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alberto 09-02-2005 20:01

Spazi poetici
 
mi piaceva l'idea di aprire un post in cui ognuno di noi riportasse delle poesie a lui care ,io riporto ancora quella di neruda che mi piace un casino poi fate voi perchè io ne conosco poche


Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero sul bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge,
chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.

alberto 09-02-2005 20:20

Da dove siamo nati?
-Johann Wolfgang Goethe

Da dove siamo nati?
Dall'amore.
Come saremmo perduti?
Senza amore.
Cosa ci aiuta a superarci?
L'amore.
Si può trovare anche l'amore?
Con amore.
Cosa abbrevia il pianto?
L'amore.
Cosa deve unirci sempre?
L'amore.

alberto 09-02-2005 20:26

L'Uomo e il Mare
-Charles Baudelaire

Sempre il mare, uomo libero, amerai!
Perché il mare è il tuo specchio; tu contempli
nell'infinito svolgersi dell'onda
l'anima tua, e un abisso è il tuo spirito
non meno amaro. Godi nel tuffarti
in seno alla tua immagine; l'abbracci
con gli occhi e con le braccia, e a volte il cuore
si distrae dal suo suono al suon di questo
selvaggio ed indomabile lamento.
Discreti e tenebrosi ambedue siete:
uomo, nessuno ha mai sondato il fondo
dei tuoi abissi; nessuno ha conosciuto,
mare, le tue più intime ricchezze,
tanto gelosi siete d'ogni vostro
segreto. Ma da secoli infiniti
senza rimorso né pietà lottate
fra voi, talmente grande è il vostro amore
per la strage e la morte, o lottatori
eterni, o implacabili fratelli!


Le sto leggendo adesso per la prima volta

alberto 09-02-2005 20:29

Io ti chiesi
-Hermann Hesse

Io ti chiesi perché i tuoi occhi
si soffermano nei miei
come una casta stella del cielo
in un oscuro flutto.

Mi hai guardato a lungo
come si saggia un bimbo con lo sguardo,
mi hai detto poi, con gentilezza:
ti voglio bene, perché sei tanto triste

alberto 09-02-2005 20:30

Negli anni più giovani
-Hermann Hesse


Solo nella gioventù l’uomo vive ciò che gli spetta
in tutta la sua intensità e freschezza,
fino al tredicesimo o quattordicesimo anno,
e di questo si nutre per tutta la vita.

alberto 09-02-2005 20:33

Voglio, avrò
-Fernando Pessoa

Voglio, avrò —
se non qui,
in altro luogo che ancora non so.
Niente ho perduto.
Tutto sarò.


nOn vi preoccupate non ho bevuto ho solo trovato un sito pieno di poesie

09-02-2005 20:35

ottima idea io però propongo una canzone che vale come una poesia, ovviamente di guccini. vi invito ad ascoltarla nella versione live che è molto + suggestiva.

CIRANO

Si Fa#
Venite pure avanti, voi con il naso corto,
Mi Fa#
signori imbellettati, io più non vi sopporto
Si Fa#
Infilerò la penna fin dentro al

vostro orgoglio
Mi Fa#
perché con questa spada vi uccido

quando voglio.

Venite pure avanti poeti sgangherati,
inutili cantanti di giorni sciagurati,
buffoni che campate di versi senza forza
avrete soldi e gloria ma non avete scorza;
godetevi il successo, godete finché dura
ché il pubblico è ammaestrato
e non vi fa paura
e andate chissà dove per non pagar le tasse
col ghigno e l'ignoranza dei primi della classe.
Io sono solo un povero cadetto di Guascogna
però non la sopporto la gente che non sogna.
Si Fa#
Gli orpelli? L'arrivismo? All'amo non

abbocco
Mi Fa#4 Fa#
e al fin della licenza io non perdono
Si Fa#
e tocco.

Mi Fa# Si Fa# Mi Fa#

Facciamola finita, venite tutti avanti
nuovi protagonisti, politici rampanti;
venite portaborse, ruffiani e mezze calze,
feroci conduttori di trasmissioni false
che avete spesso fatti
del qualunquismo un arte;
coraggio liberisti, buttate giù le carte
tanto ci sarà sempre chi pagherà le spese
in questo benedetto assurdo bel paese.
Non me ne frega niente
se anch'io sono sbagliato,
spiacere è il mio piacere,
io amo essere odiato;
coi furbi e i prepotenti
da sempre mi balocco
e al fin della licenza
io non perdono e tocco.

Fa# Si
Re#m
Ma quando sono solo con questo naso al piede
Re#7dim Sol#7 Do#m
che almeno di mezz'ora da sempre mi precede
Sol# Mi
si spegne la mia rabbia e ricordo con dolore
La#m7
che a me è quasi proibito il sogno di
Re#4
un amore;
Re# Sol#m
non so quante ne ho amate, non so
Re#m
quante ne ho avute,
Mi Fa#
per colpa o per destino le donne le
Re#m7
ho perdute
Sol#m7 La
e quando sento il peso d'essere
Sol#m
sempre solo
La#
mi chiudo in casa e scrivo e
Re#4 Re#
scrivendo mi consolo,
Fa# Si
ma dentro di me sento che il grande
Fa#
amore esiste,
Mi Fa#
amo senza peccato, amo ma sono triste
Si Fa#
perché Rossana è bella, siamo così diversi;
Mi Fa# Si Fa#
a parlarle non riesco, le parlerò coi versi.

