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L'amicizia... quella cosa utopistica lì, insomma
E' da più di un mese che ho detto a tutti quelli che conosco che non mi sento bene, psicologicamente sono peggiorata, mentalmente anche, e mi è passata totalmente la voglia di stare su cose come msn, skype, facebook, ecc...
Tralasciando i vari: "Ok" "Fammi sapere qualcosa quando torni!" "Stai su" ecc.. che non condanno, anzi, direi le stesse cose probabilmente a una che conosco via internet e basta (anche se nel mezzo ci stanno persone che conosco da una vita e che ho anche incontrato, ma vabbhè) Alcuni mi hanno risposto più stizziti come quello che mi stava a fare il filo che mi fa: "Dev'essere successo qualcosa, non ti può venire una cosa simile da un giorno all'altro!", aggiungendo il fatto che secondo lui era per qualcosa riguardante "noi due"... il che non è vero, e a lui ho raccontato molte più cose di quelle che ho raccontato qui. A quanto pare (sempre secondo lui) la depressione doveva venirmi per cose dette e fatte da lui (di cui la colpa era sicuramente mia e delle mie menate in testa) ... quando la gente gioca con me a farsi importante per la sottoscritta mi vengono i nervi. Punto. Comunque, ho provato a farmi viva con alcuni di recente, quelli più "stretti", se così si può dire. La mia amica delle medie/superiori/lavori passati c'è, vuole essere informata, mi chiama a volte e si fa viva, e le sono grata, anche se è una cosa a parte... ho molti conti in sospeso con lei, siamo cambiate da qualche anno fa, perciò siamo amiche ma siamo distanti, e non solamente dal punto di vista chilometrico. Comunque le altre due sono state un fiasco, vabbhè... me l'aspettavo. Mi son detta un "Fanc*lo" tra me e me e ho lasciato perdere. L'altro giorno ho provato a contattare invece l'unico che mi è stato vicino come amico fino a prima di Natale. Sapevo, me lo aveva detto, che gli piacevo ma, visti i mesi di assenza (sua e mia, perchè non mi ha più fatto sapere nulla di nulla), credevo la cosa fosse scemata. Quando ho provato a chiedergli se ci si poteva incontrare, un giorno, neppure una sera (insomma, che ne so, per un caffè o simili) mi risponde chiaro e tondo che il problema è che vuole trombarmi. Perciò, anche l'ultima persona alla quale potevo chiedere di aiutarmi, quelle poche volte che sarei uscita da sola di casa (due o tre massimo al mese), mi ha dato il bel servito. Non lo condanno ma... l'amicizia è morta a quanto pare, o sono io a non riuscire più a sfamarla nel giusto modo. Io ho il problema che se esco non mi sento tranquilla, da sola. Ogni giorno si sentono sempre più cose, persino nella mia zona e in posti che tutti in famiglia avremmo detto tranquilli, in orari impensabili come mezzogiorno o comunque il primo pomeriggio... uscire da soli oramai non si può, specialmente se si è femmina (di qualsiasi età e aspetto). O hai le palle oppure no e visto un episodio che mi è successo io non le ho più come una volta, purtroppo. Comunque il sunto è questo: l'amicizia pare prosciugata tutt'attorno. Ti stillano qualche goccia ogni morto di papa e basta. L'amicizia tra uomo e donna è fattibile, non ho mai avuto di questi problemi e ho sempre avuto più conoscenze maschili che femminili. Ma, a quanto pare, quel che si ha tra le gambe influenza fin troppo ad un certo punto. I miei problemi in questo senso sono iniziati quando ho perso 20 kg... a questo punto avrei preferito tenermeli e tenermi così pure l'amicizia di certe persone... L'amicizia è molto volubile e instabile, non è mai certa e sicura, è molto difficile acchiapparla e specialmente trovarla. ... Insomma, è come il lavoro oggigiorno, direi. ... Ecco che mando un altro Fanc*lo, questa volta alle alte sfere politiche però.. (Di recente sto mandando a Fanc*lo molte cose/persone... non è da me, non dico mai parolacce, anche se quando ci vuole... EH!) Comunque, voi che dite a proposito dell'amicizia oggigiorno? Qualche caso particolare? |
Re: L'amicizia... quella cosa utopistica lì, insomma
Cho un amica ( credo) di infanzia che non si fa sentire e quando lo chiamo negli ultimi tempi pago sempre io . Non noto queste cose ma dopo reiterate occasioni mi sento un po male , mi sento come se lo stessi pagando per passare del tempo con me . Lo conosco da sempre (non mi ricordo nemmeno quando lho conosciuta perche eravamo piccolissime) e questo mi spinge a perdonare queste sue assenze . Ultimamente avendo intuito qualcosa lei mi riempie di parole zuccherate di amicizia ma fatico a credere. Non so se considerarmi un amica siccome queste cose non riesco nemmeno a dirglielo pero che senso ha farlo. Da noi ce un detto : amami e temami non la si puo dire a nessuno(nel senso che non lo puoi imporre a nessuno)(ok dalla traduzione non sembra un granche e la parola amami non si riferisce a quell ammmore li) e se lei non sente la voglia di vedermi allora pazienza . Io qualche volta lo chiamo ma sempre piu raramente. Ormai penso che lunica forma di amicizia si puo creare solo con persone con la quale si fa un percorso insieme quindi ci si deve o ci si ha anche interessi che spingono le persone a incontrarsi tipo un lavoro o un corso . Per lammicizia con gli uomini non lo so:pensando: Lammicizia maschile e un area completamente sconosciuta.
