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cancellato13359 21-05-2013 09:43

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Satana 21-05-2013 12:34

Re: il "senso" degli antididepressivi
 
Vanno presi per anni, non per 4 mesi.

RhyenaN 21-05-2013 12:36

Re: il "senso" degli antididepressivi
 
Quote:

Originariamente inviata da boo89 (Messaggio 1077022)
Ciao a tutti, ma che senso ha riempirsi di farmaci se poi la vera vita non cambia ?
Sto prendendo un antidep da 4 mesi a volte sto bene ( cioè sogno di cambiare vita) sti effeti li avevo con le canne ....booo
sto pensando di scalare e interrompere il trattamento, tanto non serve a un c@, la vita è vita, cè chi la può vivere e chi la guarda.
Oggi sto na bestia, ho dormito con il gardenale sta mattina sembro down.
scusate


Questo me lo son sempre chiesto anch io...

Cioè se la causa della depressione è la vita di merda che una persona conduce.. cosa può farci un farmaco ?? farti vedere una cosa oggettivamente schifosa improvvisamente bella ?

Difatti su di me i vari antidepressivi non hanno mai avuto alcun effetto :miodio: però almeno dici che a volte stai bene.. è già qualcosa.. io a parte qualche effetto collaterale alquanto fastidioso non ho mai avvertito alcun cambiamento..

Blur 21-05-2013 12:44

Re: il "senso" degli antididepressivi
 
Faccio un esempio un po' drastico ma giusto per capire. Supponi che con gli antidepressivi ti trovi bene e piu aperto alla vita, in questo periodo "sereno" ti trovi la ragazza e un bel lavoro. Dopo un po' che le cose si sono stabilizzate smetti la cura con gli antidepressivi. Magari tornerai sempre un po' meno "sereno" ma magari non come eri inizialmente.
Ora ovviamente l'esempio è molto drastico come dicevo, però se nel periodo in cui usi gli antidepressivi riesci a migliorare la tua vita sociale avrai delle conseguenze positive pure "dopo"

Melvin II 21-05-2013 13:36

Re: il "senso" degli antididepressivi
 
non mischiare farmaci e canne.
Non fare cazzate!

Train Wreck 21-05-2013 13:48

Re: il "senso" degli antididepressivi
 
Quote:

Originariamente inviata da RhyenaN (Messaggio 1077118)
Cioè se la causa della depressione è la vita di merda che una persona conduce.. cosa può farci un farmaco ?? farti vedere una cosa oggettivamente schifosa improvvisamente bella ?

Se il punto fosse la qualità della propria vita, il 90% delle persone dovrebbe essere depressa.
La quantità di gente a cui piace la propria vita è ben poca (chi è insoddisfatto del lavoro, chi la trova noiosa ecc.., chi ha bisogni insoddisfatti), ma basta guardarsi intorno per accorgersi che non arrivano a deprimersi per questo.
Il problema è la capacità di adattarsi a una vita "di merda" (volutamente tra virgolette) cogliendone i lati positivi: alcune persone ci riescono, altre hanno bisogno di un aiuto.
Il farmaco serve ad aiutarti ad adattarti in maniera migliore alla tua vita e, di conseguenza, a migliorare la tua efficacia nel cercare di cambiare ciò che non ti piace.
Una persona che si deprime per la propria vita di merda non può essere efficace nel cambiare le cose, tendendo sempre e solo al rimuginio su quanto essa faccia schifo.
Per un fobico, alcuni antidepre hanno in più un effetto "antiansia" che aiuta ad affrontare situazioni ansiogene e quindi ad attivarsi senza i consueti blocchi.
Io ho preso l'entact per due anni (l'ho eliminato da poco) e devo ammettere che mi ha aiutato a passare il momento peggiore della mia vita.

lizbon 21-05-2013 14:09

Re: il "senso" degli antididepressivi
 
a parte che 4 mesi sono pochi, ma mica so pilole magiche gli antidepressivi, non è che ti cambiano la vita ma in teoria ti dovrebbero mettere in condizioni tali da cambiartela da solo, poi in pratica non è detto che sia così perchè non sempre funzionano.

Peppemetal81 21-05-2013 14:31

Re: il "senso" degli antididepressivi
 
Quote:

Originariamente inviata da Blur (Messaggio 1077128)
Faccio un esempio un po' drastico ma giusto per capire. Supponi che con gli antidepressivi ti trovi bene e piu aperto alla vita, in questo periodo "sereno" ti trovi la ragazza e un bel lavoro. Dopo un po' che le cose si sono stabilizzate smetti la cura con gli antidepressivi. Magari tornerai sempre un po' meno "sereno" ma magari non come eri inizialmente.
Ora ovviamente l'esempio è molto drastico come dicevo, però se nel periodo in cui usi gli antidepressivi riesci a migliorare la tua vita sociale avrai delle conseguenze positive pure "dopo"

In teoria questo è il discorso.In pratica non è cosi' facile e si rischia di diventare farmacodipendenti.

barclay 21-05-2013 14:41

Re: il "senso" degli antididepressivi
 
Gli antidepressivi ti aiutano a "lavorare" sulle parti del problema su cui si può lavorare :testata:

Tabula Rasa 21-05-2013 16:35

Re: il "senso" degli antidepressivi
 
Quote:

Originariamente inviata da boo89 (Messaggio 1077022)
Sto prendendo un antidep da 4 mesi a volte sto bene ( cioè sogno di cambiare vita) sti effeti li avevo con le canne ....booo

