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Wolferstein 03-10-2013 14:29

Dinamiche educative familiari e relazionali: a che età avete iniziato a capirle?
 
Apro questo topic per chiedere a utenti e utentesse secondo loro a che età hanno iniziato a capire come funzionano le dinamiche educative in famiglia e il tipo di comportamento possono indurre ad avere alcuni modelli di educazione. E' anche vero che non è una scienza esatta dato che ogni persona ha delle proprie caratteristiche e può diventare molto diversa caratterialmente da un'altra cresciuta nello stesso ambiente e con la stessa educazione.
Però cmq vorrei chiedervi a che età vi siete interessati o avete cmq iniziato a capire come funzionano tali dinamiche!

Passiflora 03-10-2013 14:49

Re: Dinamiche educative familiari e relazionali: a che età avete iniziato a capirle?
 
il primo ricordo che ho risale agli ultimi anni delle scuole elementari, mi accorsi che nn avevo mai visto in vita mia i miei genitori scambiarsi un bacio o anche solo delle effusioni, e mi domandai se questo avrebbe potuto influenzarmi nella mia capacita' di baciare (a scuola i compagni iniziavano con i primi fidanzamenti, anche io avevo i miei ammiratori ma nn mi piaceva mai nessuno al punto di desiderare baciarli).
Un altro bel ricordo e' un episodio verso i 12 anni, una sera a cena: io feci apposta scena muta x vedere come avrebbero reagito. mi sentivo invisibile ai loro occhi...invece a sorpresa si zittirono pure loro, dopo un po', e vidi che si scambiavano occhiate interrogatve...
Nn so, era questo che volevi sapere ?

Dicci la tua !

Wolferstein 03-10-2013 16:39

Re: Dinamiche educative familiari e relazionali: a che età avete iniziato a capirle?
 
Quote:

Originariamente inviata da Passiflora (Messaggio 1161292)
il primo ricordo che ho risale agli ultimi anni delle scuole elementari, mi accorsi che nn avevo mai visto in vita mia i miei genitori scambiarsi un bacio o anche solo delle effusioni, e mi domandai se questo avrebbe potuto influenzarmi nella mia capacita' di baciare (a scuola i compagni iniziavano con i primi fidanzamenti, anche io avevo i miei ammiratori ma nn mi piaceva mai nessuno al punto di desiderare baciarli).
Un altro bel ricordo e' un episodio verso i 12 anni, una sera a cena: io feci apposta scena muta x vedere come avrebbero reagito. mi sentivo invisibile ai loro occhi...invece a sorpresa si zittirono pure loro, dopo un po', e vidi che si scambiavano occhiate interrogatve...
Nn so, era questo che volevi sapere ?

Dicci la tua !

In effetti il concetto che volevo dire mi è molto chiaro solo che mi risulta difficile descriverlo. Si, io dico non solo gli atteggiamenti tra i genitori come dici tu ma anche quello che dicevano a te e come si comportavano con te. Ad esempio ricordo molto bene per quali motivi
ho sviluppato una sorta di anaffettività e paura del rifiuto tipica della mia patologia. Avevo una madre che dopo la separazione, quando veniva a casa dei miei nonni dove abitavo, si comportava in modo freddo, non diceva nulla, non chiedeva mai cosa mi faceva fare mia nonna, ne a me ,ne a lei e sopratutto non accennava mai al fatto dove abitasse e con chi. Poi per quando riguarda carezze ed abbracci, manco a parlarne. Non mi ha mai proposto attività extrascolastiche, sportive, etc visto che io stesso non le chiedevo .L'unica cosa di cui s'interessava, era se avevo fatto i compiti e lo diceva in modo piuttosto burbero e severo. Io capivo benissimo che era una situazione piuttosto "strana" tutta questa ipocrisia, tutto questo "fare finta di nulla", ma non capivo ancora a che conseguenze avrebbe portato. In pratica visto il suo comportamento, non ho mai osato chiedere queste cose cioè con chi abitasse e dove per paura che mi pichiasse o mi insultasse pesantemente e che mi rifiutasse. Da lì mi è venuto naturale comportarmi così anche con le mie coetanee di scuola ad esempio e a non interessarmi a loro per una sorta di generalizzazione (pensavo inconsciamente che tutte le femmine fossero così). Avrò avuto però circa 8 o 9 anni. Queste cose però le ho capite alle scuole superiori, non prima

Lino_57 03-10-2013 19:38

Re: Dinamiche educative familiari e relazionali: a che età avete iniziato a capirle?
 
Che qualcosa non andasse nella mia famiglia, me ne accorsi molto presto, quando scoprii che gli altri bambini avevano anche un papà... Per le dinamiche educative ecc: verso i 17/18 anni ho realizzato che non avevo avuto nessun insegnamento relazionale, a parte: saluta, dì grazie, obbedisci, mangia, non rispondere... :miodio:

Blue_Moon 03-10-2013 21:04

Re: Dinamiche educative familiari e relazionali: a che età avete iniziato a capirle?
 