Mi Fa# Si Fa# Mi Fa#

Venite gente vuota, facciamola finita:
voi preti che vendete a tutti un'altra vita;
se c'è come voi dite un Dio nell'infinito
guardatevi nel cuore, l'avete già tradito
e voi materialisti, col vostro chiodo fisso
che Dio è morto e l'uomo è solo in questo abisso,
le verità cercate per terra, da maiali,
tenetevi le ghiande, lasciatemi le ali;
tornate a casa nani, levatevi davanti,
per la mia rabbia enorme mi servono giganti.
Ai dogmi e ai pregiudizi da sempre non abbocco
e al fin della licenza io non perdono e tocco.

Io tocco i miei nemici col naso e con la spada
ma in questa vita oggi non trovo più la strada,
non voglio rassegnarmi ad essere cattivo
tu sola puoi salvarmi, tu sola e te lo scrivo;
dev'esserci, lo sento, in terra in cielo o un posto
dove non soffriremo e tutto sarà giusto.
Non ridere, ti prego, di queste mie parole,
io sono solo un'ombra e tu, Rossana, il sole;
ma tu, lo so, non ridi, dolcissima signora
ed io non mi nascondo sotto la tua dimora
perché ormai lo sento, non ho sofferto invano,
Mi Fa#4
se mi ami come sono, per sempre tuo
Si Fa#
Cirano.

alberto 09-02-2005 21:15

Il Passato
-Emily Dickinson

E' una curiosa creatura il passato
Ed a guardarlo in viso
Si può approdare all'estasi
O alla disperazione.

Se qualcuno l'incontra disarmato,
Presto, gli grido, fuggi!
Quelle sue munizioni arrugginite
Possono ancora uccidere!

alberto 09-02-2005 21:19

Conosco vite della cui mancanza
-Emily Dickinson

Conosco vite della cui mancanza
non soffrirei affatto -
di altre invece ogni attimo di assenza
mi sembrerebbe eterno.

Sono scarse di numero - queste ultime -
appena due in tutto -
le prime molto di più di un orizzonte
di moscerini.

alberto 09-02-2005 21:25

Se io potrò impedire
-Emily Dickinson

Se io potrò impedire
a un cuore di spezzarsi
non avrò vissuto invano-
Se allevierò il dolore di una vita
o guarirò una pena-

o aiuterò un pettirosso caduto
a rientrare nel nido
non avrò vissuto invano.

alligali 09-02-2005 22:48

Casa sul mare

ll viaggio finisce qui:
nelle cure meschine che dividono
l’anima che non sa più dare un grido.
Ora I minuti sono eguali e fissi
come I giri di ruota della pompa.
Un giro: un salir d’acqua che rimbomba.
Un altro, altr’acqua, a tratti un cigolio.

Il viaggio finisce a questa spiaggia
che tentano gli assidui e lenti flussi.
Nulla disvela se non pigri fumi
la marina che tramano di conche
I soffi leni: ed è raro che appaia
nella bonaccia muta
tra l’isole dell’aria migrabonde
la Corsica dorsuta o la Capraia.

Tu chiedi se così tutto vanisce
in questa poca nebbia di memorie;
se nell’ora che torpe o nel sospiro
del frangente si compie ogni destino.
Vorrei dirti che no, che ti s’appressa
l’ora che passerai di là dal tempo;
forse solo chi vuole s’infinita,
e questo tu potrai, chissà, non io.
Penso che per i più non sia salvezza,
ma taluno sovverta ogni disegno,
passi il varco, qual volle si ritrovi.
Vorrei prima di cedere segnarti
codesta via di fuga
labile come nei sommossi campi
del mare spuma o ruga.
Ti dono anche l’avara mia speranza.
A’ nuovi giorni, stanco, non so crescerla:
l’offro in pegno al tuo fato, che ti scampi.


Il cammino finisce a queste prode
che rode la marea col moto alterno.
Il tuo cuore vicino che non m’ode
salpa già forse per l’eterno.


(Eugenio Montale, Ossi di seppia; Meriggi e ombre)

Ciao a Alberto e a chi legge!

alligali 09-02-2005 22:50

Ciao insider,
grande guccini..!

alligali 09-02-2005 23:00

imperdibile..
 
Cussì diciss' di Derelitta Cammummara

Ustà lu televisuri?
Ndo metterìllemu,
ca dinta sta CROTTA
i piile nun ce stàcene?
Carmelo, quann'è le quazione dillo
shtato funnà-mentà dello zono?
U bagattu uscìu: Sancte Stanislaj!

Lume dell'arte poetica Lucana, Derelitta Cammummara illumina il mondo intero coi suoi raffinatissimi capolavori. Messi da parte 38 anni di caporalato, 15 anni di ricerca nel campo degli «effetti non lineari nei plasmi con equazioni di trasporto magnetoidrodinamico in condizione quasi-relativistiche al terz'ordine perturbativo col formalismo delle funzioni di Green», Derelitta Cammummara si è ritirata a vita contemplativa nella sua grotta di Matera dove si diletta nella lettura dei tarocchi e nella rimozione del malocchio. Animata da un inarrestabile estro creativo, la poetessa ha realizzato anche numerose incisioni rupestri ed una splendida collezione di feticci scolpiti nel tufo. Una recente mostra dei suoi copricapi in saggina, tenutasi al mercato coperto di Termini Imerese, ha riscosso un lusinghiero successo di pubblico e critica.

