Relazione... di che tipo?
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Re: Relazione... di che tipo?
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ad ogni modo non concepisco una storia seria senza un certo sentimento di fondo,mi serve la spinta per tollerare una persona nella mia vita |
Re: Relazione... di che tipo?
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Re: Relazione... di che tipo?
"chi parte in quarta finisce in retromarcia":mrgreen:
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Re: Relazione... di che tipo?
Cavolo ... è da due giorni che sto rimuginando anche io su questa cosa ...
Cosa è importante per muovermi in un qualche tipo di relazione ... Finora ho sempre pensato sia necessario - se non essere innamorati - quantomeno provare delle emozioni forti e non soltanto una piacevolezza nello stare insieme che ti fa dire: " ok, questa potrebbe essere più di una amica ". Infatti, subito dopo che faccio una valutazione di questo tipo, io continuo dicendo: " Ok, se nasce qualcosa, ben venga." Ora però la nascita di questo qualcosa io l'ho sempre posizionata al di fuori del mio controllo di volontà. E' qualcosa che nasce dentro a partire da una frequentazione amicale o in gruppo della persona. Quando poi questo qualcosa nasce, posso passare allo stato successivo, ossia ( pensare di ) provarci e chiederle eventualmente di uscire da soli. Dove sbaglio? Dovrei buttarmi anche senza un forte coinvolgimento emotivo? |
Re: Relazione... di che tipo?
Attrazione sessuale e mentale.
L'amore per me è una forma di dipendenza. |
Re: Relazione... di che tipo?
Senza un minimo di passione nessuna relazione puo' nascere.
Secondo me anche a trent'anni si vuole sognare... |
Re: Relazione... di che tipo?
Secondo me alla fine può esistere una relazione sessuale/amicale di qualsiasi tipo purché i due (o anche più :D) sappiano cosa aspettarsi.
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Re: Relazione... di che tipo?
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Beh, non sono di quelli che devono avere storie romantiche da film, ma nemmeno credo che bisogna accontentarsi del tutto della prima occasione di avere un legame che vada oltre l'amicizia. Io sì, sono stato sempre innamorato, almeno credo. In mancanza di quello ho preferito stringere rapporti di amicizia. Ora è di voga la trombamicizia, ma anche se fossi stato single per me sarebbe stato inutile un rapporto del genere. Comunque, c'è chi si innamora troppo facilmente, e chi non si innamora mai/quasi mai. Nel secondo caso, posso capire che si arrivi a compromessi, spesso non tanto felici specialmente per l'altra persona, che magari invece si è innamorata. Spesso poi i modelli di persona appetibile sono anche forieri di delusioni e sopravvalutazione. Mi sono trovato sempre meglio con ragazze meno in vista, che non facessero chissà quali cose nella vita e che non fossero affatto appariscienti e "di moda". Ma c'è chi cerca proprio questi modelli e spesso la delusione è dietro l'angolo. |
Re: Relazione... di che tipo?
le relazioni possono iniziare ed evolversi in tanti modi...
ci si puo' innamorare anche dopo, pero' solo se c'è attrazione sin dall'inizio, che per me è "conditio sine qua non" per potersi forse innamorare in seguito. Poi a meno che non inizi una relazione con una persona che conosci e frequenti già da anni, non puoi esserne già innamorato prima di iniziare la relazione. |
Re: Relazione... di che tipo?
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Re: Relazione... di che tipo?
un minimo di attrazione ci vuole, altrimenti la gente si accoppierebbe di continuo con perfetti sconosciuti.
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Re: Relazione... di che tipo?
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Re: Relazione... di che tipo?
Per me l'amore è una conditio sine qua non.
Non farei mai l'amore con una persona che non amo, e l'interesse non è sufficiente. |
Re: Relazione... di che tipo?
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questo sono io , nn pretendo che tutti la pensino come me. |
Re: Relazione... di che tipo?
nelle prime fasi di avvicinamento ci deve essere, per me, attrazione mentale, forte o mediamente forte, e attrazione fisica, anche non fortissima ma deve esserci.
