timidezza/ansia nelle conversazioni, farmaci
Ciao a tutti. Avrei bisogno di un vostro consiglio. Quale è il mio problema è scritto nel titolo..in realtà non sono più così timido, ho fatto grandi cambiamenti in me stesso, sia dentro che fuori, il problema è che fino a 20 anni (ora ne ho 22) sono stato davvero un caso umano e le mie insicurezze che avevo, il mio modo di fare timido e ansioso sono rimasti radicati in me. Questo non è limitante nella vita sociale in generale, ma disastroso quando si viene all'interazione con le ragazze. Hanno un sesto senso spaventoso nel cogliere una qualsiasi insicurezza, nel modo di parlare, nello sguardo..
nonostante cerchi di rimanere calmo e imperturbabile, qualche segnale corporeo, per esempio uno sguardo o un tono di voce insicuro, mi scappa sempre, soprattutto nelle situazioni più ''ansiogene'' (esempi:approccio di una sconosciuta oppure quando cerco di baciarmi per la prima volta con qualcuna). A questo si aggiunge il fatto che parto sapendo che devo stare attento e controllare la voce, lo sguardo, e questo crea una specie di circolo vizioso, quando interagisco con qualcuna sono sempre in uno stato d'ansia che è impossibile non notare, soprattutto da una donna. Questo problema mi ha fatto andare in fumo moltissime possibilità di conoscere ragazze interessanti, se la ragazza non mi interessa sono distaccato e calmo e riesco ad attrarla (però come ho detto non sono interessato io, quindi è inutile),se invece una mi interessa, ansia a mille, body Language disastroso eccetera. Detto questo, stavo pensando all'aiuto farmacologico, qualcosa magari per avere meno ansia, per essere più sicuro e tranquillo nelle interazioni, in modo da potermele godere e di conseguenza poterle portare avanti con maggiore successo. Sono stanco, vedo tutti che hanno la ragazza, a me quando me ne interessa davvero qualcuna vado in paranoia e la perdo :( è così brutto quando lei non risponde più e sparisce, mi fa molto soffrire. Non si tratta nemmeno di timidezza, anzi tutti scherzano sul fatto che appena vedo qualcuna vado subito a provarci, ho sempre il coraggio di andare a conoscere quelle che voglio, però mi cago sotto nel farlo, e questo si nota. Quali farmaci si consigliano in questi casi? So che ci sono effetti collaterali, ma questo problema mi fa stare molto male. |
Re: timidezza/ansia nelle conversazioni, farmaci
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Guarda al massimo prova ad approciare in altre situazioni e non solo quando sei coi tuoi amici magari li senza quella pressione sei più tranquillo. Ricordati comunque che i farmaci sono una roba seria se inziassi a prenderli allora si che rischieresti di isolarti dal mondo e poi pure per nulla perchè di problemi non me hai! |
Re: timidezza/ansia nelle conversazioni, farmaci
Non usare farmaci per questo.
In fondo sentire emozioni forti quando ci si bacia per la prima volta è normalissimo, sarebbe peggio non sentire nulla. Le donne sentono l'insicurezza, dici. Si probabilmente si, ma è una cosa sentire che forse non la vuoi nemmeno (ed è una insicurezza che non piace) ed è altra cosa se la fai sentire che ti emoziona troppo, potrebbe anche lussingarla. |
Re: timidezza/ansia nelle conversazioni, farmaci
Esiste anche la seduzione passiva cioè fare in modo che sia lei a venire da te. Non pensare "ok adesso ci provo" ma parlaci senza pressioni come se dovessi parlare a un tuo amico e falle domande, falla parlare e nel frattempo tieni un atteggiamento amichevole e sorridente ma fai capire che potresti anche essere un potenziale partner quindi mostra anche un certo lato virile. Hai mai sentito parlare del transfert in psicoanalisi quando il paziente o la paziente si innamora del proprio psicologo? Se tu fai parlare una persona di cose che la interessano si crea un collegamento tra quelle persone che può sfociare anche nell'innamoramento.