Lilith 09-02-2005 23:57

Meriggiare pallido e assorto
presso un rovente muro d'orto,
ascoltare tra i prumi e gli sterpi
schiocchi di merli, frusci di serpi.

Nelle crepe del suolo o su la véccia
spiar le file di rosse formiche
ch'ora si rompono ed ora s'intrecciamo
a sommo di minuscole biche.

Osservare tre frondi il palpitare
lontane di scaglie di mare
mentre si levano trèmuli scricchi
di cicale dai calvi picchi

E andando nel sole che abbaglia
sentire con triste meraviglia
com'è tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.

Lilith 10-02-2005 02:14


Eutimil 10-02-2005 09:52

Non respingere i sogni perché sono sogni
-Pedro Salinas

Non respingere i sogni perché sono sogni.
Tutti i sogni possono
essere realtà, se il sogno non finisce.
La realtà è un sogno. Se sogniamo
che la pietra è pietra, questo è la pietra.
Ciò che scorre nei fiumi non è acqua,
è un sognare, l'acqua, cristallina.
La realtà traveste
il sogno, e dice:
"Io sono il sole, i cieli, l'amore".
Ma mai si dilegua, mai passa,
se fingiamo di credere che è più che un sogno.
E viviamo sognandola. Sognare
è il mezzo che l'anima ha
perché non le fugga mai
ciò che fuggirebbe se smettessimo
di sognare che è realtà ciò che non esiste.
Muore solo
un amore che ha smesso di essere sognato
fatto materia e che si cerca sulla terra.

Eutimil 10-02-2005 09:56

Maradona e' meglio 'e Pele'
ci hanno fatto 'o mazz' tant pe 'll ave'!
Maradona facce sunna',
nu scudetto puortancill' 'a parte 'e cca'...
Maradona 'o ttene e t' 'o dda',
te scamazza te mbriaca e va a signa'
Maradona si' Napule gia',
tu si' 'a chiave 'e ll'acqua pe ce fa campa'.

eh oh eh oh ale ah oh
eh oh eh oh ale ah oh

Maradona, mo' ca stai cca',
levancillo 'o scuorno 'a faccia a sta citta'
Maradona, nun puo' sbaglia',
tu pe nnuje si frat', pate e si' mamma'...
Maradona piensace tu,
si mo' nun succere nun succere cchiu'...
l'Argentina toja sta cca',
nun putimme cchiu' aspetta',
finalmente ce putimmo vendica'...

eh oh eh oh ale ah oh
eh oh eh oh ale ah oh

Maradona piensace tu,
si mo' nun succere nun succere cchiu'...
l'Argentina toja sta cca',
nun putimme cchiu' aspetta',
finalmente ce putimmo vendica'...

aperonzolo 10-02-2005 11:13

eutimil,
le poesie vanno scritte in italiano,altrimenti non si capisce niente.
ciao

Eutimil 10-02-2005 11:21

Quote:

Originariamente inviata da aperonzolo
eutimil,
le poesie vanno scritte in italiano,altrimenti non si capisce niente.
ciao

English translation-

Maradona is better than Pele'
we suffered so much to have him finally in our team
Maradona, let us dream,
take a scudetto to this city,
Maradona has it and gives it,
he strikes you, inebriates you, and then scores...
Maradona you are already of Naples,
you are the water that lets us live.

eh oh eh oh ale ah oh
eh oh eh oh ale ah oh

Maradona, now that you are here,
please erase all the shame about this city,
Maradona, you can't fail,
for us you are brother, father and mother...
Maradona, we are in your hands,
if it does not happen now, it won't happen in the future,
now your Argentina is here
we can't wait anymore,
finally we can revenge.

eh oh eh oh ale ah oh
eh oh eh oh ale ah oh

Maradona, we are in your hands,
if it does not happen now, it won't happen in the future,
now your Argentina is here
we can't wait anymore,
finally we can revenge.



-Espanol-

Maradona es mejor que Pele'
sufrimos demasiado para que su llegada se haga realidad
Maradona, vamos a soñar,
lleva un scudetto aqui
Maradona, lo tiene y lo da,
te entonta, te emborracha, y va a marcar
Maradona, tu ya eres Napoles,
eres la llave para la agua que nos deja vivir.

eh oh eh oh ale ah oh
eh oh eh oh ale ah oh

Maradona, ahora estas aqui,
borra la verguenza de esta ciudad
Maradona, no puedes faltar,
para nosotros eres hermano, padre y madre,
Maradona, somos en tus manos,
si no pasa ahora, no va a pasar mas,
tu Argentina ahora esta aqui,
no podemos esperar mas tiempo,
finalmente podemos vengarnos.

eh oh eh oh ale ah oh
eh oh eh oh ale ah oh

Maradona, somos en tus manos,
si no pasa ahora, no va a pasar mas,
tu Argentina ahora esta aqui,
no podemos esperar mas tiempo,
finalmente podemos vengarnos.