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Re: L'amicizia... quella cosa utopistica lì, insomma
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L'amicizia tra uomo e donna è molto, molto, difficile. Io avevo un tempo un rapporto veramente ottimo con mia cugina, con una ragazza imparentata magari è più facile perchè è normale limitarsi all'amicizia. Con altre ragazze non ce l'ho mai avuto, magari ce l'avevo, ma in realtà mi piacevano e seppur troppo timido per provarci l'amicizia non era quello che volevo |
Re: L'amicizia... quella cosa utopistica lì, insomma
Beh a me personalmente non mi cerca mai nessuno/a, nemmeno virtualmente, sono sempre io il primo a dover iniziare la conversazione (o il 99% delle volte)...
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Re: L'amicizia... quella cosa utopistica lì, insomma
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Alessietto, uscire da una storia e pensare di rimanere amici è già molto diverso, diciamo che è il procedimento inverso, poi bhè... non so. Io gli amici maschi li ho sempre visti in maniera diversa dai possibili "pretendenti"... anche se non mi sono mai innamorata, perciò io vedo le cose in un modo a parte, penso. Shycrs: idem. Stessa cosa con me, sono io a contattare gli altri, altrimenti ciao e arrivederci... |
Re: L'amicizia... quella cosa utopistica lì, insomma
MIa mamma me l'ha sempre detto che l'amicizia non esiste...ora le do pienamente ragione (per una volta almeno sarà contenta!!:mrgreen:)
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Re: L'amicizia... quella cosa utopistica lì, insomma
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Mi auguro che dio, o chi per lui, ripristini l'idea del diluvio universale. |
Re: L'amicizia... quella cosa utopistica lì, insomma
io ho avuto la fortuna nella mia vita di avere amici veri legami forti quasi morbosi. una delle mie poche soddisfazioni
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Re: L'amicizia... quella cosa utopistica lì, insomma
Io ho solo una amica troppo poco per dire di avere una vita sociale:(
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Re: L'amicizia... quella cosa utopistica lì, insomma
Adesso credo di avere un solo amico....ho iniziato a considerare "amico chi si va vivo almeno ogni 3 mesi!! GLi altri sono conoscenti o poco più!
L'amicizia tra uomo e donna nn esiste.....io,come il tuo amico, quando sono andato in crisi con la mia amica ho cercato di mantenere una sorta di amicizia ma in realatà nel profondo speravo fosse capitata di nuovo l'occasione di riprovarci. A un certo punto ho detto BASTA......x lei (e a quanto pare x voi donne) una chattata di 4 minuti ogni 2 mesi è da considerare amicizia.......si per voi forse si perchè di fessi come noi da tenere alla griglia ne avete svariati, si ricontattano quando vanno girati e far cuocere l'altra parte...... |
Re: L'amicizia... quella cosa utopistica lì, insomma
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Re: L'amicizia... quella cosa utopistica lì, insomma
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Re: L'amicizia... quella cosa utopistica lì, insomma
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Re: L'amicizia... quella cosa utopistica lì, insomma
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