Re: invalidità civile e lavoro protetto (categorie protette): aiuto o pericolo???
Ciao Stellina mi dispiace molto per la tua situazione e devo dire che mi rivedo molto in quello che hai scritto... Anche io non lavoro e sostenere un colloquio mi mette davvero tantissima ansia, sono arrivata a pensare che non ci sia qualcosa di adatto a me perché mi sento troppo impacciata e incapace di relazionarmi agli altri.
Ho uno straccio di diploma e dico straccio perché sono passata per un pelo, credo che un paio di insegnanti abbiano avuto pietà di me e così sono uscita da quella scuola... Io ho un pò di anni in meno ma ho paura che col tempo le cose non cambieranno, anche perché non ho avuto la forza di volontà nemmeno di tentare di andare da uno psicologo :miodio: Tu invece hai dimostrato di voler farti aiutare e cercare di fare qualcosa, soprattutto per te. Se davvero sei sicura di non poter combattere le tue paure e ansie, allora io ti consiglierei di provare a fare questa domanda e magari di affrontare meglio il discorso del centro diurno perché il tuo problema parte tutto da quel blocco che ti sei creata ma questo non vuol dire che non ci stai con la testa. |
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Cioè se a 33 anni non ha MAI lavorato, non ha la laurea (che giustificherebbe in piccola parte il fatto di non aver lavorato ad una certa età) non ha la patente ed in + soffre di questi disturbi invalidanti, se non ha ganci stratosferici, di questi tempi, NON troverà lavoro, c è poco da fare; magari vive anche al sud italia e\o in provincia, e allora addio proprio. Con queste prerogative non ti prendono nemmeno a fare l ultimo degli ultimi lavori da operaio.. Non ti possono assumere neppure + come apprendista, per dire. Quindi ogni aiuto che faciliti un pò la ricerca, in queste condizioni, è una manna dal cielo. |
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ha trovato in questi anni 4-5 lavori che poi ha mollato: il suo problema è appunto il mollare il lavoro..... non è utopia quindi che ti diano un lavoro nelle categorie protette per malati psichici tra l'altro molti metterebbero la firma per rientrare nelle categorie protette come malati psichici per trovare lavoro.... loro non se li pongono questi problemi |
Re: invalidità civile e lavoro protetto (categorie protette): aiuto o pericolo???
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Non farti mettere etichette di malata psichica, se tu avessi avuto i mezzi economici e avessi potuto andare da un bravo psicologo ancora anni fa, oggi non saresti a questo punto... Puoi ancora farcela! |
Re: invalidità civile e lavoro protetto (categorie protette): aiuto o pericolo???
falla falla la domanda di invalidita', per persone come noi puo' essere molto utile e frequenta anche quel centro diurno, magari non tutti i giorni ma frequentalo. ;) io ho fatto grossi passi avanti.
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Solidarietà a stellina, ti capisco benissimo... i miei problemi non sono invalidanti come i tuoi, ma mi ci rivedo molto; io cmq non potrei chiedere l'invalidità, anche perchè non sono più in terapia, ho gettato la spugna. E una persona che non si fa curare non può pretendere di essere tutelata in questo senso. Non so se sceglierai o meno di puntare sull'invalidità, io cmq spero veramente che tu possa trovare un terapeuta migliore, se non altro per guarire dagli attacchi di panico che sono estremamente invalidanti, ma cmq ormai perfettamente trattabili con una buona psicoterapia. In bocca al lupo e ricorda che non è mai troppo tardi! |
Re: invalidità civile e lavoro protetto (categorie protette): aiuto o pericolo???
dovrei prendere sia l'invalidità che la categoria protetta (un misto tra tutto)in quanto alla cooperativa,...sono scappato come un ladro,non ti pagano e ti mettono a fare i lego,sembra l'asilo...la psico dice che è per rimparare a socializzare e lavorare con altre persone...difficile per me sono buono bravo tranquillo ma se mi danno responsabilità sono peggio di gordon ramsey
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Re: invalidità civile e lavoro protetto (categorie protette): aiuto o pericolo???
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Mettermi in proprio.. ma con che mezzi e che idee?? Non ho il coraggio di parlare con la gente.. figurarsi di offrire qualcosa. Lo so che è assurdo alla mia età non saper far nulla, ma così mi sento. Forse se avessi avuto una famiglia sana e avessi avuto possibilità di avere un buon terapeuta quando ero giovane, non mi sarei ridotta in questo modo.. ma purtroppo così è... |
Re: invalidità civile e lavoro protetto (categorie protette): aiuto o pericolo???
