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Disagi
Buongiorno a tutti..vorrei sapere chi di voi ha parlato con qualcuno del suo disagio,qualcuno lo sa o è un vostro segreto?:pensando:
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Re: Disagi
a parte tutta Fs, te piccola, e i miei amici e conoscenti piu stretti altri non lo sanno dei miei disagi gravi. meglio cosi. non voglio essere etichettato come pazzo da degli sconosciuti.
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Re: Disagi
Alcune persone di un forum ne sono a conoscenza, una mia amica e in piccolissima parte una psicologa dalla quale sono stata per sole due sedute.
Ma la parte più brutta, no, credo di non averne parlato con nessuno. |
Re: Disagi
E chi ti etichetta? se siamo qui vuol dire che soffriamo tutti dello stesso disagio,chi più chi meno ovvio!
Fino a settimana scorsa ero l unica a sapere del mio "disturbo",poi sono riuscita a confidarmi con il mio ragazzo..e poi qui..è un grande passo avanti ammettere di avere un problema x me;) |
Re: Disagi
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posso chiederti com è stato parlarne con una psicologa? ti ha aiutata? |
Re: Disagi
non dicevo qui in fs, dicevo la fuori nel mondo reale. la si che la gente ti etichetta
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Re: Disagi
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Si fuori da qui è dura ammettere la cosa..io mi vergognerei un mondo a parlarne anche solo con mia sorella.. |
Re: Disagi
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Allora, ci sono andata in un momento in cui ero veramente sprofondata. Avevo voglia di parlare, certamente, ma mi aspetto una reazione differente da parte mia, che sono ansiogena e parlare delle mie sensazioni non è proprio il massimo. Però mi piaceva andarci, parlare non è proprio semplice, però si è in due, insomma, ti pone delle domande, tu puoi rispondere o meno. Poi mi chiese di scriverle anche via mail, in modo da tenerla non solo aggiornata, ma anche perché voleva conoscermi meglio. Lì, bè, le ho scritto le cose peggiori. Sicuramente aiuta, ma bisogna andarci e lavorare in maniera continuativa. C'è da dire che si sta male anche in terapia. Dopo le prime confessioni, non sono stata bene ed erano solo due sedute. L'altra cosa da dire è che io sono partita in quinta, volevo arrivare al dunque e non mi andava di perdere tempo. Per questo, forse, in due sedute sono stata male. Ma è uno stare male ma esserne quasi contenti, perché stai lavorando su te stessa e c'è qualcuno che è lì ad aiutarti, a guidarti. Insomma, non sei lasciata sola nei momenti di buio. La mia psicologa ha continuato a cercarmi e chiedermi come stessi, a darmi consigli via sms, anche dopo. Ah, ecco, non ci sono più andata causa distanza. Con l'inizio delle lezioni diventava ancora più complicato raggiungerla. |
Re: Disagi
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Re: Disagi
con il mio medico... con la mia famiglia, su internet (qua su ad esempio)... non e' un segreto.
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Re: Disagi
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Non saprei scriverti dei miei problemi in poche righe. Diciamo che, genericamente, i miei problemi riguardano : ansia, bassa autostima, eritrofobia, paura di affrontare nuove situazioni. E altre cose che non riesco a definire e a racchiudere in una parola! |
Re: Disagi
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Anche io ho una bassissima autostima,non ho fiducia in me stessa..ho paura delle situazione nuove che non conosco,delle persone che non conosco! ) pensa se 5 persone con i nostri problemi si riunissero cosa ne verrebbe fuori..silenzio assoluto x ore :( |
Re: Disagi
Vabbè, sto qui per questo.
Ma a parte questo forum, quasi nessuno la fuori sa dei miei disagi. |
Re: Disagi
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Secondo me, prendi e vai. Informati prima, ovviamente, se hai anche un minimo di voglia, prendi e vai. Nessuno ti costringe a continuare, con un colloquio puoi almeno renderti conto di come sia realmente stare lì. Per quanto riguarda la mia esperienza, posso dirti che ho reagito in maniera opposta a quanto mi aspettassi. Volevo starci anche oltre l'orario! Forse la cosa che ci spaventa è proprio il non sapere da dove iniziare e la "paura" di non dire nulla. Ma si è in due, all'inizio ci si conosce, e poi ricorda che nessuno ti costringe a dire/fare cose che non ti senti pronta ad affrontare :bacio: |
Re: Disagi
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Re: Disagi
Dunque, dei miei problemi depressivi sanno tutti quelli che mi conoscono bene ed anche quando prendevo farmaci lo dicevo apertamente anche agli estranei: trovavo la cosa terapeutica, il non doversi vergognare diventava un modo per non identificarsi col proprio problema, almeno per me. Quanto ad altri aspetti, nonostante sia in genere molto loquace mi chiudo a riccio, per cui ci sono cose di me che ritengo fondamentali e di cui non sono mai riuscita a parlare con nessuno dei terapeuti che ho incontrato in tempi e per ragioni diverse, dai 19 anni a un paio d'anni fa. Penso che FORSE potrei riuscire a parlarne con un amico se in quel momento fosse la persona di riferimento per me (come ho scritto nella presentazione, soffro di una forma di dipendenza affettiva per cui ho bisogno di una persona esterna che mi faccia da "molla"). Sto valutando di rivolgermi ad un (altro) psicoterapeuta e proprio oggi un tizio - uno psicologo gentilissimo- che ha una pagina di psicologia su fb e a cui avevo scritto mi ha mandato l'indirizzo di un collega che ritiene valido e che sta in una città a 35 km da me, ma non so se andarci
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