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suicida 19-05-2013 21:25

ci provo.
 
non mi viene

Alexon 19-05-2013 21:53

Re: ci provo.
 
alla gente come noi, appena arriva la felicità o la ricchezza, prende un infarto fulminante

suicida 19-05-2013 22:06

Re: ci provo.
 
taaaac.

suicida 20-05-2013 10:17

Re: ci provo.
 
babba bia.

Melvin II 20-05-2013 12:46

Re: ci provo.
 
Forse dovresti farti un viaggio a Lourdes per prima cosa..:D
Perdona la battuta,ma in effetti troppo spesso la morte ti ' stata vicina.
Io ho perso un cugino,un padre e uno zio di cancro,lo stesso tipo.
Per tanto tempo l'idea della morte e del cancro mi ha assillato.
Vedere come persone siano morte cosi rapidamente mi ha devastato.
Io credo che dobbiamo sforzarci di trovare nella vita un modo per vivere meglio.
La vita ci puo' anche sorridere.Io sono spesso melanconico.Ma si puo' convivere con questo sentimento.

mr.Nessuno 20-05-2013 13:54

Re: ci provo.
 
il lutto è un grosso scoglio da superare, nel tuo caso poi i lutti sono molti, troppi, ed inevitabilmente ti hanno segnato nel tempo.

Non ho subito lutti in vita mia, per ora (tocchiamo ferro), tranne un nonno quando ero piccolissimo, sinceramente non so come aiutarti se non esprimerti la mia solidarietà e il mio starti vicino.

suicida 20-05-2013 14:31

Re: ci provo.
 
plof

suicida 17-06-2013 13:58

Re: ci provo.
 

egle 17-06-2013 15:36

Re: ci provo.
 
L'estate scorsa ho perso anch'io un amico, era una persona allo stesso tempo assolutamente brillante e assolutamente disperata; anche a lui piaceva Fausto Rossi.

cancellato8738 17-06-2013 16:02

Re: ci provo.
 
è difficile cominciare a scrivere questo post. La tua storia è affascinante, inquietante. Ma non mi sento di commentare ulteriormente a riguardo.
Il silenzio scorre dentro di me da sempre, la consapevolezza che la nostra carne marcisce in modo regolare mi accompagna ormai da molto tempo.
Sinceramente voglio solo dimenticare certe cose, proprio quel tipo di cose e, in un certo senso, di lutti che sfidano qualsiasi logica di sopravvivenza. Cerchi di disfarti dei ricordi e loro ti vengono a perseguitare nei sogni. La frase 'dai tempo al tempo' non vale una testata su un armadio. il tempo non cura proprio un'emerita sega, quello che si può fare è solo perdere la memoria.
L'altra sera si sentivano le rane e i grilli e guardavo il fiume scorrere dal terrazzo, guardavo le finestre quasi tutte spente del palazzo-ghetto che si vede a poche centinaia di metri di distanza, ho alzato gli occhi verso la via lattea e un rapido è passato sui binari e ho realizzato che non ho più tempo, mi sento ubriaca della vita e vorrei poterla vivere veramente fino in fondo perché so che più della metà del nostro tempo lo sprechiamo a pensare queste menate. La vita è altrove e sento che la mia è breve.

onironauta 17-06-2013 19:18

Re: ci provo.
 