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Sono del nord italia, ma poco cambia.. so bene che non ho alcuna speranza di trovare lavoro.. del resto, me lo ha detto senza molto tatto anche lo psichiatra: "a meno di un miracolo non troverai mai lavoro, a meno che non ti fai aiutare da noi". :piangere: |
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Per questo cerco aiuto in loro... anche perchè non ho altre possibilità di aiuto: i miei familiari sono mostri, gente cattiva e fuori di testa che non fa che dirmi tutti i giorni che sono un fallimento, che non dovevo nascere, che era meglio se mi abortivano e che cosa voglio da loro alla mia età, che muova il sedere e vada a lavorare. Sono totalmente incapaci di sostegno, di affetto.. fosse anche solo di dire: capisco che stai male. Mi puntano solo il dito contro dicendo che sono una fallita che si fa mantenere da loro.. vi giuro, io non vedo vie d'uscita.. capisco chi pensa al suicidio, perchè come fai a non pensarci quando la vita diventa un inferno vuoto e freddo e cattivo?? Però anche se piccola piccola.. la speranza di un futuro migliore ce l'ho.. solo non so se a questo punto questa via dell' invalidità sia la mia unica speranza. In fondo inizio a pensare che non ho più nulla da perdere.. ho già perso tutta la mia vita :piangere: |
Re: invalidità civile e lavoro protetto (categorie protette): aiuto o pericolo???
Visto (letto) e considerato il tutto, affidati al tuo psichiatra, la tua situazione invalidante è stata la tua famiglia, e non hai altri familiari che ti possano dare una mano... Mi dispiace per tutto quello che ti è successo, anche se con la ragione dovresti capire che la cattiveria dei tuoi genitori non ha nulla a che fare con la realtà, tu esisti come persona e puoi vivere meglio di quanto hai fatto fin'ora..
Per quanto riguarda la celiachia (pure questa!), la conosco, non è una malattia invalidante, anche se è una bella sofferenza essere intolleranti al glutine. Ho una collega che ce l'ha, ma lei non si è mai fatta problemi, evita il glutine e sta bene, ha pure fatto 2 figli! Ci sono talmente tante alternative alla pasta e al pane... |
Re: invalidità civile e lavoro protetto (categorie protette): aiuto o pericolo???
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lascia perdere tutto e cosa fai? ti puoi mantenere? guarisci miracolosamente da sola? ti trovi un lavoro normale con questi problemi? lo so cosa vuol dire senza l'aiuto della mia psichiatra sarei ancora in casa a letto a farmi tutte quelle paranoie sul giudizio degli altri (ce le ho ancora intendiamoci ma in misura minore). anche io sudavo come una scimmia ogni volta che uscivo e parlavo con gli altri e divento rosso tutt'ora. a me in comunita' non mi facevano mica lavorare; ho fatto amicizia con altri pazienti... non sono mica tutti matti alcuni erano piu' sani di me tanto che uscivano a lavorare, io facevo solo attivita' di divertimento e di socializzazione. ho conosciuto una psicologa giovane e brava... ora figurati faccio musica, sono compositore grazie all'aiuto dei medici ho trovato questo hobby. se poi ti danno l'assegno mensile per la tua invalidita' buttalo via scusa. ne hai pieno diritto con questi problemi. |
Re: invalidità civile e lavoro protetto (categorie protette): aiuto o pericolo???
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nel tuo caso ti consiglio di prendere l'invalidità e la categoria protetta intanto,in bocca al lupo |
Re: invalidità civile e lavoro protetto (categorie protette): aiuto o pericolo???
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Per il resto... già, devo affidarmi per forza allo psichiatra e tentare di fidarmi.. a volte mi sento solo come un esperimento nelle mani di quel centro di salute mentale :piangere: |
Re: invalidità civile e lavoro protetto (categorie protette): aiuto o pericolo???
Leggo queste cose..sul futuro...sulla triste realtà...e ho paura.
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Re: invalidità civile e lavoro protetto (categorie protette): aiuto o pericolo???
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Io comunque sono dell'idea che sia meglio rischiare di morire che chiedere aiuto. Mi spiego: Dico "rischiare di morire" perchè nemmeno io so come sarà il futuro. Come millemila altre persone... voglio dire: Non sappiamo quale sarà il futuro. "capacità di farsi una vita".. Non abbiamo nessuna garanzia. Ma quello che so è che chiedendo sempre aiuto si impara solo a diventare dipendenti e deboli. Io penso sia più soddisfacente andare verso l'incertezza da soli ed eventualmente fallire, piuttosto che farcela dipendendo dagli altri e dai loro aiuti. Quote:
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Re: invalidità civile e lavoro protetto (categorie protette): aiuto o pericolo???