....sto cercando per te la versione in bergamasco :wink:

alberto 10-02-2005 15:43

va be che il calcio c'azzecca poco con la poesia pero' è vero che Maradona rimarrà per sempre l'unico poeta del pallone(insieme a Baggio)quindi c'azzecca benissimo

Eutimil 10-02-2005 16:09

Quote:

Originariamente inviata da alberto
va be che il calcio c'azzecca poco con la poesia pero' è vero che Maradona rimarrà per sempre l'unico poeta del pallone(insieme a Baggio)quindi c'azzecca benissimo

ALBERTO SEI UN GRANDE!!!!!!! :wink:

.... e complimenti per l'idea di questo topic!

aperonzolo 10-02-2005 17:48

nooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo.
El pibe de oro noooooooooooo

sole 10-02-2005 17:56

LA MORTE

UN GIORNO CALERà SEGRETAMENTE
MUTA CI PUGNALERà IL CUORE
LA SUA FALCE ALQUANTO TAGLIENTE
TOGLIERà DAL CORPO TUTTO IL CALORE

E COSì SARà UN VIAGGIO SORPRENDENTE
AI LIMITI DI TUTTO ECCETTO L'AMORE.

10-02-2005 20:18

Visto che alligali apprezza, ne metto un'altra di guccini
http://fa.rossoalice.it/preview_fa1/...be378a9440.jpg

IL SOCIALE E L'ANTISOCIALE

Sono un tipo antisociale, non m'importa mai di niente,
non m'importa dei giudizi della gente.
Odio in modo naturale ogni ipocrisia morale,
odio guerre ed armamenti in generale.
Odio il gusto del retorico, il miracolo economico
il valore permanente e duraturo,
radio a premi, caroselli, T.V., cine, radio, rallies,
frigo ed auto non c'è "Ford nel mio futuro"!

E voi bimbe sognatrici della vita delle attrici,
attenzione da me state alla lontana:
non mi piace esser per bene, far la faccia che conviene
poi alla fine sono sempre senza grana...

Odio la vita moderna fatta a scandali e cambiali,
i rumori, gli impegnati intellettuali.
odio i fusti carrozzati dalle spider incantati
coi vestiti e le camicie tutte uguali
che non sanno che parlare di automobili e di moda,
di avventure estive fatte ai monti e al mare,
Vuoti e pieni di sussiego se il vestito non fa un piego,
mentre io mi metto quello che mi pare...
Sono senza patrimonio, sono contro il matrimonio,
non ho quello che si dice un posto al sole;
non mi piaccion le gran dame, preferisco le mondane
perchè ad essere sincere son le sole...

Non mi piaccion l'avvocato, il borghese, l'arrivato,
odio il bravo e onesto padre di famiglia
quasi sempre preoccupato di vedermi sistemato
se mi metto a far l'amore con sua figlia...

Sono un tipo antisociale, non ho voglia di far niente,
sulle scatole mi sta tutta la gente.
In un'isola deserta voglio andare ad abitare
e nessuno mi potrà più disturbare
e nessuno mi potrà più disturbare
e nessuno mi potrà più disturbare...

Non amo viver con tutta la gente, mi piace solo la gente "bene":
come si dice comunemente "bene si nasce non si diviene"...
c'è chi nasce per le scienze o per le arti: io sono nato solamente per i party la lalalala...lalalala

Amo oltremodo parlare male, fare il maiale con le ragazze,
la Pasqua vado in confessionale e tutte quante per me vanno pazze
perchè fra i "bene" poi non conta l'astinenza, basta ci sia soltanto l'apparenza la lalalala...lalalala

Quindi non curo la mia intelligenza, la gente bene con questo non lega,
ma alle canaste di beneficenza so sempre tutto sull'ultimo"Strega":
l'intelligenza c'è sol coi milioni e ammiro i film di Monica e Antonioni la lalalala...lalalala

Sono elegante ed è inutile dire che le mie vesti son sempre curate
perchè senz'altro è importante vestire, perchè è la tonaca che fa il frate...
In fondo poi due cose hanno importanza e sono il conto in banca e l'eleganza la lalalala...lalalala

Andiamo matti per cocktail e feste, amo oltremodo le donne mondane:
non fraintendete non parlo di "quelle", star con la gente più in basso sta male...
non ho rapporti con i proletari... soltanto a tarda notte lungo i viali la lalalala...lalalala...lalalala

Ma non trascuro la scienza umanista e si può dire che sono impegnato,
anzi alle volte sono comunista, ma non mi sono sempre interessato:
la lotta delle classi sol mi va per far bella figura in società la lalalala..lalalala...

Non si può dire che sia clericale, come Boccaccio amo rider dei frati,
ma ossequio sempre lo zio cardinale e vado a messa nei dì comandati.
Il mio credo vi dico brevemente: pensare a ciò che può dire la gente la lalalala...lalalala...lalalala

La gente "bene" è la mia vera patria, la gente "bene" è il mio unico Dio,
l'unica cosa che ho sempre sognata, la sola cosa che voglio io...
è solo essere un bene sempre ed ora e tutto il resto vada alla malora la lalalala...lalalala
la lalalala...lalalala...

Gas 13-02-2005 17:00

Sta attenta a quel che desideri...
...i tuoi desideri potrebbero avverarsi.

