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nebbiolina95 02-05-2013 16:40

De amore.
 
Che visione avete dell'amore e delle relazioni amorose? Come lo vivete? In che modo vorreste viverlo?

Personalmente ho notato due divisioni.
I miei coetanei:
"Ho scritto il tuo nome a matita per poterlo cancellare una volta finita"
"In amore vince chi ha "Visualizzato alle" e non risponde."

Quello che penso io:

Per me amore significa prepotente desiderio di proteggere, nutrire, riparare; e anche accarezzare, coccolare e accudire. Significa mettere al bando l'orgoglio e l'istinto di difendere gelosamente, isolare, ed imprigionare.

Oggigiorno non sono le persone che raggiungono gli alti standard dell'amore ad essere aumentate: sono gli standard ad essersi abbassati; di conseguenza, l'orizzonte delle esperienze cui si attribuisce la parola amore si è espanso a dismisura. Le avventure di una notte vengono classificate col nome in codice "fare l'amore". Questa improvvisa abbondanza e palese disponibilità di "esperienze amorose" potrebbe alimentare e di fatto alimenta la convinzione che l'amore (l'innamorarsi, il chiedere amore) sia un'arte che si può imparare e la cui padronanza aumenti in base al numero di esperimenti e all'assiduità di esercizio. Si potrebbe finanche credere (e fin troppo spesso lo si fa) che le capacità di amatorie crescano via via che si accumula esperienza; che il prossimo amore sarà un'esperienza ancor più entusiasmante di quella attualmente vissuta, ma sempre meno di quella che verrà ancora dopo. Ma si tratta di un'altra pia illusione. Il tipo di conoscenza che cresce di volume via via che l'elenco delle storie d'amore si allunga è quella dell' "amore" vissuto come sequenza di episodi distinti, brevi e appassionanti, consumati con la consapevolezza a priori di fragilità e brevità. Il genere di capacità che si acquisisce è quella di "finire subito e ricominciare daccapo" di cui, secondo Kierkegaard, il Don Giovanni di Mozart era il massimo archetipo. Ma benchè guidato dalla compulsione a ritentare e ossessionato dall'imperativo di impedire che ciascun tentativo presente fosse un ostacolo a tentativi futuri, Don Giovanni fu anche un archetipo di uomo "incapace di amare". Se il fine dell'infaticabile ricerca e sperimentazione di Don Giovanni fosse stato l'amore, la compulsione a sperimentare avrebbe sconfitto tale fine. Si sarebbe tentati di dire che il risultato della pretesa "acquisizione di capacità" sia destinato a essere, come nel caso di Don Giovanni, il dis-imparare ad amare: una "addestrata incapacità" di amare.
In una cultura consumistica come la nostra, che predilige prodotti pronti per l'uso, soluzioni rapide, soddisfazioni immediate, risultati senza troppa fatica, ricette infallibili, assicurazione contro tutti i rischi e garanzie del tipo "soddisfatto o rimborsato", quella di imparare l'arte di amare è la promessa (falsa, ingannevole, ma che si spera ardentemente essere vera) di rendere "l'esperienza dell'amore" simile alle altre merci, che attira e seduce sbandierando tutte queste qualità e promettendo soddisfazioni immediate e risultati senza sforzi.
Quando è pilotata dalla voglia ("in una stanza affollata i vostri sguardi si incrociano"), la relazione tra due persone segue il modello dello shopping, e non chiede altro che le capacità di un consumatore medio, moderatamente esperto. Al pari di altri prodotti di consumo, è fatta per essere consumata sul posto (non richiede addestramento ulteriore o una preparazione prolungata) ad essere usata una sola volta "con ogni riserva". Innanzitutto e perlopiù, la sua essenza è quella di potersene disfare senza problemi.
Se non ritenute scadenti o non "di piena soddisfazione", le merci possono essere sostituite con altri prodotti che si spera più soddisfacenti, anche se non viene offerto alcun servizio post-vendita e nella transazione non è inclusa alcuna garanzia del tipo soddisfatti o rimborsati . Ma anche se mantengono le promesse, nessuno si aspetta da esse che durino a lungo; dopo tutto, automobili, computer o telefoni cellulari in perfetto stato e ancora funzionanti vengono gettati via sena troppo rammarico nel momento stesso in cui le loro "versioni nuove e aggiornate" giungono nei negozi e diventano l'ultimo grido. Perchè mai le relazioni dovrebbero fare eccezione alla regola?