Hai avuto una vita movimentata, oltrechè segnata da numerosi lutti, sperimentando certi ambienti e certe realtà, tuttavia non è difficile entrare nel dominio della morte. Personalmente oltre ai decessi di tutti i miei nonni, solo in due occasioni ho visto andarsene persone vicine, una ragazza mia coetanea, fidanzata di un amico e prima di questo, lei stessa mia amica e compagna di giochi nell'infanzia. Tumore alla testa, ha combattuto per molto tempo, l'aveva addirittura sconfitto temporaneamente.. Negli ultimi anni non ci si frequentava quasi mai e io pur sapendo della malattia l'ho cercata solo alla fine, quando aveva già perso i capelli e straziata per la sua situazione, non voleva vedere nemmeno i genitori.. Ho potuto incontrarla solo una volta e dopo qualche settimana è morta. Non sono nemmeno andato al suo funerale, non so dire perché.. Quel giorno non sono andato e basta, anche se i miei pensieri furono rivolti a lei per molti giorni e notti insonni successive.. Il suo ragazzo, il mio amico, da quell'episodio ha smesso anche di salutarmi.
L'altro decesso fu invece di uno spacciatore di 25 anni che conoscevo bene, frequentava il locale dove tutti i giovani un po' alternativi erano soliti ritrovarsi. Laureato, sperimentava su di sé quello che vendeva, forse per essere sicuro che non fossero "pacchi".. Lo ritrovarono annegato dentro un fiume, ma vedendo i buchi sulle braccia scoprirono che ebbe un'overdose; chissà, magari mentre provava il veleno che stava per vendere a qualcuno. Era una brava persona malgrado l'apparenza.
Della morte si può dire ogni cosa, ma i suoi tratti distintivi sono sicuramente la sua imparzialità e imprevedibilità. E' un passaggio obbligato, forse è un bene che ogni tanto si possa assistere da vicino a questo evento, serve a ricordarci della precarietà della vita, e questo dovrebbe forse spingerci a vivere meglio il tempo a nostra disposizione, che per nostra sfortuna, o fortuna, non ci è dato saperlo.

suicida 18-06-2013 10:02

Re: ci provo.
 
@Architeuthis
un pò blasfemo lo sei, ma non fa nulla. è il pensiero che conta.

Selenio 18-06-2013 12:46

Re: ci provo.
 
ciao francamente a me spaventa più la vita che la morte in particolare mi spaventa la mancanza di solidarietà e rispetto delle persone, l'ignoranza e l'assoluto disinteresse a mettersi davvero in discussione. Poi sarà che sono cinico sin dalla nascita e ho sempre provato quasi disinteresse per la morte delle persone attorno a me. La prima ragazza che ho baciato alle medie al gioco della bottiglia è morta di leucemia a 18 anni, era una ragazza simpatica ma erano anni che non ci frequentavamo più. Ho solo ripensato ai momenti vissuti con lei, giusto un pò di dispiacere iniziale ma niente di che. A liceo da me sono morti diversi ragazzi per incidenti d'auto oppure sono andati in coma, uno arrestato per spaccio di roba pesante con i carabinieri che sono venuti a prenderlo in classe durante la lezione, uno che si è fatto saltare delle dita giocherellando con un proiettile della prima guerra mondiale che si era portato in classe etc. In realtà ho sempre provato indifferenza per la sorte delle persone, le ho viste più come attori che entravano e uscivano dalla mia vita, quasi fossi io il regista. Ho imparato da subito che non puoi farci niente ed è inutile darsi pensiero. E poi la maggior parte delle vite delle persone mi sembra quasi insignificante. Tutti a lottare per avere il proprio posto in questa società senza che nemmeno vengano sfiorati dal dubbio se abbia senso la lotta. Si va avanti per inerzia e per consuetudine. Inoltre per credenze personali sono assolutamente convinto che la vita continui dopo la morte in forme anche più meravigliose e che ci si rincontrerà tutti prima o poi.
Alla morte dei miei nonni un pò mi è dispiaciuto ma quando ci ripenso mi vengono in mente solo i bei momenti vissuti assieme, non riesco proprio a essere triste al pensiero che ora non ci sono più. Per me la vita è un ponte per imparare il più possibile e goderci il tempo che ci è concesso. Poi il viaggio continua

E' una questione di punti di vista. Se tu ti identifichi con la personalità e il corpo, la morte va vista con paura e la fine di tutto. Dal punto di vista della coscienza infinita la morte del corpo fisico è solo un passaggio, la fine della tua esperienza terrena


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