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Il Riflesso (esterno/interno)
Quando vi vedete con alcune persone.Vi capita di percepire , che dentro di voi sta entrando il riflesso di come voi pensate che vi giudichi/osservi l'altra persona? che vi sta davanti? e voi credete di essere quella cosa e recitatre quella parte? un modo magari di assecondare quel presentimento che avete.dei pregiudizi che l'altra persona abbia su di voi?(ma che avete su voi stessi?)io voglio che queste fottute catene mentali si spezzino.
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Re: Il Riflesso (esterno/interno)
Uhm no, però ho il problema con il vero riflesso ( quello di uno specchio, una vetrina ), se sto con delle persone o da solo e mi vedo riflesso, inizio a farmi paranoie, è come se avessi una mia immagine/idea mentale di me migliore che quando vedo riflessa viene smentita dalla realtà ed automaticamente mi si abbassa l'autostima.
Se evito di guardare va meglio...fossi stato vampiro eh :nonso: |
Re: Il Riflesso (esterno/interno)
Quote:
Per quanto mi riguarda la risposta era si in passato ma adesso sono molto migliorato... Riesco cioè maggiormente a sbattermene... |
Re: Il Riflesso (esterno/interno)
Non proprio.Più che altro ho l'impressione che la mia personalità venga assorbita da quella del mio interlocutore,ma questo perché sono concentrato unicamente su cosa pensa l'altra persona di me.
Secondo me leggere il pensiero non è possibile,ma leggere e percepire le emozioni altrui si. Io l'ho chiamato "laccio neurale",quando non riesci più a pensare con la tua testa perché sei in costante attenzione verso gli altri,quindi percepisci solo quello che viene dagli altri e non quello che viene da te(che potrebbero essere sentimenti di paura e ansia,quindi il cervello per compensare fugge nella prima direzione possibile). Anche secondo me dipende molto dall'insicurezza. Ho notato che con alcune persone che conosco da tanto,dopo il "laccio neurale",e come se mi "appoggiassi" emotivamente a queste persone,come per cercare sollievo.Ovviamente se me ne accorgo cerco di evitarlo.Può darsi che il cervello,o il "cuore",per compensare la sensazione di ansia e smarrimento si "attacchi" alle emozioni altrui,che non sono proprie ma neanche di sola ansia e paura. Non so se mi sono spiegato bene,però e interessante. Non so se è la stessa cosa che provi tu. p.s. : a parte i termini inventati avrei bisogno anch'io per questo problema... |
Re: Il Riflesso (esterno/interno)
interessanti i post che ho letto .molto strani. Anche a me succede con persone che conosco da molto tempo.e a cui mi sembra già dall inizio di aver conservato quell immagine riflesso che ho usato le prime volte per avvicinarmi.insomma quando sono davanti all ignoto , credo che quell ignoto riesca a denudarmi e vestirmi come vuole lui.e io me lo faccio fare se non ho molta energia.anchio poi con gli estranei giusti posso poi tirare fuori quello che amo piu di me.e non quello che penso e preferibile essere.
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Re: Il Riflesso (esterno/interno)
Ma alla fine non traspare niente all'altra persona.perchè non mi conosce affondo come mi posso conoscere io .ma io sento che sono già giudicato in qualche maniera.ma e un discorso che và in molte direzioni.io le chiamo catene psichiche o proiezioni interne indotte.probabilmente e il confronto con gli altri che fà scaturire poi l'immagine che avrò di me.e veramente difficile riuscire a "Individuarsi" come teorizza jung ...e un lavoro di una vita intera.
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Re: Il Riflesso (esterno/interno)
io forse più che il prossimo uso il prossimo per compiacere me stesso.sono Narcisista di sicuro alla mia maniera.poi la bipolarità come sfondo...ultimamente sto cadendo in un mondo molto materiale e strano che non comprendo...chiamatela Merda..magari è Oro.
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