![]() |
Comunicazione non verbale del sociofobico
Mi è capitato di vedere Airport Security, una specie di documentario-reality su DMAX, ambientato in un aeroporto australiano.
Sono rimasta colpita dal fatto che spesso fermano e controllano persone solo per il loro modo di muoversi o gesticolare! Li giudicano come “sospetti” anche soltanto perché appaiano nervosi o agitati nei movimenti. Ad es. un uomo che sudava e arrossiva quando veniva sottoposto a delle domande, un altro che stava praticamente immobile mentre gli controllavano il bagaglio, altri perché guardano in basso, o trema loro la voce quando parlano, o gesticolano eccessivamente. Anche se magari non hanno nessuna merce sospetta in valigia o addosso, loro li etichettano automaticamente come “sospetti”, e li trattengono per ore anche dopo ispezioni anali con esito negativo :D Queste forme di comunicazione non verbale sono quelle che io tendo ad avere in qualsiasi situazione sociale! Tremo, arrossisco, in certe situazioni interattive tendo a stare persino immobile per l’imbarazzo! Sono impacciata e mi trema la voce. Beh, insomma, se dovessi prendere un aereo mi giudicherebbero come persona estremamente sospetta e mi etichetterebbero come possibile attentatrice :D Quando mi capita di entrare in un negozio ho il timore che, visti i miei atteggiamenti non rilassati, il commerciante possa pensare che io stia per rubare qualcosa da un momento all’altro, così tendo a tenermi alla larga dagli scaffali ricolmi di oggetti :o E’ dura, i segnali corporei che inviamo possono essere grandemente fraintesi, e invece siamo semplicemente attanagliati dall'ansia e ciò si riflette sulla nostra comunicazione non verbale. A voi crea problemi e imbarazzi la vostra comunicazione non verbale? Riuscite a gestirla e controllarla? |
Re: Comunicazione non verbale del sociofobico
ogni tanto lo guardo anch'io quel programma, quello che è arrossito l'ho visto e anche quello dei tremori, mi hanno fatto pena, però alla fine rappresenta la realtà, la gente tendenzialmente non si fida di chi ha comportamenti al di fuori del normale, io ad esempio sono molto serio e inespressivo quelle poche volte che esco di casa e ho notato che nessuno mi chiede praticamente mai nulla ne per strada ne dalla saletta del medico di famiglia dove in genere chiacchierano tutti, non mi salutano manco nemmeno quando sono in un negozio, si limitano a darmi lo scontrino e via, però, quando avevo una vita sociale e mi comportavo in maniera più normale e sciolta nelle medesime situazioni capitava che qualcuno volesse fare 2 chiacchiere o solamente chiedere qualche informazione e i cassieri mi salutavano, etc.
|
Re: Comunicazione non verbale del sociofobico
Quote:
Tornando in topic, di solito la mia comunicazione non verbale dipende molto dalla persona che ho davanti..se la persona è eccessivamente estroversa o introversa solitamente mi mette più a disagio e quindi inizio a tremare, ad abbassare il tono di voce e lo sguardo :miodio: Dopo aver raggiunto una certa confidenza riesco ad essere spontaneo e a sembrare quasi "normale" (guardo la persona negli occhi, riesco a fare battute ecc.) L'aspetto non verbale che mi crea più imbarazzo è il tremolio delle mani quando devo prendere dei bicchieri pieni davanti ad altre persone che puntualmente mi chiedono "perché tremi?" :testata: Poi se mi presentano una ragazza è un disastro |
Re: Comunicazione non verbale del sociofobico
Quote:
|
Re: Comunicazione non verbale del sociofobico
Non tremo e non arrossisco, ma credo di avere tutto il resto (camminata da automa, sguardo basso ecc).