Da 'Il demone incarnato' di Anne Rice.

alberto 13-02-2005 18:27

Infinità d'amore
-John Donne

Se ancor non ho tutto l'amore tuo,
cara, giammai tutto l'avrò;
non posso esalare un altro sospiro per intenerirti,
né posso implorare un'altra lacrima a che sgorghi;
ormai tutto il tesoro che avevo per acquistarti
- sospiri, lacrime, e voti e lettere - l'ho consumato.
Eppure non può essermi dovuto
più di quanto fu inteso alla stipulazione del contratto;
se allora il tuo dono d'amore fu parziale,
si che parte a me toccasse, parte ad altri,
cara giammai tutta ti avrò

Ma se allora tu mi cedesti tutto,
quel tutto non fu che il tutto di cui allora tu disponevi;
ma se nel cuore tuo, in seguito, sia stato o sarà
generato amor nuovo, ad opera di altri,
che ancor possiedono intatte le lor sostanze, e possono di lacrime,
di sospiri, di voti, di lettere, fare offerte maggiori,
codesto amore nuovo può produrre nuove ansie,
poiché codesto amore non fu da te impegnato.
Eppur lo fu, dacché la tua donazione fu totale:
il terreno, cioè il tuo cuore, è mio; quanto ivi cresca,
cara, dovrebbe tutto spettare a me.

Tuttavia ancor non vorrei avere tutto;
chi tutto ha non può aver altro,
e dacché il mio amore ammette quotidianamente
nuovo accrescimento, tu dovresti avere in serbo nuove ricompense;
tu non puoi darmi ogni giorno il tuo cuore:
se puoi darlo, vuol dire che non l'hai mai dato.
IL paradosso d'amore consiste nel fatto che, sebbene il tuo cuore si diparta,
tuttavia rimane, e tu col perderlo lo conservi.
Ma noi terremo un modo più liberale
di quello di scambiar cuori: li uniremo; così saremo
un solo essere, e il Tutto l'un dell'altro.

alberto 13-02-2005 18:34

Il sogno
-John Donne

Per nessun altro, amore, avrei spezzato
questo beato sogno.
Buon tema per la ragione,
troppo forte per la fantasia.
Sei stata saggia a svegliarmi. E tuttavia
tu non spezzi il mio sogno, lo prolunghi.
Tu così vera che pensarti basta
per fare veri i sogni e storia le favole.
Entra tra queste braccia. Se ti sembrò
più giusto per me non sognare tutto il sogno,
ora viviamo il resto.

Come un lampo o un bagliore di candela
i tuoi occhi, non già il rumore, mi destarono.
Così (poichè tu ami il vero)
io ti credetti sulle prime un angelo.
Ma quando vidi che mi vedevi in cuore,
che conoscevi i miei pensieri meglio di un angelo,
quando interpretasti il sogno, sapendo
che la troppa gioia mi avrebbe destato
e venesti, devo confessare
che sarebbe stato sacrilegio crederti altro da te.

Il venire, il restare ti rivelò: tu sola.
Ma ora che ti allontani
dubito che tu non sia più tu.
Debole quell'amore di cui più forte è la paura,
e non è tutto spirito limpido e valoroso
se è misto di timore, di pudore, di onore.
Forse, come le torce
sono prima accese e poi spente, così tu fai con me.
Venisti per accendermi, vai per venire. E io
sognerò nuovamente
quella speranza, ma per non morire.

Lilith 13-02-2005 19:04

Ok, mi faccio del male:


Send me some token, that my hope may live
Or that my easeless thoughts may sleep and rest ;
Send me some honey, to make sweet my hive,
That in my passions I may hope the best.
I beg nor ribbon wrought with thine own hands,
To knit our loves in the fantastic strain
Of new-touch'd youth ; nor ring to show the stands
Of our affection, that, as that's round and plain,
So should our loves meet in simplicity ;
No, nor the corals, which thy wrist enfold,
Laced up together in congruity,
To show our thoughts should rest in the same hold ;
No, nor thy picture, though most gracious,
And most desired, 'cause 'tis like the best
Nor witty lines, which are most copious,
Within the writings which thou hast address'd.
Send me nor this nor that, to increase my score,
But swear thou think'st I love thee, and no more.

John Donne

alligali 14-02-2005 01:29

[quote="insider"]Visto che alligali apprezza, ne metto un'altra di guccini
http://fa.rossoalice.it/preview_fa1/...be378a9440.jpg

Contraccambio il favore.. :wink:

CANZONE DELLA TRISTE RINUNCIA
Le luci dentro al buio sono andate via e l' allegria comprata è già sparita,
il giorno dopo è sempre la malinconia che spezza la magia di un' altra vita.
La forza che ti lega è grande più di te, l' anello al collo si stringe sempre più:
non dare più la colpa al mondo o a lei per la rinuncia triste a quello che non sei...
Lo sai cosa vuol dire stare giorni interi a buttar via nel niente solo il niente;
fai mille cose, ma sono sempre i tuoi pensieri che scelgono per te diversamente.
Son stanco d' aver detto le cose che dirò, di aver già fatto le cose che farò,
ma è tardi, troppo tardi, piangere ormai sulla rinuncia triste a quello che non fai...
Credevo l' incertezza possibilità e il dubbio assiduo l' unica ragione,
ma quali scelte hai fatto in piena libertà: ti muovi sempre dentro a una prigione...
Non è la luce o il buio né l' ero ed il sarò, non è il coraggio che ti fa dir "vivrò",
è solo un' altra scusa che usare vuoi per la rinuncia triste a quello che non puoi...
Non voglio prender niente se non so di dare, io e chissà chi decidono ciò che posso,
non ho la voglia o la forza per poter cambiare me stesso e il mondo che mi vive addosso...
E forse sto morendo e non lo so capire o l' ho capito e non lo voglio dire,
rimangono le cose senza falso o vero, e la rinuncia triste a quello che io ero...

