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UnaQuasiEmpatia
"Il dolore altrui lo percepisco soprattutto in maniera "traslata"; cioè non passa primariamente per le emozioni, ma passa attraverso la percezione dell'ingiustizia che ha subito l'altra persona. Il senso di ingiustizia mi permette di introiettare le sofferenze delle altre persone, ed è pesante perchè addirittura me le fa percepire in maniera molto più amplificata rispetto a quella che potrebbe essere una semplice manifestazione di empatia.
In effetti, a causa di questo meccanismo, a volte ho reazioni al dolore altrui che sembrano eccessive rispetto alla circostanza concreta - " [cit] |
Re: UnaQuasiEmpatia
Mi riconosco nelle frasi.
Un eccesso di empatia può risultare distorto e dannoso. Mi ha aiutato sviluppare negli anni, una sorta di istinto predatorio, una sorta di empatia in negativo, o se vogliamo definirla diversamente, una forma di "empatia del male", che mi portasse a concepire la sofferenza altrui come auspicabile quando vantaggiosa per i miei scopi. può risultare cinico a leggersi, ed effettivamente lo è. E' stata una fase, che tuttavia mi ha aiutato a trovare un punto di equilibrio. |
Re: UnaQuasiEmpatia
Quote:
si cinismo puro e anche cattiveria .. però in parte rettifico, cioè tutto dipende da chi è l'atro. comunque sei il primo (forse anche ultimo) che ha scritto qualcosa , hai vinto un orsacchiotto. :) |
Re: UnaQuasiEmpatia
Quote:
ti ringrazio di cuore per l'orsacchiotto, significa molto per me :) |
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