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Pure io ti consiglio di provare questa strada, e prima lo fai e meglio è. Devi essere tutelata. Quote:
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Re: invalidità civile e lavoro protetto (categorie protette): aiuto o pericolo???
Ah, Stellina, ricordati che una volta ottenuta la percentuale di invalidità puoi sempre decidere (in futuro) di rinunciarvi, se la tua situazione psicologica e lavorativa dovesse migliorare.
Quindi nessun marchio a vita. Coraggio! |
Re: invalidità civile e lavoro protetto (categorie protette): aiuto o pericolo???
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concordo anch'io tranne che sulla cooperativa,però c'è un ulteriore strada da seguire dopo l'invalidità e la cat.protetta, è il sil servizio inserimento lavorativo che lo trovo piu valido...solo c'è la fila bella lunga |
Re: invalidità civile e lavoro protetto (categorie protette): aiuto o pericolo???
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Mi farebbe comodo. Qualsiasi progetto di questo tipo mi aiuterebbe molto. |
Re: invalidità civile e lavoro protetto (categorie protette): aiuto o pericolo???
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purtroppo stanno tagliando un po troppo sui servizi non è un bel periodo |
Re: invalidità civile e lavoro protetto (categorie protette): aiuto o pericolo???
[QUOTE=dentromeashita;1192086]purtroppo stanno tagliando un po troppo sui servizi non è un bel periodo[/QUOTE
Infatti anch'io non riesco a trovare un inserimento lavorativo .. mi stanno ripetendo che i soldi non ci sono.:male: |
Re: invalidità civile e lavoro protetto (categorie protette): aiuto o pericolo???
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Ecco, già questo tuo atteggiamento verso la celiachia è indice di quanto tu ti "diverta" a buttarti giù, a cogliere ogni pretesto per sentirti "inferiore"... E no, cara, tu non sei inferiore a nessuno, e prima te lo metti in testa, prima starai meglio! Affidati allo psichiatra, da quello che scrivi non hai nessun altro appiglio al momento! Cioè, ci sarebbe: tu stessa, ma so di parlare invano... |
Re: invalidità civile e lavoro protetto (categorie protette): aiuto o pericolo???
Stellina non lasciarti impressionare da discorsi tipo lino 57, o altri che considerano inutili i medici della mente, che per sua fortuna non ha mai provato il disagio psichico pesante, non puoi purtroppo rimediare al tuo difficile passato ed ai danni che l'ansia ha provocato impedendoti di sviluppare le tue potenzialità, in un contesto del lavoro giusto per te potrai ottenere dei miglioramenti e come dice leonard potrai anche rinunciare all'invalidità in futuro se le tue condizioni muteranno, ribadisco la strada delle categorie protette e' l'unica realista, il problema al giorno d'oggi è che anche le assunzioni protette risentono della grave crisi economica...
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Re: invalidità civile e lavoro protetto (categorie protette): aiuto o pericolo???
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Forse Stellina avrebbe già potuto farcela ma probabilmente è sola, senza qualcuno che la motivi e la incentivi a cambiare vita. Bisogna trovare delle motivazioni per farcela, non degli stratagemmi per continuare a vivere così. |
Re: invalidità civile e lavoro protetto (categorie protette): aiuto o pericolo???
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Sono veramente costernato! Rileggiti le risposte che ho dato man mano a Stellina, poi ti renderai conto! |
Re: invalidità civile e lavoro protetto (categorie protette): aiuto o pericolo???
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E poi che quadro terribile ho dipinto dell'invalidità psichica? Perché ho scritto che non puoi fare concorsi pubblici e devi fare ogni anno la visita della patente? Cioè la pura verità? Mamma mia che terrore! :miodio: Beh, aspetto una risposta da Stellina per sapere se l'ho gettata nello sconforto... |
Re: invalidità civile e lavoro protetto (categorie protette): aiuto o pericolo???
comunque al di la di tutto c'è il solito pensiero di fondo che i problemi della mente non abbiano la stessa dignità dei problemi fisici, uno può essere invalido per un braccio ma se ha una grave ansia deve sforzarsi per uscirne,è solo una questione di volontà!,a tanti non passa per la mente che a certi livelli di ansia è come non avere un arto, stellina per l'ansia non ha mangiato per due mesi quindi il suo problema è gravemente invalidante come uno che non ha un braccio ed ha la stessa dignità ed il bisogno di aiuto.
