Re: Vi siete mai tagliati?
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Re: Vi siete mai tagliati?
solo una volta e mi è bastato, ho ancora il segno
che a dire il vero all'inizio non sanguinava molto, poi è diventato una pozzetta di sangue che non smetteva più di uscire per fortuna ho troppa paura del dolore fisico per farmi davvero così tanto male, quello è stato un momento di poca lucidità... |
Re: Vi siete mai tagliati?
Si, ma non è stata la principale forma di autolesionismo, ma una più subdola e soprattutto invisibile, quindi ''diabolica'': fallire nella vita a livello economico, morale, sociale.
Da un pò di anni le cose sono migliorate e queste tendenze scomparse quasi del tutto, certo, si esita a dire la parola definitiva, perchè nella vita non si può mai dire mai e i pericoli di recidiva per chi è stato ''in un certo stato di idee'' ci sono sempre, un pò come per chi ha fumato il quale tende a recidivare. |
Re: Vi siete mai tagliati?
Non l'ho mai fatto.
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Re: Vi siete mai tagliati?
tagli no ...
pugni sui muri si... esagerare in palestra apposta si ... |
Re: Vi siete mai tagliati?
è successo solo una volta molto tempo fa, come "punizione" verso quello ch allora considerai un brutto gesto, cosa che a pensarci oggi era una scemenza, fu una cosa lieve però allora mi sorprese e spaventò molto questo modo di reagire e non riprovai più, ultimamente però mi capita di sentire come una voglia di sfogare su me stesso tutta la sofferenza che c'è dentro, credo di poter escludere il tagliarsi, diciamo una voglia di farsi del male generalizzata, boh è come se fosse solo un pensiero passeggero che come arriva sparisce, però il fatto che ci sia un pò mi preoccupa
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Re: Vi siete mai tagliati?
La vista del sangue mi fa star male, non avrei mai il coraggio sono troppo codardo per farlo
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Re: Vi siete mai tagliati?
Mai, so di pagarne le conseguenze facendolo.
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Re: Vi siete mai tagliati?
Non l'ho mai fatto e non mi è mai passata per la testa un'idea del genere, ma credo di capire cosa possa portare a questo tipo di gesti, anche se non li condivido.
Essenzialmente è una richiesta di aiuto, chi pratica l'autolesionismo secondo me più o meno inconsciamente spera che qualcuno si accorga di lui, cerca di attirare l'attenzione riguardo un proprio disagio che non riesce ad esprimere con le parole. Oppure in altri casi è una vera e propria punizione verso se stessi, chi si taglia si giudica "colpevole" in un certo senso, per un gesto o un comportamento tenuto e provvede a "fare giustizia". Qualunque sia la modalità, l'unica certezza è che questo tipo di comportamento non solo non aiuta, ma va soltanto a peggiorare una situazione di per sè già problematica. |
Re: Vi siete mai tagliati?
Purtroppo ho sempre praticato l'autolesionismo, in maniera quasi sistematica, l'ultimo episodio è stato due giorni fa. Sono crisi momentanee che mi predono e in cui non riesco a fermarmi, spesso anche senza una precisa causa scatenante.
Anche se difficilmente mi taglio, queste sono alcune tra le varie "torture" che mi sono inflitto negli anni: - Ho sbattuto la testa e la fronte contro la spalliera di una sedia, provocandomi diversi bernoccoli; - Mi sono graffiato sul viso con una chiave; - Mi sono chiuso un dito dentro una porta, provocandomi una frattura dell'ultima falange; - Mi sono tirato forti pugni sul viso, procurandomi lividi, occhi neri, sangue dal naso; - Mi sono percosso sulla testa col manico di un ombrello; - Mi sono preso innumerevoli volte a schiaffi, molto intensamente; - Mi sono stretto corde, cinture e lacci di vario genere intorno al collo, fino a non riuscire a respirare diventando viola, in un caso ho anche perso l'equilibrio e sono caduto a terra privo di sensi, e mi ha salvato la mia ragazza, terrorizzata e in lacrime. Ogni volta mi dico che non lo rifarò mai più, ma passato un lungo periodo di quiescenza queste crisi si ripresentano, in quei momenti l'adrenalina non mi fa sentire il minimo dolore, sento tutto dopo, ma il peggio più che il dolore è che questi sfoghi mi sottraggono una tale energia fisica e mentale che il giorno dopo non riesco a fare niente se non dormire, e se ho da lavorare non rendo come dovrei, col risultato che faccio le cose male, me lo si fa notare e il mio status psicologico peggiora ulteriormente. Non è uno sfogo, più che altro lo faccio perché "voglio male" a me stesso e reagisco come reagirei nei confronti di una persona che odio profondamente, dandole quello che credo si meriti. |
Re: Vi siete mai tagliati?