alberto 18-02-2005 14:43

NONNO


Stanotte te ne sei andato,<è partito >ha detto mamma ,ho baciato il tuo volto ed era gelido ,che strana impressione che mi hai fatto,ma ovunque tu sia,sicuramente in un posto migliore di questo,sappi che ti ho voluto tanto bene,eri lu piu' carello,mi dispiace non avertelo potuto dire prima,ma ora lo sai.
CIAO
Alberto

alberto 23-03-2005 19:52

IT FR
Noi saremo
-Paul Verlaine

Noi saremo, a dispetto di stolti e di cattivi
che certo guarderanno male la nostra gioia,

talvolta, fieri e sempre indulgenti, è vero?
Andremo allegri e lenti sulla strada modesta

che la speranza addita, senza badare affatto
che qualcuno ci ignori o ci veda, è vero?

Nell'amore isolati come in un bosco nero,
i nostri cuori insieme, con quieta tenerezza,

saranno due usignoli che cantan nella sera.
Quanto al mondo, che sia con noi dolce o irascibile,

non ha molta importanza. Se vuole, esso può bene
accarezzarci o prenderci di mira a suo bersaglio.

Uniti dal più forte, dal più caro legame,
e inoltre ricoperti di una dura corazza,
sorrideremo a tutti senza paura alcuna.

Noi ci preoccuperemo di quello che il destino
per noi ha stabilito, cammineremo insieme
la mano nella mano, con l'anima infantile
di quelli che si amano in modo puro, vero?

kanel 23-03-2005 23:15

Noi ti ringraziamo nostro buon Protettore per averci dato anche oggi la forza di
fare il più bello spettacolo del mondo.Tu che proteggi uomini, animali e baracconi,
tu che rendi i leoni docili come gli uomini e gli uomini coraggiosi come i leoni,
tu che ogni sera presti agli acrobati le ali degli angeli, fa' che sulla nostra
mensa non venga mai a mancare pane ed applausi. Noi ti chiediamo protezione,
ma se non ne fossimo degni, se qualche disgrazia dovesse accaderci, fa che
avvenga dopo lo spettacolo e, in ogni caso,
ricordati di salvare prima le bestie e i bambini.Tu che permetti ai nani e ai
giganti di essere ugualmente felici, tu che sei la vera, l'unica rete dei nostri
pericolosi esercizi, fa' che in nessun momento della nostra vita venga a mancarci
una tenda, una pista e un riflettore. Guardaci dalle unghie delle nostre donne,
ché da quelle delle tigri ci guardiamo noi, dacci ancora la forza di far ridere gli
uomini, di sopportare serenamante le loro assordanti risate e lascia pure che essi
ci credano felici. Più ho voglia di piangere e più gli uomini si divertono, ma non
importa, io li perdono, un pò perchè essi non sanno, un pò per amor Tuo, e un pò
perchè hanno pagato il biglietto. Se le mie buffonate servono ad alleviare le loro
pene, rendi pure questa mia faccia ancora più ridicola, ma aiutami a portarla in
giro con disinvoltura. C'è tanta gente che si diverte a far piangere l'umanità,
noi dobbiamo soffrire per divertirla; manda, se puoi, qualcuno su questo mondo
capace di far ridere me come io faccio ridere gli altri.


Totò

Lilith 29-03-2005 23:49

Non vivere su questa terra come un estraneo
o come un turista della natura
Vivi in questo mondo come nella casa di tuo padre
credi al grano, alla terra, al mare
ma prima di tutto credi all'uomo.
Ama le nuvole, le macchine, i libri
ma prima di tutto ama l'uomo.
Senti la tristezza del ramo che secca
dell'astro che si spegne,
dell'animale ferito che rantola,
ma prima di tutto
senti la tristezza e il dolore dell'uomo.
ti diano gioia tutti i beni della terra:
l'ombra e la luce ti diano gioia
ma soprattutto, a piene mani ti dia gioia l'uomo.

H.Hikmet

Persona 01-04-2005 13:17

Fernando Pessoa

Ho pena delle stelle
che brillano da tanto tempo,
da tanto tempo...
Ho pena delle stelle.

Non ci sarà una stanchezza
delle cose,
di tutte le cose,
come delle gambe o di un braccio?

Una stanchezza di esistere,
di essere,
solo di essere,
l’essere triste lume o un sorriso...

Non ci sarà dunque,
per le cose che sono,
non la morte, bensì
un’altra specie di fine,
o una grande ragione:
qualcosa così, come un perdono?

Persona 01-04-2005 19:32

adoro De Andrè...

VIA DELLA POVERTA'

Il Salone di bellezza in fondo al vicolo

è affollatissimo di marinai

prova a chiedere a uno che ore sono

e ti risponderà "non l'ho saputo mai".

