Il rapporto psicologo-paziente
 

Che tipo di rapporto avete o preferireste avere col vostro psicoterapeuta?
Vorreste qualcuno in grado di guidarvi serenamente verso "l'uscita del tunnel" e con cui avere qualche idea in comune, oppure qualcuno con cui, invece, discutere - talvolta anche animatamente - e che la pensi in modo molto diverso da voi?
Insomma, l'armonia tra le due parti è fondamentale in una psicoterapia, oppure un po' di burrasca può essere utile alla crescita e al dialogo?

Re: Il rapporto psicologo-paziente
 

In psicanalisi il rapporto col terapeuta è FONDAMENTALE ed è il più libero possibile: io posso incazzarmi, urlare, dire parolacce, scherzare, ecc.

Re: Il rapporto psicologo-paziente
 

Sì, anch'io ho bisogno di un sacco d'incoraggiamenti e fiducia, altrimenti finisco col sentirmi costantemente criticata e per incrinare il rapporto con la psicologa. E' mai successo a qualcun altro?

Re: Il rapporto psicologo-paziente
 

la mia psicologa ha ragione, capisce prima di me dove sbagli... me lo fa notare e io accetto, capisco e cerco di non continuare su quella strada


mi ha aperto un mondo con una frase sui rapporti coi miei

Re: Il rapporto psicologo-paziente
 

Sì, succede la stessa cosa anche a me con la psicologa che vedo da qualche anno. Precedentemente, durante l'adolescenza (14 anni), sono stata da una specialista che, oltre a trattarmi con sufficienza, sminuiva i miei problemi (DOC, evitamento totale...). Questo ancora adesso mi ha segnata profondamente e sono sinceramente contenta di aver trovato una persona che oltre a fornirmi un sopporto psicologico e morale mi "coccoli" e mi faccia sentire capita.

Re: Il rapporto psicologo-paziente
 

con il primo psichiatra, lo splendente, mi ha subito creduto e dato fiducia.
arrivai da lui in ginocchio. mi sentivo una merda.
mi stimolava ad avere fiducia e ripeteva come un mantra che dovevo cercarmi una donna e avrei risolto tutti i miei problemi. e' durato tre anni fino al luglio del 2012
con il secondo, un psiconalista, feci 4 sedute. era silente e fumava.
ma era rassicurante mi disse"non le daro' un etichetta, come gli altri"
l'attuale, dorme e parla poco. Ma nel mio caso serviva uno psichiatra "normale"
nel complesso sono stato fortunato, credo

Re: Il rapporto psicologo-paziente
 

io andavo dalla psicologa quando ero in terapia al sert,ci avrò fatto dieci e passa sedute,però mi rompeva andare da lei, mi stava sulle balle e mi sentivo obbligato a fare come diceva lei, lei mi consigliava di fare attività ecc,aveva ragione certo, ma la mia testardaggine ha prevalso e io non gli davo retta,ero ancora in una fase delicata però.
durante le ultime sedute la signora ha messo in dubbio la mia forza di volontà di cambiare vita,questo solo perchè preferivo rinchiudermi in casa che andare a occupare le mie giornate,quindi lo mandata a quel paese e non lo piu rivista.
io sono una persona molto testarda e orgogliosa..