Voi:

mattia pascal 02-05-2013 16:48

Re: De amore.
 
secondo me, amore è: amarsi e accettarsi per quello che si è, essere consapevoli dei limiti del partner. amarsi è stare vicino alla persona che ami nei momenti difficili e non solo quando tutto va bene.
amarsi non è niente di fisico, perché la bellezza sfiorisce con gli anni.
amarsi è tutto quello che non fanno i giovani d'oggi.

nebbiolina95 02-05-2013 16:50

Re: De amore.
 
Quote:

Originariamente inviata da mattia pascal (Messaggio 1063845)
secondo me, amore è: amarsi e accettarsi per quello che si è, essere consapevoli dei limiti del partner. amarsi è stare vicino alla persona che ami nei momenti difficili e non solo quando tutto va bene.
amarsi non è niente di fisico, perché la bellezza sfiorisce con gli anni.
amarsi è tutto quello che non fanno i giovani d'oggi.

Sagge parole ...

varykino 02-05-2013 16:55

Re: De amore.
 
tutto questo per dire che ti senti usata e gettata come una merce?

benvenuta nel mondo.

nebbiolina95 02-05-2013 16:58

Re: De amore.
 
Quote:

Originariamente inviata da varykino (Messaggio 1063852)
tutto questo per dire che ti senti usata e gettata come una merce?

benvenuta nel mondo.

No, non ho mai permesso a nessuno di usarmi e non penso che il mondo offra solo questo, concordo solamente alla visione critica della nostra società liquido-moderna del sociologo Zygmunt Bauman.

liuk76 02-05-2013 17:09

Re: De amore.
 
Premessa: parlo di amore romantico, NON di amore per i genitori, figli, ecc.

Pragmaticamente è il sentimento d'empatia e di legame più forte che provo per una persona ed il sentimento per me più importante nella mia vita.
Sicuramente ho un istinto di protezione, cura, assistenza. Come in qualsiasi altra relazione non amicale ma, semplicemente, in forma più accentuata.

Coccole e sesso? Assolutamente e quotidianamente.
La passione e le effusioni devono essere analoghe in intensità all'amore.
Senza ciò, senza l'erotismo e la passione, l'amore è destinato ad autoestinguersi per mancanza della componente materiale.

L'amore scema e/o si trasforma in un altro sentimento se rimane platonico oppure se finisce la relazione con la persona amata.
Questo per il semplice motivo che io sono al centro della mia esistenza e vengo prima di qualsiasi altra persona.
Nella mia esistenza io voglio vivere materialmente i legami sentimentali e voglio negarmi il più possibile l'assenza degli stessi.
Se si lascia o si viene lasciati, fin dall'istante successivo, ci si pone nell'ottica di accogliere nella propria vita un'altra persona che sia in grado di darci ciò che si cerca.
Ogni giorno senza sentimento e relazioni è un giorno vissuto non al 100% e ciò che è finito non è più recuperabile.
E' inutile rimanere nel lutto.

Come lo vivo? Con l'intenzione di stare quotidianamente accanto all'altra persona e, a tempo debito, condividere al 100% la mia vita con la sua, costruendo un concetto assimilabile alla famiglia nel lungo termine.

Amare è un qualcosa d'innato e che si esprime con la spontaneità, senza artefatti.

Comunque dissento solo da questa eccessiva poeticità dell'amore nella vita quotidiana: senza cadere nelle logiche consumistiche, lo si può vivere in modo più terreno rimanendone appagati e senza scomodare aspettative eteree.

varykino 02-05-2013 17:16

Re: De amore.
 
Quote:

Originariamente inviata da nebbiolina95 (Messaggio 1063854)
No, non ho mai permesso a nessuno di usarmi e non penso che il mondo offra solo questo, concordo solamente alla visione critica della nostra società liquido-moderna del sociologo Zygmunt Bauman.

per me quelli che fanno ste analisi son tutti cialtroni che egoisticamente tentano di dare un senso alla propria vita , analizzando il comportamento altrui.

qualsiasi analisi è corrotta dal tizio che la compie , dal momento storico , dallo stato d'animo dell analizzante etc...

ognuno vede quel che vuol vedere e generalizzando i comportamenti della gente secondo me si finisce in un mare di generalizzazioni . è già difficile analizzare il vicino di casa figurati " la società post moderna" .... non so io nn darei peso a ste cose .

funcool88 04-06-2013 00:19

Re: De amore.
 
