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come siamo visti da fuori
Ciao a tutti! E' sabato sera e io come al solito sono a casa.
Comunque, volevo dire che forse buona parte dei motivi per cui noi sociofobici soffriamo e stiamo male sono tutti inventati nella nostra testa. A mio parere non c'è nulla che per davvero ci distingue dagli altri come spesso e volentieri siamo portati a credere. Siamo semplicemente più portati ad amplificare il senso della vergogna e il senso d'imbarazzo rispetto agli altri. Per me ci facciamo troppe pare. Vediamo le persone come minacciose quando siamo noi i primi a RIFIUTARE gli altri con il nostro modo di fare e con il nostro linguaggio non verbale (sguardo sfuggente, braccia conserte...). Giustamente poi gli altri si allontanano.. sembra strano ma anche loro hanno la necessità di sentirsi apprezzati e accettati quanto l'abbiamo noi... se prendessimo in mano le redini e fossimo noi i primi a gestire le nostre relazioni (invece che farle dipendere dagli altri) per me cambierebbe tutto! Se ci mostrassimo più aperti e accoglienti le persone adorerebbero le nostre attenzioni nei loro confronti e non ci sentiremmo più esclusi. Temiamo di parlare alle persone per paura di dire cose poco interessanti, di conseguenza parliamo il meno possibile ma pure questo è un segnale di disinteresse nei confronti dell'altro (loro manco sanno che esistono problemi come la fobia sociale, quindi interpretano male!). (Perdipiù ho notato che in quanto ad argomenti di conversazione si accontentano di molto poco, basta dire cose molto semplici (quasi banali) e si possono fare tranquillamente small talking con chiunque.... d'altronde è sempre da lì che inizia poi una relazione di amicizia vera e propria). Cosa ne pensate? |
Re: come siamo visti da fuori
Tutte cose a cui arrivavo da solo, niente di nuovo, roba trita e ritrita che mi ripetono da anni e anni e anni, in continuazione, posso solo dire che ormai la mia vita è sprecata, tutto qua..
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Re: come siamo visti da fuori
Abbastanza d'accordo con te. :applauso:
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Re: come siamo visti da fuori
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Re: come siamo visti da fuori
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Re: come siamo visti da fuori
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E credimi uscire non serve a molto se sei solo, non hai amici, parenti, conoscenti, animali e voglio vedere come fai a vivere serenamente. La depressione casca su di te e ti rovina la vita |
Re: come siamo visti da fuori
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Che poi 'sto atteggiamento da professori... questo "NOI" che a volte su questo forum diventa "VOI"... Hanno trovato la formula magica ??? Benissimo dico io, escano, si facciano una vita e non stiano qui a ad affondare il coltello nella piaga più di quanto non lo sia già per i ***** suoi. Non so se è chiaro !!! |
Re: come siamo visti da fuori
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Re: come siamo visti da fuori
per me è come una questione di linguaggio, se uno è italiano e l'altro è inglese e non sanno parlare nessun'altra lingua non si capiranno mai. ecco noi sociofobici o depressi o evitanti ecc. parliamo un'altra lingua rispetto alla gente normale. per esempio se uno non ha la ragazza lo capisco benissimo, se odia i luoghi affollati lo capisco benissimo, se non ha amici lo capisco benissimo, ma vaglielo a spiegare ai normali che passi tutti i sabati sera a casa...ti prendono per sfigato, depresso e ti prenderanno in giro a vita...che amarezza.
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Re: come siamo visti da fuori
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Re: come siamo visti da fuori
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Re: come siamo visti da fuori
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Sto usando il voi perchè in questo caso siamo due casi differenti, io che la penso in un modo e gli altri in un altro modo. |
Re: come siamo visti da fuori
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Re: come siamo visti da fuori
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Re: come siamo visti da fuori
Io volevo condividere questa considerazione. Non volevo giudicare nessuno dato che sono sociofobica anch'io... per aiutarvi (come dite voi) dovevo piangermi addosso, compatirvi o cos'altro?
Comunque non capisco il problema... perché non può funzionare quello che ho detto io? perché invece di essere le vittime contro tutti gli altri non possiamo ribaltare la situazione ed attaccare per primi? (nelle situazioni sociali intendo). Siamo sfigati perché noi prima degli altri ci etichettiamo in questo modo per me. Io volevo dirvi questa cosa che mi ha detto la mia terapeuta: l'ansia dipende solo dal fatto che vediamo gli altri come minaccia... più nelle situazioni sociali cerchiamo di diminuire l'ansia cercando di rassicurarci (es. andrà tutto bene...) più essa aumenta. Se invece la guardiamo in faccia e la sfidiamo vedete che pian pianino se ne va. Ad esempio mi ha detto di provare tutti i giorni d'immaginare situazioni in cui provo forte imbarazzo, faccio brutte figure di fronte agli altri, eccetera... l'ho fatto per un mese e la mia ansia è notevolmente diminuita. Questo perché solitamente le nostre aspettative sono alte, in questo modo si riducono al minimo e di conseguenza non abbiamo più paura della situazione, non proviamo più ansia. Per me saranno pure cose scontante trite e ritrite... ma se provate ad applicarle nella realtà potrebbero cambiare davvero il VOSTRO (se preferite) modo di percepire le cose. Sono esperimenti che sto provando anch'io, non mi voglio porre su nessun altarino. |
Re: come siamo visti da fuori
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Anche se per me non si può cambiare, però si può modificare prospettiva, accettarsi e andare avanti ... |
Re: come siamo visti da fuori
Norah, Hai scoperto una parte della verità, adesso viene la parte in salita...
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Re: come siamo visti da fuori
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Re: come siamo visti da fuori
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Perché io mi sono sforzato parecchio negli ultimi 3 anni di aprirmi e cercare di costruire un ponte verso gli altri.. di fare quel che dici (considerare gli altri, i loro problemi e le loro difficoltà, sforzarmi di comunicare.. per quel che sono capace.. cioè assai poco) E' stato un doloroso fallimento che mi ha fatto star male e tolto quasi del tutto la speranza. Perché ho scoperto che quel che fai non basta, che non funziona manco così.. e che nella socializzazione contano soprattutto delle cose (come l'esperienza e il vissuto) che non puoi modificare e su cui non hai controllo. Puoi sforzarti quanto ti pare o addirittura FORZARTI ad andare contro la tua natura riservata e chiusa, ma il punto cruciale resta che devi avere qualcosa da offrire e rappresentare un qualcosa che l'altro vuole.. sennò i rapporti sociali non nascono nemmeno, per quanta determinazione e buona volontà e sincero desiderio uno ci possa mettere. |
Re: come siamo visti da fuori
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