Sì, anche per me la "consapevolezza" che qualcosa nella mia famiglia non andava è arrivata nella pre-adolescenza: notavo i comportamenti ansiogeni dei miei genitori, il fatto che mi spingessero a reprimere le mie emozioni negative o che non parlassero quasi mai con gli altri genitori o coetanei; incominciavo pure ad accorgermi del loro rapporto complesso e talvolta conflittuale (e mi adoperavo per migliorarlo :mrgreen:). Man mano che cominciavo ad essere cosciente di questi schemi, facevo in modo di ribellarmi il più possibile: attuavo comportamenti "vergognosi e imbarazzanti", uscivo di continuo, litigavo invece di accettare tutte le loro imposizioni... :)

Still 03-10-2013 22:27

Re: Dinamiche educative familiari e relazionali: a che età avete iniziato a capirle?
 
Fin da bambino (5-6 anni) notavo che i miei coetanei avevano un rapporto diverso con i genitori, ma soltanto molti anni dopo (19-20) ho iniziato ha rendermi conto di quanto il mio comportamento fosse stato pesantemente condizionato dall'ambiente familiare. Ma il quadro completo della situazione sono riuscito a farlo solo di recente, dopo essermi documentato sopratutto su internet, e questo mi ha permesso di essere più consapevole della mia condizione... o almeno credo :pensando:

Tiresia 04-10-2013 17:39

Re: Dinamiche educative familiari e relazionali: a che età avete iniziato a capirle?
 
E' andato per gradi:
1) a 13 anni separazione dei miei e quindi capito che c'era qualcosa che non andava ma a dire il vero capivo da sempe che non c'era amore trai i due. E di conseguenza il continuo "far finta che andasse tutto bene" da parte di mia madre ( ma in pratica una specie di lutto per il fallimento sentimentale).Musi lunghi, silenzi, tensione etc.
2) a 23-24 anni ho capito , grazie ad una ragazza di cui mi innamorai, che la mia famiglia non era normale.
3) attualmente, 31-33 anni sto capendo come in realtà l'ambiente fosse malsano e formato da persone scarse ed incapaci in tutto con ovvi risultati.
Insomma, non poteva andare diversamente da come è andata.

Adesso il desiderio è di non avere più nulla a che fare con queste persone.
Non è giusto dare la colpa a loro però non voglio che condizionino ancora materialmente e psicologicamente il mio presente e futuro. Sono un uomo e devo contare sulle mie forze, per una ragione anagrafica. Poi se non ce la farò ad avere una vita sentimentale soddisfacente, beh, pazienza, così è la vita. :nonso:

Passiflora 04-10-2013 18:24

Re: Dinamiche educative familiari e relazionali: a che età avete iniziato a capirle?
 
Quote:

Originariamente inviata da Wolferstein (Messaggio 1161329)
In effetti il concetto che volevo dire mi è molto chiaro solo che mi risulta difficile descriverlo. Si, io dico non solo gli atteggiamenti tra i genitori come dici tu ma anche quello che dicevano a te e come si comportavano con te. Ad esempio ricordo molto bene per quali motivi
ho sviluppato una sorta di anaffettività e paura del rifiuto tipica della mia patologia. Avevo una madre che dopo la separazione, quando veniva a casa dei miei nonni dove abitavo, si comportava in modo freddo, non diceva nulla, non chiedeva mai cosa mi faceva fare mia nonna, ne a me ,ne a lei e sopratutto non accennava mai al fatto dove abitasse e con chi. Poi per quando riguarda carezze ed abbracci, manco a parlarne. Non mi ha mai proposto attività extrascolastiche, sportive, etc visto che io stesso non le chiedevo .L'unica cosa di cui s'interessava, era se avevo fatto i compiti e lo diceva in modo piuttosto burbero e severo. Io capivo benissimo che era una situazione piuttosto "strana" tutta questa ipocrisia, tutto questo "fare finta di nulla", ma non capivo ancora a che conseguenze avrebbe portato. In pratica visto il suo comportamento, non ho mai osato chiedere queste cose cioè con chi abitasse e dove per paura che mi pichiasse o mi insultasse pesantemente e che mi rifiutasse. Da lì mi è venuto naturale comportarmi così anche con le mie coetanee di scuola ad esempio e a non interessarmi a loro per una sorta di generalizzazione (pensavo inconsciamente che tutte le femmine fossero così). Avrò avuto però circa 8 o 9 anni. Queste cose però le ho capite alle scuole superiori, non prima

Sottoscrivo in pieno per quanto riguarda anche me su paura del rifiuto, unico interesse se ero a posto coi miei doveri e zero carezze/abbracci.
Ma io però non ho mai generalizzato pensando che anche gli altri fossero così (forse ad es. essendo io femmina non riuscivo a pensare che tt le femmine fossero così).
Però è come se avessi sviluppato la coscienza che io andavo trattata così, perchè nn andavo bene e bisognava continuamente starmi dietro.
Per mia fortuna non ho vissuto però cose drammatiche come le tue... mi spiace molto x quello che ho letto. :consolare:
Ah dimenticavo: mio papà invece è sempre stato molto impacciato nelle relazioni, ancora di + con mia madre al fianco che lo riprendeva sempre su come faceva, come con me.
Io e lui, come diavolo potevamo avere una relazione affettiva sana ? ci siamo evitati per una vita, temendoci l'un l'altra manco fossimo mostri alieni.


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