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L'approccio critico-negativo alla realtà.
Sembra essere l'atteggiamento più in voga oggi, non manca mai nelle conversazioni sull'attualità da bar, nel parlare comune, nella comunicazione mediatica. Perché oggi siamo così poco inclini a trattare di cose positive, perché l'ironia amara, il riso generato dal dolore e dallo sconforto sono tanto diffusi?
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Re: L'approccio critico-negativo alla realtà.
Perché è più facile lamentarsi che parlare di cose costruttive.
Così facendo si declina ogni responsabilità e ci si sente superiori giudicando l'operato altrui. |
Re: L'approccio critico-negativo alla realtà.
Ma allora non siamo solo noi sociofobici a godere nel piangerci addosso (cit.) :o :sarcastico:
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Re: L'approccio critico-negativo alla realtà.
perché c'è crisi, ed è proprio questo il motivo principale di tanta negatività.
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Re: L'approccio critico-negativo alla realtà.
probabilmente per spiegare tutto bisognerebbe analizzare l'andamento culturale/filosofico/sociale attuale=un discorso complicato che il mio cervello si rifiuta di considerare perché devo digerire.
una causa potrebbe essere nelle notizie date dai media, sia giornali ma soprattutto tv, che se non parla di str....ate parla di disgrazie, stupri, morti , esplosioni , lavoro in calo,borsa in calo , insomma tutte le volte che accendi quell'affare ti bombardano di ottimismo... adesso, va bene che c'è crisi,ma parlarne sempre non la farà sparire di botto... |
Re: L'approccio critico-negativo alla realtà.
Certo come vanno le cose nella nostra società non è semplice essere positivi , lasciando stare la politica, il lavoro, il consumismo... ecc.
Aldilà di questo penso che dipenda anche dal carattere di ognuno e dall'educazione , ci si ferma poco sui valori importanti, onestà, gentilezza, tolleranza, senso di civiltà, non ci si ferma mai, si va troppo in fretta nessuno aspetta nessuno.. e quindi la società diventa una conseguenza di ciò che siamo. |
Re: L'approccio critico-negativo alla realtà.
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Re: L'approccio critico-negativo alla realtà.
E' una società che istiga all'odio, c'è poco da fare...
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Re: L'approccio critico-negativo alla realtà.
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Re: L'approccio critico-negativo alla realtà.
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Le cose stanno piuttosto all'inverso: nella vuota reiterazione della chiacchiera che è giunta all'estremo del suo automatismo, ossia nel parlare che s'è risolto in mantra e delibera sull'attuale col tono rassegnato di chi sa "come vanno le cose a 'sto mondo", in tutta questa trivialità, dico, si compie invero la più completa accettazione dello stato di cose: di negatività manco l'ombra, semplicemente l'assoggettamento ha raggiunto un tal grado di accumulazione che il padrone può essere riconosciuto come tale nonostante e in virtù delle sue mancanze. È gossip. Quanto al lavoro del negativo, ti accorgerai del suo entrare in scena: di solito c'è sangue tutt'intorno. |
Re: L'approccio critico-negativo alla realtà.
che le cose vanno male è risaputo
non è "critico-negatività", è realismo purtroppo dato che non si può far nulla e non si può andare a buttar giù il "capo-villaggio" con torce e forconi, il malcontento generalizzato è l'unico risultato ma forse, si dovrebbe analizzare la questione diversamente se prendiamo l'insieme delle cose che accadono nell'ambiente che ci circonda, se ne troveranno di negative e di neutrali di positive non ne ho ancora trovate, sfido chiunque di voi a nominarmi almeno una cosa di positivo, VERAMENTE positivo:nonso: |
Re: L'approccio critico-negativo alla realtà.
l'approccio critico ci vuole,quello negativo è dovuto alla consapevolezza che certe cose non cambieranno mai purtroppo,(seguono ramificazioni che tralascio)
il fatto è che anche l'approccio critico è di per se falsato dalle certezze fasulle che ci si è costruiti, ... certe cose non cambieranno mai,purtroppo, certe cose non cambieranno mai certe cose non cambieranno certe cose dovrebbero essere cambiate certe cose stanno cambiando certe cose sono cambiate... ... ecco perchè l'approccio critico negativo funziona ed è piu immediato...l'altro...non saresti ancora in vita per vederlo...ne serve metà solo per cambiare di mentalità....ma ci stiamo riuscendo...piano piano.... |
Re: L'approccio critico-negativo alla realtà.
Siamo un Paese vecchio, di anziani, senza futuro, con pochi giovani, che è passato in 50 anni da paese agricolo arretrato a paese post-industriale, senza che alcune regioni abbiano visto l'industrializzazione.
La scolarità è quella che è, la stampa, che dovrebbe essere il castigatore dei governanti, è sempre stata serva del potere, e difatti nessuno legge i giornali, l'informazione è demandata alla televisione, che sappiamo in quali mani sia... Onestamente, per essere ottimisti sull'Italia, ci vuole veramente coraggio... :miodio: |
Re: L'approccio critico-negativo alla realtà.
Sì, il titolo andrebbe corretto con "L'approccio alla realtà che si crede critico" così inquadrerebbe ciò che innesca il movimento delle riflessioni e dei sillogismi che si scambiano gli interlocutori, un movimento rotatorio ed inconcludente.
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Re: L'approccio critico-negativo alla realtà.
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Re: L'approccio critico-negativo alla realtà.
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è un tipico proverbio italiano, mi sa che il lamento e la sottolineatura del negativo è una prerogativa tutta italiana o perlomeno sudeuropea :nonso: |
Re: L'approccio critico-negativo alla realtà.
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E ho sempre parlato di pre da molto prima che voi vi iscriveste...sapevatelo :D |
Re: L'approccio critico-negativo alla realtà.
Guardando le cose in ottica puramente materiale, è perfettamente corretto essere negativi... sarebbe strano il contrario
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