:sarcastico: scusa se rido ma se dici così le canne comincio a farmele io...
gli antidepressivi dovrebbero "in teoria" renderti l'agire un po' meno carico di ansie e pensieri e quindi rendertelo più facile (questo è quel che ho capito, forse un cazzo XD) io ne prendo da poco più di un mese... francamente non fanno granchè... e mi vien da pensare adesso, quando piango, che se non ne prendessi probabilmente sarei già sotto terra. E poi una cosa che ho notato è che inibiscono i pensieri suicidi, per dire... non ce la si fà a formulare per intero e con convinzione "voglio uccidermi" però penso che dopo un po' ci si riesce ad assuefare e ce la si faccia comunque... all'inizio tipo non riuscivo a piangere, ora sì...
Non penso sia giusto avere una visione così netta dei partecipanti alla vita, non è giusto nei tuoi confronti... tutti hanno il diritto di vivere e non di stare a guardare, che poi guardare alcune volte sia una scelta (per paura e per evitare di vivere/soffrire) e un modo per lavarsene le mani del proprio destino è un altro discorso... però se sei seguito da un bravo terapeuta (se no trovane uno) possono essere una possibilità di miglioramento ;) fossi in te non smetterei... anche perchè 4 mesi son pochi credo...

Satana 21-05-2013 16:41

Re: il "senso" degli antidepressivi
 
Una volta parlai con il mio psichiatra di una comunità che frequentavo (senza fare nomi) e di certi commenti che venivano scritti. Ho visto la preoccupazione nei suoi occhi, e aveva ragione. Gli psicofarmaci si prendono per lunghi periodi di tempo, se non funzionano si cambiano perchè cambia il principio attivo e nel caso ne abbiate bisogno vanno presi. Ma non perchè sono la pillola magica, ma perchè rimediano ai danni fatti dalla malattia e vi danno la possibilità di vedere le cose sotto il giusto punto di vista e migliorare la vostra vita attraverso la psicoterapia e le nuove e positive esperienze di vita. Non prenderli o rompersi le balle da 4 mesi è come dire "ho una gamba da operare ma secondo non serve a un cazzo tanto non riuscirei comunque a correre, meglio aspettare che vada in cancrena".

Con questo non voglio fare il rappresentante delle case farmaceutiche, se non vi servono tanto meglio, però andate da un estremo all'altro proprio.

Nocebo 21-05-2013 16:48

Re: il "senso" degli antidepressivi
 
Quote:

Originariamente inviata da Satana (Messaggio 1077347)
Una volta parlai con il mio psichiatra di una comunità che frequentavo (senza fare nomi) e di certi commenti che venivano scritti. Ho visto la preoccupazione nei suoi occhi, e aveva ragione. Gli psicofarmaci si prendono per lunghi periodi di tempo, se non funzionano si cambiano perchè cambia il principio attivo e nel caso ne abbiate bisogno vanno presi. Ma non perchè sono la pillola magica, ma perchè rimediano ai danni fatti dalla malattia e vi danno la possibilità di vedere le cose sotto il giusto punto di vista e migliorare la vostra vita attraverso la psicoterapia e le nuove e positive esperienze di vita. Non prenderli o rompersi le balle da 4 mesi è come dire "ho una gamba da operare ma secondo non serve a un cazzo tanto non riuscirei comunque a correre, meglio aspettare che vada in cancrena".

Con questo non voglio fare il rappresentante delle case farmaceutiche, se non vi servono tanto meglio, però andate da un estremo all'altro proprio.

quoto, i farmaci a volte sono strettamente necessari, e andrebbero presi per minimo 12-18 mesi per evitare ricadute.
4 mesi comunque sono già un periodo indicativo per valutare se aumentare il dosaggio, cambiare in toto il principio attivo, oppure associare un'altra molecola.

Tabula Rasa 21-05-2013 17:07

Re: il "senso" degli antidepressivi
 
Quote:

Originariamente inviata da boo89 (Messaggio 1077369)
Sognare ad occhi aperti serve a guarire ?

in parte credo di sì... è importante riuscire a immaginare una vita come la vorresti, un futuro migliore... per esempio io non ci riesco, però mi piacerebbe...

Satana 21-05-2013 17:11

Re: il "senso" degli antidepressivi
 
Perchè pensi di non poter fare niente?

Train Wreck 21-05-2013 17:38

Re: il "senso" degli antidepressivi
 
Quote:

Originariamente inviata da boo89 (Messaggio 1077377)
Etero non divento e la famiglia non la cambio

Queste son due cose su cui dovresti lavorare in terapia.
I farmaci ti aiutano a sentirti un po' meglio, ad essere più motivato a cambiare, ma i pensieri distorti (es. il fatto di accettare di essere gay) li sconfiggi parlando e affrontandoli.
Riguardo le fantasie: non sono unproblema di per sè (te lo dico da persona che ne soffre), ma diventano un male se sono eccessive e il bisogno di fantasticare aumenta col tempo.
Possono diventare una specie di droga: rifugiarsi nelle proprie fantasie per non guardare in faccia la realtà che ci fa soffrire.
Ma, facendo così, siamo meno motivati a cambiare la vita reale, che rimane statica nelle cose che ci fanno soffrire ma rimane anche "in secondo piano" grazie alle fantasticherie.
E questo porta al bisogno di fantasticare di più, e più si fantastica più la vita vera rimane ferma, e più il tempo passa e più ci sentiamo impotenti e cresce il bisogno di fantasticare, ecc ecc.. Diventa un circolo vizioso.
Cerca maladaptive daydreaming su google, ma tieni ben presente che potrebbe non essere il tuo caso (non fare autodiagnosi, cerca semplicemente di informarti rimanendo sempre obiettivo) e che finora non è una malattia riconosciuta.


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