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La mia storia, la mia vita
Per sfogarmi un po', e per vedere se qualcuno si riconosce....
Non ho ricordi nitidi della mia infanzia, ma ci son stati episodi che avrebbero fatto pensare alla mia futura sociofobia, pensandoci ora. Ero un bambino un po' timido, ma socievole, ricordo pero' di avere problemi ad andare all'asilo: mi sentivo estraneo, agitato. Avevo pero' i miei amichetti. Ho fatto un solo anno di asilo o poco piu': un giorno chiesi a mia mamma che non volevo piu' andarci, e cosi' fu. Anche perchè stavo sempre male, fisicamente (probabilmente per l'agitazione di andare all'asilo). Elementari. Nessun problema ad iniziare. Ero bravissimo, intelligente, il primo della classe, gli insegnanti facevano i complimenti a me e ai miei perchè ero davvero sveglio per la mia età. In classe parlavo un po' con tutti i miei compagni. Anche qui pero' qualche episodio che dovevano far riflettere (col senno di poi...): le feste di compleanno di miei compagni, non ci sono mai andato, e in 5 anni di scuola ce ne sono state veramente tante. Solo alle prime due sono stato: la prima mi divertii molto, era a casa di un mio compagno. Ma la seconda no: era all'oratorio, ho dovuto giocare a calcio, ma non ero per niente bravo, ricordo che non vedevo l'ora di andarmene. Da qui mai piu' andato alle feste di compleanno. In quarta cominciai ad avere problemi di vista, e non dissi mai nulla ai miei genitori per la vergogna (di che? che stupido che ero), è stato un mio compagno a diro a mia mamma durante l'uscita da scuola....! E misi gli occhiali. Alle elementari mi feci anche "il migliore amico", che persi qualche anno piu' tardi, dopo spieghero' anche quello. Iniziano le medie. Sempre bravissimo intelliegente. Pero' c'erano i miei compagni che cominciavano a maturare socialmente: cominciavano ad uscire, a farsi i gruppi di amici ecc. ed io nulla, sempre solo un amico, che veniva a casa mia o io da lui a giocare alla play o che altro. Ah gia', nel frattempo la mia vista peggiorava sempre piu', e non raccontai nulla ai miei; a volte mi chiedevano se vedevo bene e se era necessario ritornare dall'oculista, ma io feci sempre finta di vederci bene :mannaggia: . A 14 anni andai dall'ottico da solo, mi feci fare la visita e ordinai le lenti a contatto: il problema della vista era finalmente risolto, senza che i miei non sapessero che anche con gli occhiali non ci vedevo per niente bene (la vista mi si era abbassata veramente tanto :miodio: ) Superiori. Disastro totale. Andavo malissimo, non perchè non avessi voglia di studiare, non so...non avevo motivo e interesse di studiare, mi sentivo fuori dal mondo, mi chiedevo ma chi sono? che vivo a fare? I miei compagni cominciavano a crescere, erano alti, cominciava a spuntargli la barba, io invece basso, magrolino (la magrezza la risolvero' poi grazie al bodybuilding ;) ), e un viso da bambino. E po loro uscivano, cominciavano a portare le ragazzine al cinema. Avevano interessi e ideali, pensieri sul futuro, io niente di niente! Fui promosso con grande mio stupore in prima con 4 debiti, in seconda andai un po'meglio e fui promosso con 3 debiti. A 17 anni cominciai ad andare in palestra, (a tutt'oggi l'unico posto che frequento senza ansie, anzi ci vado volentieri, il mio unico passatempo) mi iscrissi perchè insistette il mio amico per fargli compagnia. Nel frattempo questo unico mio amico lo persi: eh già, io non uscivo, trovavo scuse, lui cominciava invece a farsi il suo gruppetto. Terza superiore peggio del peggio: alcuni insegnanti che mi umiliavano, compagni di classe con cui non mi parlavo. Fui bocciato. Ripetei la terza ma ancora peggio, ero depresso, malessere di vivere, gli ultimi mesi non andai neanche piu' a scuola, ribocciato! Mi iscrissi cosi' ad una stupida scuola della regione per prendermi una stupidissima qualifica professionale della regione che non serve a nulla. Boh li tutto a posto, c'erano anche adulti, andavo bene ovviamente. Anche li non legai con nessun compagno. A 19 anni mi iscrissi a scuola guida. Ero bravo sia in teoria sia a guidare. Purtroppo una volta presa la patente non ho piu' guidato. Un po' per colpa di mio papa' che è troppo pignolo e non vuole che guidi la sua macchina, un po' colpa mia che non ho insistito con lui. Credo che mi avrebbe fatto guidare se insistevo. Lavoro: ho fatto un paio di mesi di stage e basta. Poi ho fatto l'impiegato in un ufficio per un mesetto dove lavora un amico di mio padre, ma non facevo nulla, davo solo una mano, niente di che. Ora ho 23 anni, 24 a febbraio. Mai avuto amici, senza diploma, senza vita sociale, senza saper guidare (per ora) non ho nulla e sono il nulla in persona. Mai andato in vacanza. Man mano che passa il tempo faccio sempre piu' fatica a socializzare: ho poche cose da dire, evito il discorso studio, evito il discorso lavoro, evito il discorso uscite e locali perchè non so niente di tutto cio'. Per strada sto sempre in ansia. Nei negozi è un problema, alcuni li evito. Lavoro non lo trovero' facilmente, molti lavoretti non potrei mai farli per colpa delle mie ansie, paure ed inesperienze. Riusciro' mai ad uscire da questo mio problema? Chi lo sa.... Ringrazio tutti quelli che hanno avuto pazienza di leggermi :) |
Re: La mia storia, la mia vita
Si, mi ci riconosco. Ma solo in questo pezzo.