"avere qualcuno che ti faccia ridere e sorridere, una nuvola di leggerezza al tuo fianco, per sempre."

Dedalus 04-06-2013 00:29

Re: De amore.
 
Quote:

Originariamente inviata da varykino (Messaggio 1063863)
per me quelli che fanno ste analisi son tutti cialtroni che egoisticamente tentano di dare un senso alla propria vita , analizzando il comportamento altrui.

qualsiasi analisi è corrotta dal tizio che la compie , dal momento storico , dallo stato d'animo dell analizzante etc...

ognuno vede quel che vuol vedere e generalizzando i comportamenti della gente secondo me si finisce in un mare di generalizzazioni . è già difficile analizzare il vicino di casa figurati " la società post moderna" .... non so io nn darei peso a ste cose .

Accettare di parlare di qualcosa a patto di non prendere posizione, ovvero di non dirne nulla, relativizzando ogni punto di vista per poter assolutizzare il proprio, cioè sperare di donargli una propria legittimità, un senso qualsiasi.
Mi conferma che l'opinione è l'ultimo rifugio dell'insipiente.

Kody 04-06-2013 00:50

Re: De amore.
 
Quote:

Originariamente inviata da nebbiolina95 (Messaggio 1063837)
Oggigiorno non sono le persone che raggiungono gli alti standard dell'amore ad essere aumentate: sono gli standard ad essersi abbassati

Di questa affermazione vorrei il perchè.... dopodichè mi leggerò la conseguenza.

Io penso che qua dentro si dovrebbe pensare meno a cercare le "vittorie dei fobici/depressi/timidi" abbassando il livello della società [sono tutti egoisti, menefreghisti, sfruttatori, drogati, ecc] o aumentando il nostro [siamo più sensibili, meno stronzi, ecc].
So che non è carino da dire, ma queste sono tutte scuse per non fare nulla, per accettare la propria situazione perchè tanto il mondo esterno "è sbagliato".

Impegnatevi di più a migliorare voi stessi, la vostra persona.

Zanna92 04-06-2013 00:55

Re: De amore.
 
Per quel che mi riguarda l'amore è quando le ragazze mi prendono in giro per farsi notare dai ragazzi ed i ragazzi mi insultano per farsi belli con le ragazze. Insomma, è sempre una fottuta fregatura.

y 04-06-2013 01:52

Re: De amore.
 
Quote:

Originariamente inviata da Kody (Messaggio 1086110)
So che non è carino da dire, ma queste sono tutte scuse per non fare nulla, per accettare la propria situazione perchè tanto il mondo esterno "è sbagliato".

Impegnatevi di più a migliorare voi stessi, la vostra persona.

No, secondo me non è affatto carino da dire, infatti. :|

Comunque, tornando al topic..
Cos'è l'amore? Eh, bella domanda...
Boh, direi condividere la vita, quella vita che con quella persona è migliore, è vita, mentre senza è incompleta, vuota. E' un rapporto da costruire insieme giorno per giorno, sostenendosi a vicenda. Qualcosa del genere... :|

Inosservato 04-06-2013 07:58

Re: De amore.
 
Quote:

Originariamente inviata da lukecd (Messaggio 1063862)
Continuo a chiedermi se è un forum sulla FB o sull'amore XD

che domande, è la prima che hai detto http://emoticonforum.altervista.org/.../sieno/148.gif
si tratta di un forum su FB*






*FaceBook :sisi:

Marco Russo 04-06-2013 09:20

Re: De amore.
 
casanova > don giovanni.

argomenterò.

prima o poi.

Datagram 04-06-2013 13:43

Re: De amore.
 
Quote:

Originariamente inviata da nebbiolina95 (Messaggio 1063837)
Che visione avete dell'amore e delle relazioni amorose? Come lo vivete? In che modo vorreste viverlo?

... l'amore (l'innamorarsi, il chiedere amore) sia un'arte che si può imparare e la cui padronanza aumenti in base al numero di esperimenti e all'assiduità di esercizio. Si potrebbe finanche credere (e fin troppo spesso lo si fa) che le capacità di amatorie crescano via via che si accumula esperienza...

Come vorrei che questo non fosse vero.

Gocciola 15-06-2013 20:51

Re: De amore.
 
Secondo me l'amore è una psicopatologia... è come una droga, all'inizio ti fa stare molto bene, poi però quando ti viene a mancare stai molto male. E' come uno squilibrio biochimico, fai da un eccesso all'altro.

