Re: Donne di serie Z
 

Non saprei, l'arroganza è da estroversi, non da timidi (forse).

Re: Donne di serie Z
 

non parlavo di donne timide ma di donne brutte. Donne brutte non timide ed arroganti, ne è pieno il mondo. Molto più raro vedere un brutto non timido, sinceramente. I ruoli si stanno invertendo. Attenti ragazzi. Le donne sono il sesso forte oggigiorno.

Re: Donne di serie Z
 

Leggo frasi piene di pregiudizio e stereotipi maschilisti :miodio:

Re: Donne di serie Z
 

non sono stereotipi sono deduzioni tratte da esperienze dirette riconfermate innumerevoli volte. Se 30 volte su 30 ottieni lo stesso risultato potrai pure farti una certa idea o no?

Re: Donne di serie Z
 

si vabbè ma uno che per 30 volte ci prova non è fobico ._.

Re: Donne di serie Z
 

sottovaluti la volontà frutto della forza della disperazione.

Re: Donne di serie Z
 

E' quello il problema. Non andarci. E non andare in posti simili (online ed offline).
Fortunatamente esistono donne anche al di fuori di quei contesti.

Re: Donne di serie Z
 

si ma le donne che ci sono comunque sono ragazze normali e su un campione di 100 non è normale che neanche una ti consideri, no? cioè, è un minimo indicativo.

Re: Donne di serie Z
 

E' normale se la legge che impera su Badoo et similia è quella dell'apparenza e della superficialità (intesa come necessità di colpire all'istante gli altri con "effetti speciali", cosa che a un fobico non riesce o riesce con molta difficoltà).

Re: Donne di serie Z
 

porca miseria, non capisci che non è la legge di badoo, non esiste alcuna legge di badoo, su badoo ci vanno le persone normali e ci portano le loro leggi? o credi che badoo sia ristretto ad una elita di estroversoidi separata dalla società? quelli che vanno su badoo sono le persone normali, il popolo, la massa, con una sola differenza: di giorno devono mettere una maschera di buonismo e cortesia anche quando no nvorrebbero, di sera su badoo, forti dell'anonimato, si dimostrano per quello che sono e che pensano realmente. Ok? o pensi che i 200 milioni di persone iscritte su badoo non siano un campionario sufficiente di umanità? io dico di sì. Perchè se su 100 ragazze di badoo, ovvero ragazze qualsiasi (non chiedo certo a quella carine, anzi tendo alle bruttine), non piaccio manco ad una (e non sono un cesso, almeno come lineamenti, non ho niente fuori posto, sono normale insomma), perchè poi dovrei piacere ad una qualsiasi ragazza per strada? sono le stesse eh. Addirittura una volta ho trovato una mia compagna di corso (a vederla al corso sembrava educata e perfettina, su badoo invece la classica fighettina montata stronzissima ed odiosa).

Re: Donne di serie Z
 

No, io dico di no. Il contesto influisce per il 50% dei comportamenti (forse anche di più, come nel caso della tua compagna di corso), e un contesto da mercato delle vacche o da ruota del pavone, in cui tra l'altro gli uomini propongono e le donne dispongono, non può che portare quasi certamente a determinate conseguenze. Ergo, serve cambiare contesto, e radicalmente.
Inoltre per me non esistono campionari sufficienti di umanità e nessun sottoinsieme di essa, per quanto vasto, può rappresentarla in toto. Al massimo badoo rappresenta un certo tipo di mentalità che va di moda tra le persone GGGiovani.
Mi pare ovvio che tu debba cercare persone che non ragionano secondo questa mentalità, invece di inseguire improbabili "campionari di umanità". E il primo passo è buttare nel WC badoo e tutto ciò che gli somiglia.

[..] "Per altra via, per altri porti
verrai a piaggia, non qui, per passare:
più lieve legno convien che ti porti".

(Inf. III, 90-93)

Re: Donne di serie Z
 

un'altra volta ho incontrato una studentessa in biologia, carina perl, quindi non proprio una vanesia da jersey shore, e pensate che mi abbia solo risposto quando l'ho richiamata? macchè

Re: Donne di serie Z
 

Il punto è che si fa tanto un bel parlare circa l'essere se stessi, apprezzare le diversità e guardare "oltre" (l'aspetto estetico, le mode, il ceto e così via), quando in realtà il mondo va tutto in un'altra direzione. La società ci classifica e ci giudica fin dalla scuola (lo stupido, l'intelligente; il bello, il brutto, ecc), in virtù di standard e modelli che, riproponendosi in tutte le salse e i contesti nel corso degli anni, finiscono per farci somigliare tutti, incasellandoci in una categoria piuttosto che l'altra. Ci illudiamo di essere liberi, quando le mode borghesi sono il pane quotidiano di ogni nostra scelta, più o meno direttamente. L'unico fattore che può emanciparci da tutto questo è la sofferenza. Solo chi ha sofferto davvero in vita sua, ed ha sentito su di sé i morsi della solitudine che il più delle volte ne consegue, è in grado di uscire anche solo temporaneamente dal vortice dei luoghi comuni, dal baraccone delle quotidianità prefabbricate che è il palcoscenico sociale ordinario dei nostri comportamenti. E, se ha fortuna, capire davvero chi è. Dare un senso a tutti quei bei discorsi con cui ho iniziato questo post. E, magari, guardare il faccia il proprio/a partner e pensare: "sì, è brutta/o, ma non me ne frega niente, perché ha quello che cerco". Peccato che l'opera di condizionamento che agisce costantemente su di noi, riesca il più delle volte a sostituirsi al libero arbitrio.

Re: Donne di serie Z
 

sembra un romanzo di orwell. Ognuno è condizionato ad appartenere alla propria categoria genetica, ci sono i maschi alfa, beta, gamma etc.