Le cartoline dell'impiccagione

sono in vendita a cento lire l'una

il commissario cieco dietro la stazione

per un indizio ti legge la sfortuna

e le forze dell'ordine irrequiete

cercano qualcosa che non va

mentre io e la mia signora ci affacciamo stasera

su via della Povertà.

Cenerentola sembra così facile

ogni volta che sorride ti cattura

ricorda proprio Bette Davis

con le mani appoggiate alla cintura.

Arriva Romeo trafelato

e le grida "il mio amore sei tu"

ma qualcuno gli dice di andar via

e di non riprovarci più

e l'unico suono che rimane

quando l'ambulanza se ne va

è Cenerentola che spazza la strada

in via della Povertà.

Mentre l'alba sta uccidendo la luna

e le stelle si son quasi nascoste

la signora che legge la fortuna

se n'è andata in compagnia dell'oste.

Ad eccezione di Abele e di Caino

tutti quanti sono andati a far l'amore

aspettando che venga la pioggia

ad annacquare la gioia ed il dolore

e il Buon Samaritano

sta affilando la sua pietà

se ne andrà al Carnevale stasera

in via della Povertà.

I tre Re Magi sono disperati

Gesù Bambino è diventato vecchio

e Mister Hyde piange sconcertato

vedendo Jeckyll che ride nello specchio.

Ofelia è dietro la finestra

mai nessuno le ha detto che è bella

a soli ventidue anni

è già una vecchia zitella

la sua morte sarà molto romantica

trasformandosi in oro se ne andrà

per adesso cammina avanti e indietro

in via della Povertà.



Einstein travestito da ubriacone

ha nascosto i suoi appunti in un baule

è passato di qui un'ora fa

diretto verso l'ultima Thule,

sembrava così timido e impaurito

quando ha chiesto di fermarsi un po' qui

ma poi ha cominciato a fumare

e a recitare l'A B C

ed a vederlo tu non lo diresti mai

ma era famoso qualche tempo fa

per suonare il violino elettrico

in via della Povertà.

Ci si prepara per la grande festa

c'è qualcuno che comincia ad aver sete

il fantasma dell'opera

si è vestito in abiti da prete

sta ingozzando a viva forza Casanova

per punirlo della sua sensualità

lo ucciderà parlandogli d'amore

dopo averlo avvelenato di pietà

e mentre il fantasma grida

tre ragazze si son spogliate già

Casanova sta per essere violentato

in via della Povertà.

E bravo Nettuno mattacchione

il Titanic sta affondando nell'aurora

nelle scialuppe i posti letto sono tutti occupati

e il capitano grida "ce ne stanno ancora",

e Ezra Pound e Thomas Eliot

fanno a pugni nella torre di comando

i suonatori di calipso ridono di loro

mentre il cielo si sta allontanando

e affacciati alle loro finestre nel mare

tutti pescano mimose e lillà

e nessuno deve più preoccuparsi

di via della Povertà.

A mezzanotte in punto i poliziotti

fanno il loro solito lavoro

metton le manette intorno ai polsi

a quelli che ne sanno più di loro,

i prigionieri vengon trascinati

su un calvario improvvisato lì vicino

e il caporale Adolfo li ha avvisati

che passeranno tutti dal camino

e il vento ride forte

e nessuno riuscirà a ingannare il suo destino

in via della Povertà.

La tua lettera l'ho avuta proprio ieri

mi racconti tutto quel che fai

ma non essere ridicola

non chiedermi "come stai",

questa gente di cui mi vai parlando

è gente come tutti noi

non mi sembra che siano mostri

non mi sembra che siano eroi

e non mandarmi ancora tue notizie

nessuno ti risponderà

se insisti a spedirmi le tue lettere

da via della Povertà

cody 02-04-2005 12:14

Sylvia Plath

Io sono verticale



Ma preferirei essere orizzontale.

Non sono un albero con radici nel suolo

Succhiante minerali e amore materno

Così da poter brillare di foglie a ogni marzo,

né sono la beltà di un’aiuola

ultradipinta che susciti gridi di meraviglia,

senza sapere che presto dovrò perdere i miei petali.

Confronto a me, un albero è immortale

E la cima d’un fiore, non alta, ma più clamorosa:

dell’uno la lunga vita, dell’altra mi manca l’audacia.



Stasera all’infinitesimo lume delle stelle,

alberi e fiori hanno sparso i loro freddi profumi.

Ci passo in mezzo, ma nessuno di loro ne fa caso.

A volte io penso che mentre dormo

forse assomiglio a loro nel modo più perfetto –

con i miei pensieri andati in nebbia.

Stare sdraiata è per me più naturale.

Allora il cielo e io siamo in aperto colloquio,

e sarò utile il giorno che resterò sdraiata per sempre:

finalmente gli alberi mi toccheranno, i fiori avranno tempo per me.

Persona 02-04-2005 13:33

PER L'ANNO DEI FOLLI
Anne Sexton

"O Maria, fragile madre,
ascoltami, ascoltami adesso
anche se non so le tue parole.
Ho in mano il nero rosario, con il suo Cristo d'argento,
non è prediletto da Dio
perché io sono l'infedele.
Ciascuno dei grani è tondo e duro tra le mie dita,
è un piccolo angelo nero.
O Maria, concedimi questa grazia,
concedimi di cambiare,
sebbene io sia brutta,
sommersa dal mio stesso passato,
dalla mia stessa follia.
Anche se ci sono delle sedie
io sono sdraiata sul pavimento.
Solo le mie mani sono salve
toccando i grani del rosario.
Una parola dopo l'altra, ci incespico dentro.
Una principiante, sento la tua bocca toccare la mia.