Conoscendo la persona, mi è poi quasi sempre capitato di cominciare a volerle bene, poi passare all'innamoramento, e in due fortunati casi, in amore. Se ad una delle due, o a nessuna, scatta almeno l'innamoramento penso sia normale che la cosa possa durare poco. Non ha senso perdere tempo, e di solito se entro qualche mese si rimane sempre al punto di partenza è difficile che nasca qualcosa. |
Re: Relazione... di che tipo?
Io credo che si possa partire solo con una forte passione e conseguente relazione di tipo sessuale.
Lo dico anche in relazione alla mia ultima esperienza, dove questa componente è andata via scemando, e benché la passione era alta agli esordi, si è affievolita in breve tempo: se non avessi subito "inquadrato" la relazione dentro i confini di una definizione, la cosa sarebbe scemata da sola e quindi tutto il resto non avrebbe avuto materiale di cui alimentarsi. Invece quando si creano emozioni e legami profondi, ma la passionalità manca, è un grosso problema, diventa difficile staccarsi, si cerca di riparare qualcosa che è corrotto ab origine, da cui conflitti, contrasti, infelicità. E perdite di tempo e occasione per entrambi. Mi è anche andata bene se vogliamo vedere, visto che ho mantenuto l'amicizia con una persona che per me rimane e rimarrà speciale a vita; ma ho rischiato. Quindi, mai più. Inizialmente la mia relazione dev'essere fluttuante, aperta, basata su quello che ci si sente di fare, e non su obblighi nei confronti del partner. Poi il resto si vede dopo, se ci si trova così bene assieme da non avere più il bisogno di altro a livello relazionale/sentimentale/sessuale. La passione è qualcosa che non prevede necessariamente l'amore, ma ovviamente travalica la semplice attrazione: dev'essere una forza trascendente, totalizzante, irresistibile. Questo motiva due persone a vedersi di frequente, e a voler stare assieme. Da lì poi si può iniziare a valutare eventuale compatibilità caratteriale e di interessi. Ma una ragazza non appassionata, o che non mi suscita passione, per me non ha alcuna attrattiva anche se è una ragazza bellissima intelligentissima ecc. ecc. Anche perché io immagino di mettermi assieme a una persona in prospettiva di starci assieme possibilmente tutta la vita (senza essere irrealistici ovviamente, tutto può succedere nel corso del tempo), non ha alcun senso che mi metta con una ragazza che a pensarmici assieme mi sento come in gabbia. Non concepisco di dovermi "contenere" a guardare altre donne, ad esempio, quindi pretendo che l'interesse che provo per la persona con cui voglio iniziare una relazione sia talmente elevato che le altre donne, per quanto d'aspetto piacente e di compagnia piacevole, passino tutte in secondo piano. Siccome è un'emozione che ho provato, piuttosto che mettermi con una tanto per, preferisco rimanere single a vita. |
Re: Relazione... di che tipo?
Guarda alla fine sn entrambe utili. Le relazioni di equivalenza permettono di creare insiemi "snelli" e senza ridondanze; quelle d'ordine ti permettono di dare un ordinamento agli oggetti di un insieme in modo da fare dei confronti ove necessario.
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Re: Relazione... di che tipo?
Goethe scrisse: mi stia lontano chi ha cuore arido e chi ha ciglia asciutte.
In una relazione bisogna necessariamente mettersi in gioco sentimentalmente, altrimenti si riduce ad un passatempo o, nel migliore dei casi, a semplice compagnia. Senza contare il fatto che, personalmente, non vorrei mai condividere -una parte de- la mia vita con una persona che non amo o che mi piace solo fisicamente. |
Re: Relazione... di che tipo?
Penso che se non ci fossero "relazioni anche senza amore/innamoramento ma solo con un sentimento non amicale, intenso, importante ma non d'amore", vedremmo decisamente meno gente fidanzata in giro, anche se sospetto tanti "giochino" all'amore, soprattutto i ragazzini-adolescenti (presenti le loro scritte in giro? Sembra che provino eterno amore a 11 anni, poi magari dopo mezzo po**ino lei si mette con un altro). Personalmente non chiedo di essere innamorato perso (anzi! per poi essere non lucido e soffire di più...) prima di iniziare una forma di relazione più che amicale. Un sentimento di affetto intenso + attrazione sessuale è più che sufficiente.
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