Io mi reputo un tipo molto razionale, e vedo l'innamoramento come un meccanismo biologico per favorire l'accoppiamento. Fissarsi su un solo partner va contro natura, l'uomo è progettato per fecondare quante più donne possibili e la donna per farsi inseminare dall'uomo più forte. Tutto il resto è solo frutto di fattori culturali. Non per niente veniamo continuamente a conoscenza di tradimenti, omicidi passionali, femminicidi, ecc., perchè? Perché è contronatura.

L'amore è una grossa fregatura, bisogna ridurre notevolmente le aspettative relative all'accoppiamento.

Melvin II 15-06-2013 22:21

Re: De amore.
 
amore per me e' per prima accettare l'altro senza pregiudizi ..
accettare e sopportare i propri limiti
amare senza se e senza ma

bartolo 15-06-2013 23:53

Re: De amore.
 
l'amore è un sentimento meraviglioso e fortissimo e, se reciproco, può veramente portare due persone alla vera felicità. Tuttavia, è sì un rapporto di affetto reciproco, ma non devono mancare sincerità e rispetto. Altrimenti è tutta una farsa

Antonio90 19-06-2013 02:11

Re: De amore.
 
Quote:

Originariamente inviata da nebbiolina95 (Messaggio 1063837)
Che visione avete dell'amore e delle relazioni amorose? Come lo vivete? In che modo vorreste viverlo?


Dell'amore ho una visione un po' strana. Ho provato forse un "assaggio" di amore (ero illuso che una certa persona fosse presa da me) ed è stato qualcosa di incredibile. Ero sereno, ero al 100%. Una sensazione che ho riprovato solo in parte dopo quel periodo, dove mi sentivo decisamente "completo".

Ho una visione strana dell'amore perché credo che lo stare ultrafelici, innamorati di una lei, abbia un difetto enorme: quella persona decide come stai. Se un bel giorno ti pianta tu di punto in bianco sei perso, spento, triste, depresso... lei ha il completo controllo su di te se non hai la consapevolezza e la sicurezza (di saperne trovare un altra).

Al momento non lo vivo proprio... già uscire con una lei sarebbe molto. Non ho esattamente le idee chiare su come vorrei viverlo. Ho mille paranoie per la mancanza di exp in questo campo a 22 anni passati. Il fatto di non avere exp mi fa sentire diverso da tutti gli altri miei coetanei.

Sensemayá 19-06-2013 03:36

Re: De amore.
 
Quote:

Originariamente inviata da Stregatto (Messaggio 1091974)
Secondo me l'amore è una psicopatologia... è come una droga, all'inizio ti fa stare molto bene, poi però quando ti viene a mancare stai molto male. E' come uno squilibrio biochimico, fai da un eccesso all'altro.

Io mi reputo un tipo molto razionale, e vedo l'innamoramento come un meccanismo biologico per favorire l'accoppiamento. Fissarsi su un solo partner va contro natura, l'uomo è progettato per fecondare quante più donne possibili e la donna per farsi inseminare dall'uomo più forte. Tutto il resto è solo frutto di fattori culturali. Non per niente veniamo continuamente a conoscenza di tradimenti, omicidi passionali, femminicidi, ecc., perchè? Perché è contronatura.

L'amore è una grossa fregatura, bisogna ridurre notevolmente le aspettative relative all'accoppiamento.

Sottoscrivo.
Il concetto di 'amore', a mio parere, è sostanzialmente un artificio culturale, spesso strumentalizzato dalla società per agevolare l'aderenza degli individui alle convenzioni di determinati sistemi - ovvero: l'esclusività del rapporto e tutto quel che ne consegue (consumismo innanzitutto).

Non sarebbe un ideale nocivo se non fosse che spesso, assecondandolo come un riferimento incontestabile, ci si inganna rinnegando la propria natura istintuale - generando le nevrosi descritte nella citazione.
Perché, come appunto è stato scritto, l'uomo è un mammifero e in quanto tale è atavicamente predisposto ad un accoppiamento indiscriminato e, soprattutto, che non prevede monogamia.

P.S.: Sono colpevole di aver scoperto solo ora che il messaggio d'apertura aveva affinità con quanto ho ribadito, il che rende quindi fondamentalmente il mio intervento puro (e pedante) pleonasmo - di cui mi scuso.


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