Ora dipende dalla situazione ma se sei in gruppo e c'è una ragazza è assolutamente normale che tu ci parli senza per forza volerci provare. Comunque per quanto riguarda l'ansia a me aiutava l'alcol se ci dovevo provare. Non troppo da non capire più niente ma il giusto per abbassare l'ansia a un livello accettabile. Piuttosto che usare i soldi per i farmaci fatti qualche scopata a pagamento. Se ti fai qualche bella figa ti viene anche più naturale parlare poi alle belle ragazze. Ad ogni modo fai bene a provarci non essere in imbarazzo, sei più sveglio tu dei tuoi amici. Io mi ripetevo sempre che, sia che andava bene o no, già con il fatto che ci provavo dimostravo di avere le palle a differenza di tanti altri che stavano fermi nell'angolo. L'ansia in quelle situazioni ci sarà sempre. Si può ridurre un poco solo con la pratica |
Re: timidezza/ansia nelle conversazioni, farmaci
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Re: timidezza/ansia nelle conversazioni, farmaci
aggiungo una cosa, anche il medico mi aveva detto che sono ansioso, stavo provando la pressione, solito discorso che ho spiegato sopra: mi dico ''stai tranquillo perché altrimenti i battiti si alzano e la prova è falsata'' e mi viene il panico e i battiti si alzano a 140/160..inizialmente pensando che il problema fosse fisico mi ha prescritto gli esami cardiaci, in cui naturalmente non mi sono stati trovati problemi dato che il problema era nella mia testa.
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Re: timidezza/ansia nelle conversazioni, farmaci
ti capisco anche io devo combattere per tenere a bada l'ansia. Prova a concentrarti sul respiro quando sei particolarmente ansioso. Fai dei respiri profondi e tieni un pò l'aria. Dopo qualche respiro ti sentirai più tranquillo perchè diminuiscono i battiti cardiaci. Per me funziona
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Re: timidezza/ansia nelle conversazioni, farmaci
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Poi se sei riuscito a cambiare cosi' radicalemnte in due anni penso che puoi avere la forza di volotà per riuscire a superare anche questa. Il farmaco forse lo vedi come una scorciatoia ma ti assicuro che forse puo alleviare i sintomi ma ci sono più danni che benefici.Purtroppo conosco una persona che era molto vicina a me che prende ansiolitici e ti cambiano veramente. |
Re: timidezza/ansia nelle conversazioni, farmaci
devi obbligare una ragazza che ti piace ad ascoltarti
io ad esempio ho iniziato a parlare con le ragazze grazie a una barista.... lei per lavoro deve parlare.... e io andavo tutti i giorni lì a prendere il caffè e leggere il giornale penso che alla fine je piacessi pure :interrogativo: mi offriva sempre il caffè :interrogativo: ma poi s'è fidanzata (sono tutte fidanzate, cit) :mrgreen: che esempio del cazzo :miodio: |
Re: timidezza/ansia nelle conversazioni, farmaci
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Una precisazione, non intendo una terapia pesante, con forti effetti collaterali, però ho bisogno di un aiuto in questo momento, ogni volta c'è un che mi piace, va male una, due, tre volte, poi ci si abbatte davvero,sarà che sono un sentimentale del cazzo, ho provato a cambiare ma cono fatto così.. questo modo di fare da timido è l'unica cosa che mi rimane di quello che sono stato fino a due anni fa, ben venga se riesco a cambiarlo completamente, perché quello che ero era un caso umano. In 2 anni sono cambiato, sono il classico ex sfigato diventato fissato di palestra e dieta, ma l'ansiosità del passato mi è rimasta radicata, negli occhi e nella voce :(. Poi è ovvio che coi farmaci ci sono sempre pro e contro, se devo ridurmi peggio di ora lascio perdere, ma se esiste qualcosa di non troppo pesante con cui iniziare una terapia fatta con la testa ben venga, mi sarebbe d'aiuto. |
Re: timidezza/ansia nelle conversazioni, farmaci