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Dal resto della mia vita qualche volta ne prendo una parte e la trasporto sul mio "Sottoblog forum", e non mi dilungo. |
Re: La mia storia, la mia vita
Che dire, purtroppo mi riconosco molto nella tua storia e ti capisco, spero che le cose cambino in meglio... :bene:
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Re: La mia storia, la mia vita
anche io sono piu' o meno così :(
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Re: La mia storia, la mia vita
La felicità non stà certo nell'uscire il pomeriggio con gli amici, tocca stare più sereni ed essere un pò più indifferenti, non sei certo peggiore dei tuoi amici se non hai una vita attiva socialmente.
Una volta che riuscirai a trovare lavoro starai meglio, non sò se già lavori, poi se sei veramente depresso potresti andare da uno psichiatra. |
Re: La mia storia, la mia vita
Io sto nella stessa situazione tua, in passato ho avuto anche molti amici e un gruppo ma fino a 14\15 anni ora sono quasi 4 anni che non esco di casa, tranne che per impegni tipo scuola, medico e altro, zero vita sociale, parlo solo con i miei genitori, se ti va scrivimi in privato.
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Re: La mia storia, la mia vita
Secondo me è inutile dirsi..tranquillo passerà,le cose andranno meglio ecc..
se non abbiamo nessuno vicino che ci da una mano siamo persi...però già l esistenza di questo forum e del potersi confrontare è una cosa bellissima ,vediamo che non siamo soli :bene: |
Re: La mia storia, la mia vita
..quando sono in crisi nera non ho altro posto che questo forum dove sentirmi al riparo dal mondo esterno......
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Re: La mia storia, la mia vita
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Re: La mia storia, la mia vita
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Re: La mia storia, la mia vita
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Da quello che ho scritto si puo' notare che gia da quando ero piccolo cominciavano i vari problemi: l'asilo, le feste degli amici, non parlavo ai miei dei problema agli occhi, l'ansia a scuola ..... :( |
Re: La mia storia, la mia vita
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Re: La mia storia, la mia vita
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Ho lavorato come impiegato in ufficio come stagista....avevo pochi colleghi 2-3....mi ero trovato bene tranne per l'ansia i primi giorni! Altri lavori...boh...magari in un grande centro commerciale; 'grande', cosi dentro ci sono i bar e altro e ho tutto a portata di mano! |
Re: La mia storia, la mia vita
A trovarlo un lavoro adesso.
Secondo me hai più possbilità come operaio: non è male, non ci sono le cavolate, le invidie e le cattiverie che ci sono nei lavori di ufficio (più che altro per la presenza di donne a iosa), non ti devi relazionare, fai il tuo lavoro, timbri a vai a casa. Purtroppo si può dire quello che vuole, ma se uno non ha lavoro, amore, amici, etc... e sono un po' tutte cose che si concatenano, ben diffcilmente potrà acquisire autostima. Se sei donna puoi sempre ricilcarti come moglie e madre (ammesso sia un riciclo, ma per intenderci), tu sei perso, non hai speranza. Siccome ne ho visti tanti che si sono un po' persi in quella tua situazione, mollano, non insistono, sono andati avanti per un pezzo, ma si sono dovuti arrendere, perchè non c'è nessuno che ti mantiene per sempre, è un problema. Sei anche giovane, 23 anni, io fossi in te comincerei a raccogliere la frutta d'estate, un po' di disoccupazione e domande come facchino e operaio. E ' duro, adesso ti tirano nel collo, è un lavoro usurante, ma meno stressante di testa che altri lavori dove hai a che fare con un pubblico, con superiori ignoranti e con un esercito di calunniatrici e vipere. |
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