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L'autolesionismo è anche e soprattutto un anestetizzante, un modo per disconnettere la mente dal flusso dei pensieri per poi ricollegarla solo sulla ferita, sul dolore fisico. Le spiegazioni pseudo psicologiche hanno sempre il tempo che trovano... |
Re: Vi siete mai tagliati?
per un lungo periodo
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Re: Vi siete mai tagliati?
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Essendomi tagliata, ok una sola volta ma è bastato, (ho ancora qualche cicatrice che intendo coprire con un bel tatuaggio), l'ho fatto perché come qualcuno pagine addietro scrisse, speravo di trasportare il dolore insopportabilmente agonizzante dalla mente al corpo. Ma non è andata così. Mi sono sentita pazzescamente in colpa nei confronti del mio corpo maltrattato, come se non lo avessi rispettato. Me ne sono pentita 2 minuti dopo l'averlo fatto e ora quando guardo quei pallidi segni sto male ogni volta perché ripenso a quel giorno e al sangue e all'idiozia che ho fatto. (idiozia perché non ho provato sollievo alcuno, l'ho fatto solo con rabbia e disperazione) Cercare attenzioni poi, AH! figuriamoci, l'ho tenuto nascosto da tutto e tutti perché mi sentivo una merda totale. Poi magari per qualcuno è come hai detto tu, non so, ma conosco un po' di gente che si è tagliata e una ragazza che lo fa tuttora e fidati che se lo fanno addirittura sulle gambe per non essere sgamati e si sentono uno schifo totale. |
Re: Vi siete mai tagliati?
Io ho paura ad affondare il coltello cioè non ci riesco.. Ci ho pensato tante volte. Mi manca il coraggio di tagliare boh..:(
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Re: Vi siete mai tagliati?
Se vi tagliate parlatene (parlateparlateparlateparlateparlateparlateparlate parlateparlateparlateparlate)
con qualcuno |
Re: Vi siete mai tagliati?
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Re: Vi siete mai tagliati?
No, non l'ho mai fatto
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Re: Vi siete mai tagliati?
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Le cicatrici che rimanevano le vedevo come le "cicatrici dell'amore", ispirato in questo senso da una puntata, udite udite, di kenshiro (spero che qualcuno lo conosca). E' la fisicità dell'atto che in qualche modo ti aiuta a dimenticare anche se per poco quanto stai male dentro. E se sei una persona che crede che da qualche parte c'è il tuo amore che arriverà e si prenderà cura di te prima o poi, in quel momento ti rendi conto di quanto vuoto ci sia attorno a te. Quei momenti mi sono sempre immaginato che al di fuori della mia stanza non ci fosse nulla, che io fossi l'unico non degno di essere amato. Pensavo al mio "amore" di fantasia, e soffrivo, piangevo, mi disperavo. Mi rimaneva il dolore fisico su cui concentrarmi. Prendevo il taglierino e cominciavo. Quando non avevo più lacrime da piangere, smettevo. Lo vedevo anche come un modo per far "uscire" il dolore dal mio corpo e poter stare, non dico meglio, ma almeno senza piangere. |
Re: Vi siete mai tagliati?
Non avete idea di quanta voglia di farmi del male ho nelle ultime settimane.
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Re: Vi siete mai tagliati?
No, non mi è neanche passato per la testa.
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