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rejected881 12-07-2013 08:50

an history of rejection
 
salve a tutti.
Ho 25 anni, sono di una città del sud Italia e volevo dirvi la mia storia. COme molti del forum, sono solo, molto solo, tremendamente solo. Non sono capace di socializzare, mi sento uno sfigato, un perdente, un incapace e mi vergogno di mostrarmi, che gli altri sappiano chi sono e che (non) vita faccio. NOn ci crederete neanche voi, perchè pure tra i sociofobici sono casi rari quelli come il mio, ma non ho NESSUN amico. Con amici intendo anche conoscenti, e con conoscenti intendo anche conoscenti alla lontana, quelli che si vedono una volta ogni tanto. NOn è stato difficile, per uno come me, arrivare a questo punto: diciamo che non ispiro simpatia di mia, sono chiaramente un introverso, nessuno mi cerca nè mi ha mai cercato (sarà successo una volta negli ultimi 7 anni che un vecchio compagno di classe mi ha chiamato, controvoglia si capiva benissimo, per una cena di classe) ed io non mi sono mai messo ad elemosinare amicizie, in chi chiaramente mi era ostile o indifferente nel migliore dei casi.
Pure in famiglia mi sento (giustamente eh) piuttosto ignorato, o comunque non posso certo aspettarmi un conforto dalla mammina, anzi meglio così, averlo mi renderebbe ancora più infantile e patetico. IN pratica sono ciò che si dice SOLO. SOLO, ma non per scelta mia, a meno che essere introversi e stare più o meno sulle palle al mondo non sia considerata una scelta di vita (per molte persone è così, purtroppo; auguro a tutte queste persone di avere un figlio introverso come me, o una morte violenta, a scelta).
Non lavoro, non studio più (a scuola ero considerato molto bravo), prima poco ma lo facevo per un periodo almeno, passo le giornate al pc, giusto per far passare il tempo -sì, sono un nerd, anche se non mi intendo moltissimo di elettronica e cose simili e pure se non vorrei esserlo-, e mi sento un parassita sociale, una schifezza. Vorrei cambiare le cose ma non so che passi fare e poi non voglio sentirmi umiliato, sentire di ricominciare daccapo, quando vedi che tutti continuano per strade ben avviate (beh quasi tutti, diciamo la maggioranza). Insomma non mi va di provare quel senso di estraneità, le battutine, le risatine, le allusioni, tutte cose che conosco bene, e che ritroverei in qualsiasi ambiente in cui andassi a stare, vuoi scolastico, vuoi lavorativo. Quella sensazione per cui magari ti stai impegnando, e vedi che gli altri riescono più di te, con più facilità, anzi con nochalance, a fare cose che tu devi conquistarti col sudore. Oppure vedere persone sorridenti, soddisfatte, e sentirti uno sfigato inutile e frustrato al confronto, anzi sapere di esserlo. Le mie giornate sono tutte uguali, tediose, banali e non riesco a sopportarlo più. Mi alzo al mattino senza sapere che cavolo fare durante il giorno, ed inizio a perdere tempo in cazzate, tipo gioco col cane, metto a posto, guardo vecchie riviste, ma son tutte cose tremendamente noiose. Inoltre a volte sono così esasperato dalla situazione che divento irascibile e rispondo male ai miei genitori, ad esempio (e qualche volta non mi sono limitato alle parole). Sì, perchè per i miei, la mia vita è normalissima, io ho tutte le opportunità, in fondo ho i libri, potrei studiare, essì! perchè per i miei l'unica cosa che conta è che uno studi, anzi in generale "faccia il proprio dovere", che poi stia 8 ore su un libro senza capire una mazza, o che faccia una cosa per cui ha interesse e passione, poco cambia. A me invece tutto ciò non sta bene, mi sento come un carcerato che si vuole convincere che è libero, e che la sua vita è normale così, e che l'unica cosa che può fare nella vita è sgobbare per qualcun altro, con poche o nessuna gratificazione. No, io voglio sentire di avere una mia vita, di non essere da meno, poi se ne potrà parlare. Anche a scuola, mi son sempre impegnato al massimo, cosa ne ho avuto? niente, non ricordo niente di quello che studiavo, e sono sempre e solo stato disprezzato per il fatto che mi impegnavo con tutto me stesso e non ero "svaccato" come gli altri adolescenti si suppone debbano essere. Perchè ero serio e diligente. MI sono sentito umiliato e preso in giro da tutti. NOn voglio più sgobbare perchè mi dicono di farlo. Vorrei cambiare tutto, davvero, e forse il confronto con persone col mio stesso problema (anche se non credo ci sia davvero gente sfigata come me) può aiutarmi. Credo di aver detto tutto ciò che vi serve sapere. Per favore attivatemi presto, non ho davvero nient'altro nella vita in cui sperare se no n questo forum. Dopo, mi rimane la corda e lo sgabello.
Leggo molte discussioni da tempo e capisco molte delle situazioni descritte: davvero vorrie poter aiutarvi, cambiare le cose, ma non riesco ad aiutare me, figurarsi. Un poveraccio sfigato.

Labocania 12-07-2013 14:09

Re: an history of rejection
 
Che presentazione completa :). Benvenuto!

Quote:

T'invito a leggere il regolamento e le modalità di segnalazione scorrettezze.
--- Moderazione ---

shady74 12-07-2013 15:50

Re: an history of rejection
 
Benvenuto!:)

Inosservato 12-07-2013 21:50

Re: an history of rejection
 
benvenuto :applauso:

Blue_Moon 13-07-2013 02:05

Re: an history of rejection
 
Benvenutissimo! :)

Nishi 13-07-2013 06:20

Re: an history of rejection
 
Benvenuto.


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