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Fragilità dei progressi
Ho realizzato in questi ultimi giorni una particolare condizione di fragilità dei miei progressi contro la depressione.
Ho subito una forte depressione per colpa di una ragazza nella seconda metà dello scorso anno, che si è trascinata anche nei primi mesi di questo. Nonostante io abbia oggettivamente parecchie difficoltà nella vita (non parlo della mancanza di amici, che pure mi mancano, ma sono cieco da un occhio,ed ho vari altri problemi ad alcuni tessuti legati ad una malattia rara che mi ha affetto da bambino), penso di essere una persona volitiva, e sono riuscito più volte a tirarmi fuori dalla depressione. Il problema è che per quanto siano grandi i progressi, in un paio di occasioni sono bastate delle cavolate, cose di poca importanza o addirittura trascurabili, per rifarmi sprofondare in un baratro dal quale poi impiego settimane ad uscire. Basta un soffio di vento e crolla giù tutto, come vorrei poter cementificare i miei progressi positivi per quanto riguarda il morale e la voglia di vivere, e non perderli per la prima cavolata :mannaggia: |
Re: Fragilità dei progressi
credo che dipenda tutto dall ' autostima , anche a me basta un niente per buttarmi giu, dobbiamo avere piu fiducia cercando di non arrenderci alle prime difficoltà.
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Re: Fragilità dei progressi
Secondo me, ci sono le ricadute perchè non si è sviluppato bene qualcosa.
L'autostima, come dice Edo, è sicuramente una di queste. I progressi vanno consolidati, bisogna migliorare passo passo portando avanti tutto e stabilizzando la propria mentalità, il proprio modo di reagire all'esterno. |
Re: Fragilità dei progressi
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Re: Fragilità dei progressi
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Re: Fragilità dei progressi
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Nonostante i miei problemi di salute riuscivo comunque a coniugare alla grande studio, lavoro e sport, mai pianto senza motivo come mi è successo "dopo".... |
Re: Fragilità dei progressi
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Io non ho detto che Alessietto è uno stupido perchè si è curato male, non l'ho offesso e non ho detto nulla per farlo stare peggio. Ho solo avanzato la mia ipotesi sul perchè le ricadute esistono. Nessun dottore gli direbbe che non è in grado di curarsi. Semmai dovrebbe riflettere se effettivamente "sente" di non aver abbastanza autostima o altro e, magari, svilupparla(o). Non so come hai interpretato le mie parole, ma il fatto che tu ce l'abbia tanto con la TCC è affar tuo. |
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