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Ti dico solo una cosa cerca di fregartene il più possibile del giudizio degli altri io da quando lo faccio sono un altra persona. Quote:
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Re: timidezza/ansia nelle conversazioni, farmaci
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Si guarda credo di si, è l'unico difetto vistoso che credo di avere nella seduzione. Di viso non sono male, comunque sono stato chiamato da agenzie di moda dopo che ho mandato loro le foto, di fisico capita spesso che persone sconosciute per strada mi facciano complimenti, non sono alto, ma non sono nemmeno nano, quindi di certo non è l'altezza a farmi fallire così tante volte. Ho anche successo all'università pur non stando rinchiuso in casa tutto il giorno a studiare. Come carattere mi dicono che sono misterioso e una volta conosciuto sensibile, quindi immagino che sia positiva..nelle discussioni faccia a faccia sono bravo (meno in quelle in gruppo, ma tanto agisco in solitaria quando mi lavoro le ragazze). Pensa che ho notato che molto ragazzi danno per scontato che con le ragazze vado forte. L'unico problema evidente è questo, quando conosco una ragazza che mi piace vado in ansia ed è chiaro che al primo appuntamento è un pessimo biglietto da visita. Addirittura una me lo ha detto chiaramente in faccia che nei miei occhi vedeva paura e insicurezza.. Certamente se anche ad essere più sciolto qualche rifiuto lo prendo, è inevitabile, ma sicuramente la percentuale di primi appuntamenti conclusi con successo aumenterebbe. Non riesco a trovare altra spiegazione sul perché tanti ragazzi normalissimi non abbiano problemi mentre per me è come se ci fosse un muro tra il primo e il secondo appuntamento. In ogni caso la descrizione degli effetti dei farmaci basta a scoraggiarmi da questa soluzione.. |
Re: timidezza/ansia nelle conversazioni, farmaci
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Re: timidezza/ansia nelle conversazioni, farmaci
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Dici a te stesso di stare calmo, in questo modo non fai altro che pensare che in realtà non sei calmo, anzi, alimenti ulteriormente la tua ansia. La timidezza non va combattuta, va decentralizzata. In parole povere bisogna imparare a non farsi dominare dai pensieri negativi. Quando cerchi di stare calmo e impermutabile, concentri la tua attenzione su questo problema, anche se non te ne accorgi. Forse se fai qualche esercizio di rilassamento (possono andar bene anche una serie di bei respiri profondi) e, anziché pensare che devi restare calmo, pensi a cosa devi dire o fare con quella ragazza, le cose potrebbero anche migliorare. Probabilmente alla base c'è un altro tipo di problema, tipo paura di fare brutta figura, di non risultare simpatico, di essere giudicato negativamente da lei, di essere rifiutato. E se hai di queste paure, vuol dire che dietro di esse ci sono delle credenze disfunzionali. Visto che sei comunque un ragazzo che ci prova, usa le esperienze che ti capita di avere con le ragazze che ti interessano, per imparare a riconoscere determinati tipi di messaggi che sono solite lanciare le ragazze e che un ragazzo timido, in genere, non comprende, o se lo comprende, ciò accade a posteriori. Ma questo lavoro di apprendimento deve avere una prerogativa particolare: a ogni interpretazione negativa vanno associate almeno quattro o cinque interpretazioni positive o neutre. I farmaci non risolveranno affatto il tuo problema, in quelle situazioni non potrebbero mai funzionare per il semplice fatto che il tuo blocco è di origine cognitiva. Staresti si, più calmo, ma avresti comunque per la mente i tuoi bravi pensieri negativi automatici. I farmaci possono essere di aiuto per chi soffre di depressione, di attacchi di panico (ma proprio di panico vero), di fobie particolari, non certo per problemi di timidezza. |
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