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La solitudine
"La solitudine non deriva dal fatto di non avere nessuno intorno
ma dalla incapacità di comunicare le cose che ci sembrano importanti o dal dare valore a certi pensieri che gli altri giudicano inamissibili. Quando un uomo sa più degli altri diventa solitario. Ma la solitudine non è necessariamente nemica dell’amicizia, perchè nessuno è più sensibile alle relazioni che il solitario e l’amicizia fiorisce soltanto quando un individuo è memore della propria individualità e non si identifica più negli altri." C.G.Jung Penso sia vero per molti aspetti, almeno per me in buona parte è così. Voi che ne pensate? |
Re: La solitudine
Idem..
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Re: La solitudine
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Io sono solo anche perchè so tante cose IN MENO degli altri e quindi parlo poco, mi esprimo poco e male. Che cosa sapete voi in più degli altri che gli altri NON sanno? Un mio amico estroverso che sa un sacco di cose su artisti, libri, musica, ecc [come vedete cose che anche voi ritenete "serie"] e che fa mille cose, sa molte più cose degli altri, infatti spesso parla solo lui per minuti eppure NON è solo, anzi. E' una bravissima persona con cui molti stanno bene insieme. |
Re: La solitudine
sì, infatti, anch'io penso che non sia giusto dire che quando uno è solo è perchè sa più degli altri, ci sono tantissime persone che sono estroverse e sanno tantissimo, e tante persone timide ed introverse che sanno pochissimo
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Re: La solitudine
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Credo che Jung la intendesse così, ma magari mi sbaglio. :mrgreen: Certe riflessioni, certe suggestioni, possono solo nascere dalla solitudine (non necessariamente patologica) e dall'introspezione, secondo me. Tra l'altro, lo spiega bene anche Jung stesso: Quote:
Ecco, darkside si è spiegata/o meglio di me. Quoto! :) |
Re: La solitudine
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Questo "sapere" non lo trovo presuntuoso, è solo la conoscenza che deriva da alcuni stati d'animo che altri ignorano o non proveranno mai. |
Re: La solitudine
chissá se tu mi penserai, se con gli amici parli mai, per non soffrire piú per me, ma non é facile lo lo sai. A scuola non ne posso piú, i pomeriggi senza te.... :mrgreen::ridacchiare::D
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Re: La solitudine
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Re: La solitudine
vale anche per me. anche se ho incontrato tante persone nella mia vita, non sono mai riuscita a comunicare realmente con loro.
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Re: La solitudine
Io credo che la solitudine scaturisca principalmente dal fatto che ci sentiamo diversi e incompresi , non penso dipenda dal grado di cultura generale, almeno per me è cosi.
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Re: La solitudine
Meglio soli che truzzo-accompagnati.
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Re: La solitudine
La solitudine brutta malattia, l'abitutine come antidoto ti costringe ad accettare, farla tua, senza capire che in realtà è lei ad impossessarsi di te. Ti avvolge nelle notti dentro stanze soffocate dal silenzio, mentre cerchi ciò che non c'è dentro la testa sognando un po di compagnia, parli con te stesso, cercando soluzioni ad enigmi complicati, irrisolti e spesso inesistenti. La solitudine di fronte ad un frigo cercando l'ispirazione per cucinare la cena e un attimo dopo ritrovarsi seduto di fronte a un tavolino con le misure perfette solo per te stesso, mangiando un panino col solo intento di riempire un senso di vuoto nello stomaco, poi ti accorgi subito dopo averlo ingurgitato che in realtà il vuoto è ben oltre il tuo stomaco.
La solitudine dei forti, quasi convinti di stare soli per scelta e non per obbligo, mentre quella maschera sempre più vecchia ormai crolla a pezzi per ritrovarsi di fronte ad uno specchio senza avere più il coraggio di mentire a se stessi. La solitudine dei deboli, in un angolo di strada, si accartocciano prendendo la forma dei cartoni usati per coperte, dove ormai anche i sogni sono un lusso e l'indifferenza del mondo che gli circonda è normale routine. Solitudine in giorni dispersi dentro pensieri su come sarà, tra venti o trent'anni quando la forza e il coraggio svaniranno, quando il cane che attende il tuo risveglio al mattino sarà dovuto andar via, ci sarà ancora qualcosa che darà la forza? La solitudine in mezzo a tante persone, passando in una strada affollata ti sfiorano, ridono, scerzano tra loro, di fronte a te una coppietta si scambia carezze e dolcezze e, mentre sorridi fingendo d'essere contento per la loro felicità, in realtà stai morendo dal dolore. Quindi ritorni nella tua gabbia ben chiusa, con la certezza di far entrare solo la tua dose quotidiana di ossigeno per tirare a campare e nulla più, mentre la fuori il mondo gira, i giorni e le notti si alterneranno anche se con premura chiuderai tutte le finestre di casa per non far entrare la luce del sole, i giorni e il tempo passeranno senza senso e, quello che oggi è "potrei fare", diventerà "avrei potuto fare", forse piangerai ormai troppo debole e stanco per reagire attendendo una brezza d'autunno per far cadere le tue foglie, o riderai soddisfatto, d'esser restato sino alla fine, mentre sdraiato sotto una quercia un alito di vento ruberà la tua primavera. |
Re: La solitudine
Qualcuno di voi ha letto "Uscire dalla solitudine" di Olga Chiaia? Se si vale la pena leggerlo o dice cose scontate?
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Re: La solitudine
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