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Re: invalidità civile e lavoro protetto (categorie protette): aiuto o pericolo???
lasciamo le battute da bar ai bar :miodio:
leonard dicendo che nella sua zona non c'è il sil mi ha fatto pensare, è mai possibile che non ci sia sensibilizzazione su queste cose per muovere un po' la situazione. penso che questo sarà il mio ruolo di basso profilo che mi costruirò nella vita politica, se ci riuscirò: tutelare i malati psichici ma vorrei dire una kosa: ma xchè la stampa non ciè lo duce??!'1'1'1'?? venduti!!1 :mrgreen: come se noi le volessimo sapere ste cose ce n'è di lavoro da fare:miodio: |
Re: invalidità civile e lavoro protetto (categorie protette): aiuto o pericolo???
lino, non mangi per due mesi se hai solo dei blocchi psicologici, non arrivi senza esperienze lavorative a 33 anni, il disturbo d'ansia è così pervasivo che non è riuscita a sviluppare le proprie abilità, gli serve un aiuto per mettersi in careggiata e un lavoro protetto potrebbe essere il primo passo
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Re: invalidità civile e lavoro protetto (categorie protette): aiuto o pericolo???
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stellina ha chiaramente diritto a chiedere l'invalidità, cazzo e punto! certe cose sono invalidanti, per quanto mi riguarda è il desiderio di morire nell'affrontare le mie ansie ho una dignità anch'io voglio potere andare avanti a testa alta lo stesso, non ho scelto io questa cosa la morte è la cosa che spaventa di più tutti quanti, ditemi se non sono invalidanti cose così... altro che blocchi, la parola blocchi non vuol dire niente, bisogna metterle nel contesto le cose ricazzo! anche il mio potrebbe essere un blocco leggetevi la mia discussione sulla psicosi di mercoledì... io non parlo coi miei: ho un blocco se ci parlassi frantumerei loro le sedie sulla testa.... blocco, vabè.... |
Re: invalidità civile e lavoro protetto (categorie protette): aiuto o pericolo???
Qualcuno ha la voglia e la pazienza di andare a rileggersi il topic di Stellina sulle sue paure per andare dal dentista? Alla fine, dopo tante paure, è andata, e non ha sofferto più di tanto.
Di fronte alle sue paure, si poteva reagire in 2 modi: o dicendole che aveva ragione a non andare dal dentista, perché è fastidioso, doloroso, e poteva anche rischiare di rimanerci, oppure spronarla ad andarci, dicendole la verità: si soffre un pochino, ma il beneficio è maggiore del rischio. Alla fine, Stellina ha vinto la sua fobia ed è andata dal dentista. Poteva anche non farlo, rimanendo a casa con le sue paure. Un'eventuale "invalidità da dentista" non le sarebbe servita a nulla, se non a dichiarare che lei e il dentista sono incompatibili. Quando prima io cercavo di spronare Stellina, non intendevo sminuire i suoi problemi, so benissimo cos'è l'ansia, visto che l'anno scorso sono pure svenuto in casa alle 4 di notte spaccandomi il naso per una crisi di panico!!! Quindi non prendo lezioni da nessuno sui problemi psicologici! Sottolineo solo che avvitandosi su se stessi e chiudendosi in casa non si risolvono le cose. Ho pure invitato Stellina ad affidarsi al suo psichiatra, io più di questo non posso fare... |
Re: invalidità civile e lavoro protetto (categorie protette): aiuto o pericolo???
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la psicologia non sprona, invita a riflettere e mettere in discussione le paure, un perchè ci sarà.... forse..... ci sono paure che si possono superare e poi hai abbattuto un muro, ci sono paure che più affronti più ti creano paura se non le affronti col metodo giusto ma veramente devo tornare sul forum a discutere di questo? io passo la mano sinceramente |
Re: invalidità civile e lavoro protetto (categorie protette): aiuto o pericolo???
leggiti le sue difficoltà su questo 3d, altro che paura del dentista, eddai su....
l'invalidità è una cosa riconosciuta, è una cosa giusta e può aiutare molto io ritengo che stellina debba rivalutare i lati negativi della richiesta di invalidità per quanto io sui lati negativi ci abbia aperto 40 3d in 4 anni...:mrgreen: è un'opportunità, non è un marchio, non più del non uscire di casa, mica si vede l'invalidità sulla carta.... il non uscire di casa sì.... |
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