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Il problema sono io.
Ok, la situazione é questa: sono in erasmus da circa un mese.
Con me ci sono altri ragazzi della stessa università, così i primi tempi abbiamo iniziato ad uscire insieme. Per me é comunque dura tutti i giorni fingere di essere come loro, di essere normale. In ogni caso quando si esce in comitiva é normale conoscere persone, e sono riuscito addirittura ad uscire con un paio di ragazze. Ovviamente la cosa non é andata bene, perché se alla prima uscita ero entusiasta, alla seconda - quando uscivamo col gruppo - mi sentivo sia osservato dagli altri che schiacciato da loro. Loro sono i tipici fighi/spacconi, sanno tutto della vita, sanno cucinare e ballare e hanno milioni di interessi e sanno intavolare ed intrattenere il discorso. Ecco, io non sono così capace, e spesso mi chiudo in me stesso perché io non sono come loro. Il maschio-alpha del gruppo ha avuto già 3-4 storielle, ed ora sta uscendo con una ragazza del posto conosciuta così per caso, come si vede nei film, perché lei è stata attratta dal suo fascino. Non é che la cosa mi dia fastidio, però non posso fare a meno di pensare: ma io faccio così schifo? sono così repellente? e perché ad alcuni capitano sempre le belle cose e a me no? Oggi sono uscito in gruppo di nuovo con questa ragazza, solo che credo di essere nella sua friendzone o non so, non so nemmeno se mi piaccia, mi ha detto di farmi sentire un giorno di questi ma non credo di averne la voglia. Oggi pomeriggio ad esempio continuava a ridere e a scherzare con un altro ragazzo del gruppo, e io invece di essere geloso o di andarci a parlare li ho lasciati da soli, in maniera tale che lui poteva fare colpo su di lei. Non so nemmeno se lei mi possa piacere o no, anche perché siamo diversi caratterialmente e dal punto di vista degli interessi. Io ero partito con la speranza di imparare dagli altri, di aprirmi di più, di conoscere davvero ragazze interessanti ma se questo é il risultato credo di non avere possibilità con la vita. Sono davvero un fallito. |
Re: Il problema sono io.
Forza su! Non è mica la fine del mondo! Hai osservato gli altri e hai visto il divario tra te e loro. Se cuoi puoi colmarlo. Devi aumentare i tuoi interessi, hobby, fare e dire ogni giorno qualcosa in più.
Non ti devi arrendere mai, qualsiasi cosa succeda non è la fine del mondo. Sforzati di parlare sempre di più, trova più argomenti attraverso interessi, esci e visita luoghi. Diventerai attraente anche tu, ma non devi fermarti.:bene: |
Re: Il problema sono io.
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Definizione che a me, onestamente fa ridere Saluti, A |
Re: Il problema sono io.
Definirti fallito mentre stai partecipando a un programma Erasmus, è una contraddizione che stride molto.
Magari potresti definirti poco fortunato con le ragazze, ma è solo uno dei tanti aspetti della vita... |
Re: Il problema sono io.
E' passato solo un mese. Se quella ragazza ti fosse piaciuta davvero probabilmente ti saresti esposto di più con lei e avresti avuto una spinta motivazionale in più anche per lasciarti andare nelle altre situazioni.
Ma secondo me il punto è che non ti trovi bene con quel gruppo, è troppo distante dal tuo modo di essere. Ci sono delle personalità schiaccianti, e tu forse avresti bisogno di un contesto diverso. Mi rendo conto che non sei in Italia e quindi la possibilità di cercare un nuovo gruppo di amici è ancora più complessa e limitata, ma il consiglio che ti do è quello di non cercare a tutti i costi di collocarti in contesti che non ti appartengono, ma di dilatare il tuo campo esperenziale frequentando gente diversa... insomma, solo perchè siete della stessa università non sei obbligato a calpestare la tua autostima uscendo con loro. E l'alternativa non deve essere quella di chiudersi in camera e non uscire però! |
Re: Il problema sono io.
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Re: Il problema sono io.
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Re: Il problema sono io.
Okay: uno fa, esce, si impegna, cerca di essere bravo gentile disponibile. E invece?
Invece succede che ti continui a isolare sempre di più, non so bene se sia colpa mia o degli altri, ma per esempio gli altri ragazzi che abitano nel mio residence (dopo averli invitati a mangiare e aver cucinato per loro diverse volte) non mi calcolano più. Escono tra loro, a lezione stanno nel loro angolino, addirittura oggi pomeriggio ho chiesto se mangiavamo insieme e mi hanno detto di no. Stasera sono andato a cucinare sul tardi dato che ero da solo e li ho sopresi in cucina a fare la pasta. Inutile dire che non mi hanno nemmeno detto: vieni, stai con noi, aggiungiamo un pò di pasta. Sono andato a cucinare nell'altra cucina e poi avevo intenzione di portare la roba da loro, come avevo detto. Invece loro sono andati da un'altra parte in camera di uno senza nemmeno dirmi niente. Continuo a pensare che quando uno nasce così non c'è nessuna terapia d'urto che possa cambiare la situazione. |
Re: Il problema sono io.
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Perchè quello che hanno "di più" questi individui, quello che alla fine fa la differenza è l'entusiasmo che hanno.. . il problema è che l'entusiasmo non è una cosa che puoi "ricreare" o metterci se non ce l'hai. In altre parole è come se fossero "più spensierati" Ecco.. la parola magica è spensierati. . Quando nella vita hai vissuto certe cose, comunque non torni ad essere spensierato e così propositivo. Non è questione di volontà o di miglioramento purtroppo. Con questo non voglio dire che uno non possa essere comunque sereno e raggiungere le sue tappe nella vita.. fidanzarsi ecc.. ma quella spensieratezza non la puoi riottenere. |
Re: Il problema sono io.
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davvero.. cerca di allargare le tue esperienze sociali in altri contesti.. devi crearti "un campo base" di relazioni sociali e una volta quello.. nessuno ti può smontare ! nessuno ti può dire nulla perché "tu l campo base l'hai" e vedila anche in quest'ottica... se sono i classici spacconi etc. capace che non sono nemmeno se stessi.. e se non sono se stessi, se non sono autentici che prio c'è ? che soddisfazioni possono darti al livello emotivo/personale ? allora usali solo per dire "cosi mi svagò tanto non valgono nulla" |
Re: Il problema sono io.
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si può pensare di andare via, "scappare" come hai fatto te partendo per l'erasmus (di cui comunque mi congratulo, è una gran bella decisione), però quello che sei te lo porti dietro... non è detto che non ci sia qualcosa che possa sbloccarti, che qualche situazione favorevole ci possa essere, però allo stesso tempo può andare malissimo, l'importante è essere consepevoli di questo prima di partire. |
Re: Il problema sono io.
Vabbè comunque non bisogna neanche essere negativi.. cioè.. eccheccavolo.. l'erasmus è una bella esperienza.. cambiare aria è sempre figo.. chissene frega se non rimorchi la tipa e boiate simili... insomma.. anche vedere i lati positivi e godersi la vita senza stare sempre lì a pensare a stè cose..
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Re: Il problema sono io.
partecipi al programma erasmus e sei qui a farti ste pippe mentali??Non sei affatto sfigato c e gente moooooolto piu sfigata di te ,ad esempio io.Goditi questa bella esperienza e fatti meno paranoie.
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