Conto i grani come se fossero onde
che mi martellano contro,
saperne il numero mi fa ammalare,
afflitta, afflitta nel cuore dell'estate
e la finestra sopra di me
è la sola che mi ascolta, il mio essere goffo.
Dà in abbondanza, è rilassante.
L'elargitrice del respiro
lei, mormora,
i suoi polmoni esalano come quelli di un enorme pesce.

Sempre più vicina
è l'ora della mia morte
mentre mi risistemo il volto, divento come prima,
come prima dello sviluppo, con i capelli diritti.
Tutto ciò è morte.
Nella mente vi è un esile vicolo chiamato morte
ed io mi muovo lungo di esso come
nuotando nell'acqua.
Il mio corpo è inutile.
È disteso, accucciato come un cane su un tappeto.
Si è arreso.
Qui non ci sono parole se non quelle apprese a metà,
l'Ave Maria e piena di grazia.
Ora sono entrata nell'anno senza parole.
Noto la strana entrata e l'esatto voltaggio.
Esistono senza parole.
Senza parole una può toccare il pane
e riceverlo
senza emettere alcun suono.

O Maria, tenero medico, vieni con polveri ed erbe
perché sono nel centro.
È veramente piccolo e l'aria è grigia
come in una casa a vapore.
Mi porgono del vino come a un bambino si porge del latte.
Appare in un bicchiere di delicata fattura,
con la boccia circolare e l'orlo sottile.
Il vino ha un colore denso, muffa e segreto.
Il bicchiere si solleva da solo tendendo verso la mia bocca
e me ne accorgo e lo capisco
soltanto perché è successo.

Io ho questa paura di tossire
ma non parlo,
la paura della pioggia, la paura del cavaliere
che arriva galoppando nella mia bocca.
Il bicchiere si inclina da solo
e io prendo fuoco.
Vedo due sottili righe che mi bruciano rapide giù per il mento.
Mi vedo come se mi vedesse un altro.
Sono stata tagliata in due.

O Maria, apri le tue palpebre,
io sono nel dominio del silenzio,
nel regno della pazzia e del sonno.
C'è sangue qui
ed io l'ho mangiato.
O madre del grembo,
sono venuta soltanto per il sangue?
O piccola madre
Sono dentro i miei pensieri.
Sono rinchiusa nella casa sbagliata."

Persona 02-04-2005 13:39

VERRA' LA MORTE E AVRA' I TUOI OCCHI
Cesare Pavese

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi-
questa morte che ci accompagna
dal mattino alla sera, insonne,
sorda, come un vecchio rimorso
o un vizio assurdo. I tuoi occhi
saranno una vana parola,
un grido taciuto, un silenzio.
Così li vedi ogni mattina
quando su te sola ti pieghi
nello specchio. O cara speranza,
quel giorno sapremo anche noi
che sei la vita e sei il nulla

Per tutti la morte ha uno sguardo.
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.
Sarà come smettere un vizio,
come vedere nello specchio
riemergere un viso morto,
come ascoltare un labbro chiuso.
Scenderemo nel gorgo muti

cody 07-04-2005 14:39

Christina Rossetti

When I am dead, my dearest


When I am dead, my dearest,
Sing no sad songs for me;
Plant thou no roses at my head,
Nor shady cypress tree:
Be the green grass above me
With showers and dewdrops wet;
And if thou wilt, remember,
And if thou wilt, forget.


I shall not see the shadows,
I shall not feel the rain;
I shall not hear the nightingale
Sing on, as if in pain:
And dreaming through the twilight
That doth not rise nor set,
Haply I may remember,
And haply may forget.

alberto 16-05-2005 22:22

Kavafis,Itaca

Quando ti metterai in viaggio per Itaca devi augurarti che la strada sia lunga fertile in avventure e in esperienze.I Lestrigoni e i Ciclopi o la furia di Nettuno non temere,non sarà questo il genere d' incontri se il pensiero resta alto e il sentimento fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.In Ciclopi e Lestrigoni,no certo né nell'iratoNettuno incapperai se non li porti dentro se l'anima non te li mette contro.Devi augurarti che la strada sia lunga che i mattini d'esatate siano tanti quando nei porti- finalmentee con che gioia-toccherai terratu per la prima volta:negli empori fenici indugia e acquista madreperle coralli ebano e ambre tutte merce fina,anche aromi penetranti d'ogni sorta,piu' aromi inebrianti che puoi,va in molte città egizie impara una quantità di cose dai dotti.Sempre devi avere in mente Itaca-raggiungerla sia il pensiero costante.Soprattutto ,non affrettare il viaggio;fa che duri a lungo ,per anni,e che da vecchio metta piede sull' isola ,tu,riccodei tesori accumulati per strada senza aspettarti ricchezze da Itaca.Itaca ti ha dato il bel viaggio,senza di lei mai ti saresti messo in viaggio:che cos'altro ti aspetti?E se la trovi povera,non per questo Itaca ti avrà deluso.Fatto ormai savio,con tutta la tua esperienza addosso gia' tu avrai capito cio' che Itaca vuole significare.


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