determinare la tendenza all'estroversione o all'introversione, che non sono patologie. La fobia invece non è innata e ha causa nel cervello. |
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Re: Dialogare e attaccare discorso...
[quote="HurryUp"]
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Ve lo consiglio!! io sto a metà ed è davvero appassionante leggerlo!! |
Secondo me l'arte di relazionarsi è in parte innata e in parte si può imparare.E' vero che si nasce estroversi o introversi,ma non è detto che questo comporti una totale mancanza di capacità nel colloquio.
Io ho un poco imparato osservando i miei amici,qulli un po più estroversi,anche se la mia natura di timidino è rimasta intatta. Per i libri di PNL.....io ne lessi uno tempo fa ,anche se non ne ricordo l'autore.A me non è piaciuto,nel senso che mi pare offrisse rimedi troppo sbrigativi per questioni che nascono da un malessere più profondo,ma se a qualcuno è servito non discuto... |
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Tra l'altro, se dicesse questo, sarebbe in contraddizione con se' stesso quando parla dei circuiti neuronali. Per disattivare un circuito elettricamente potente non bastano poche sbrigative suggestioni. |
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mmmm.... ARROSTO!! 8) divertente!! un pò da deficienti ma... :lol: :lol: :lol: |
Re: Dialogare e attaccare discorso...
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Il trucco è... non farti pensieri per niente, fai quello che devi fare e dì quello che devi dire senza star troppo a chiederti cosa penseranno gli altri... tu sei come sei... se una persona ti apprezza per come sei lo vedi subito, delle altre cerca di fregartene, evidentemente non ti meritano, e non badare a ciò che queste dicono... devi tener conto soltanto di ciò che ti dicono le persone che sai che ti vogliono bene e che ti apprezzano perchè in generale lo fanno per il tuo bene, e calcola che a volte possono sbagliare anche loro, quindi un motivo in più per confermare che quelli che non ti apprezzano sbagliano sempre sul tuo conto. Io per me stesso la penso così e vedo che funziona... bado solo a chi mi vuole bene e chi mi è amico, tutti gli altri dentro da un orecchio e fuori dall'altro... E credo che vale per tutti... Ciao ciao!! :wink: |
Re: Dialogare e attaccare discorso...
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In realtà solitamente le persone interpellate quasi "non vedono l'ora" che qualcuno si rivolga loro e pertanto la frase iniziale , detta per attaccare discorso, assume quasi nessun significato; qualunque sia va bene dammi retta, basta che dici qualcosa tanto per dare l'avvio al discorso . Ah e nessuno pensa mai "che frase stupida" . o "cha cazzata"; alla peggio il discorso si sposterà su altri temi, ma l'importante è partire anche , ripeto, con la prima cosa che ti viene in mente senza stare li a pensarci troppo ! Quote:
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Questa è stata una mia valutazione,ma vatti a ricordare che cosa diceva esattamente,l'ho letto mesi e mesi fa.... |
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Se posso dare qualche consiglio... leggere libri su come attaccare bottone non serve a nulla. Purtroppo quella di attirare l'attenzione è una abilità innata. Quello che ho imparato è che per riuscire a catturare l'attenzione di uno sconosciuto bisogna prima di tutto essere sicuri.... per le persone che bazzicano qui è difficile, lo so, ma sono sicuro che esistono per ciascuno di noi delle situazioni o condizioni che ci fanno stare a nostro agio in compagnia, l'importante è saperle cogliere e non tirarsi indietro. Secondo me la quantità di gente con cui abbiamo a che fare in uno stesso momento è un fattore importante. Dato che siamo timidi difficilmente riusciremo ad attirare l'attenzione di tante persone e, probabilmene(inconsciamente o consciamente) ci impegneremo al massimo per non farci notare. Davanti a una sola persona? Silenzio assenso? Non va bene... oltre che ad essere noi a disagio lo è anche l'altro. E se invece le persone fossero poche ? 2,3,4,5...? A mio parere è una buona situazione per iniziare a parlare, almeno le prime volte. I vuoti che si rischia di creare vengo riempiti facilmente. Si ha più carne da buttare sul fuoco e parola dopo parola la lingua si scioglie. Avere un argomento di cui parlare con qualcuno, come una passione, è sicuramente qualcosa di buono per iniziare, ma non basta se si vuole andare oltre quella passione. Dopo essersi sciolti la lingua bisogna iniziare ad entrare nella vita delle persone con domande, non banali possibilmente(ricordatevi che il classico discorso su che tempo fa domani funziona al massimo una volta). A volte quello che si fa vale più di cento parole... è un pò come dire che a san valetino dillo con un bacio...(o con... va bè) . In ultimo, cosa banale, sono sicuro che con la molte persone di questo mondo non si riuscirà mai ad avere un vero discorso per il semlice fatto che sono incompatibili... Bri |
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L'ho letto solo ora... No, sono io e la ragazza cibernetica che ho creato per sposarla... ma che domande, E' CAMERON DIAZ! Super-super bellissimissima! |
Re: Dialogare e attaccare discorso...
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Viceversa, se adora parlare, sarà lui/lei a dare il via la conversazione. Trentina, hai mai pensato che potrebbero anche essere i tuoi colleghi a non sapere di cosa parlare con te? Magari ti vedono silenziosa (ipotizzo) e fanno il tuo stesso ragionamento :) Inadatto ha detto cose molto sensate, che condivido appieno :) Potresti davvero cominciare con un semplice "come va?". Non ti demoralizzare se poi ti rispondono a monosillabi, è la prassi. :lol: Se poi vuoi "salire di livello" puoi buttarla lì sul tempo, sulle vacanze che sono vicine.. che ti può dare spunto per chiedere che faranno loro in quel periodo e così via.. il dialogo è un motore che va avviato a freddo.. all'inizio borbotta.. ma poi vedi come corre :wink: |
Bisogna cogliere l'attimo. Più passa il tempo, più sarà difficile rompere il ghiaccio.
Agire d'impulso, senza pensare. Altrimenti è finita, almeno per noi timidi. Qualunque cosa va bene, se anche è una sciocchezza ci si può correggere in seguito. L'importante è aver superato il primo (e più grande) ostacolo! Il resto sarà in (relativa) discesa. |
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