Le volte che sono stato in UK*, in aeroporto per il rientro mi hanno sempre scelto per i controlli "a campione". Non potrò mai fare il trafficante :-( *ebbene sì, non conosco le strade al di là di un isolato da casa mia, ma so dove si mangia bene in una graziosa cittadina inglese. |
Re: Comunicazione non verbale del sociofobico
Quote:
|
Re: Comunicazione non verbale del sociofobico
Quote:
seriemanete, con questo topic hai centrato il punto, il problema è, come cambiare il proprio linguaggio non verbale? |
Re: Comunicazione non verbale del sociofobico
per evitare le ispezioni anali è meglio imparare a camminare così e avere questa sicurezza :D
|
Re: Comunicazione non verbale del sociofobico
Quote:
|
Re: Comunicazione non verbale del sociofobico
Quote:
credo di essere anche più imbranata di woody allen in quel film :mannaggia: Quote:
|
Re: Comunicazione non verbale del sociofobico
Quote:
Quote:
|
Re: Comunicazione non verbale del sociofobico
Quote:
|
Re: Comunicazione non verbale del sociofobico
quando passo la dogana in areoporto mi sento molto imbranato :miodio: come se avessi qualcosa da nascondere, eppure mi preparo sempre prima, senza monete senza accessori, mi levo la cintura ma niente, al momento fatidico del metal detector sono sempre tesissimo :miodio:
ma in parte anche quando passo i controlli allo stadio, ogni volta non so mai come approcciare l'omino dei controlli oh, non mi cagano mai, come fossi invisibile (avete presente il mio nick? :mrgreen:) si vede che ispiro fiducia... in pratica se non sono io che volontariamente mi sottopongo alla macchinetta che rileva le armi loro non mi fermano, potrei entrare con 5 chili di tritolo nelle tasche e tutto il set di coltelli mondialcasa.... quando andavo in curva almeno mi sentivo un figo perchè saltavamo i controlli entrando in massa, adesso non c'è neppure sta possibilità comunque quel programma australiano l'ho visto qualche volta, ed ogni volta faccio il tifo per i passeggeri vessati da sti controllatori che fracassano gli zebedei con le loro domande ficcanaso :moltoarrabbiato: |
Re: Comunicazione non verbale del sociofobico
Quote:
Quote:
|
Re: Comunicazione non verbale del sociofobico
Quote:
Quote:
Quote:
|
Re: Comunicazione non verbale del sociofobico
Quote:
|
Re: Comunicazione non verbale del sociofobico
la comunicazione non verbale è fondamentale.
non credo si possa però modificare la comunicazione in sè (si può forse fingere fino a un certo punto, ma ovviamente uno che si sente una merda non può fingere sicurezza e sperare di riuscire ad essere convincente), ma credo che un miglioramento si possa ottenere modificando i pensieri e di conseguenza l'autostima. dice, pare facile. eh, infatti io sono ridotto piuttosto male da questo punto di vista. quando sto un po' meglio riesco anche ad essere aperto, a sorridere, a interagire. quando invece sono in un periodo un po' cupo (la maggior parte del tempo, ovviamente :testata:), metto un muro fra me e la gente senza che ci sia bisogno di dire nulla. lo emano. solo ieri, per il disagio, sono scappato da un aperitivo di una ventina di persone di cui ne conoscevo solo 2 o 3, oggi una persona che incontro spesso mi ha deliberatamente ignorato senza neanche salutare, mi guardo intorno e vedo che la gente "normale" riceve feedback o comunque interagisce senza particolari problemi, mentre io mando l'impressione di essere "strano" (quindi da evitare) o una salma invisibile. e ogni rifiuto (anche stupido) mi spinge a chiudermi ancora di più (ad esempio oggi la persona che mi ha ignorato, di cui non mi frega una beneamata fava, per dire). e ovviamente chiudendomi sempre di più spingo solo altra gente a rifiutarmi. un bel circolo vizioso. e poi mi dicono che dovrei uscire di più, conoscere gente, conoscere ragazze, cercarmi un lavoro. non hanno idea che è come chiedere a un bambino italiano di 3 mesi di leggere Faulkner in lingua originale, e capirlo. |
Re: Comunicazione non verbale del sociofobico
qua rischio di andare in galera e di perdere la verginità anale e non necessariamente in quest'ordine, cose da pazzi.
|
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 00:12. |
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.