Io adoro Bologna, Bologna la dotta: la gente é educata e gentile, le strade sono ben tenute, gli edifici sono belli, ma soprattutto, ripeto, la gente é gentile e per i turisti ci sono tanti servizi. Chissà come funzionano bene i servizi sociali. finché non supero l'esame di stato, non posso saperlo però. Forse un giorno tornerò, chi lo sa.
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Cosa vuo dire melnette? E' un refuso o un termine dialettale? Oh no sono di nuovo off topic... Chiedo scusa a tutti! :oops: |
indubbiamente è un handicap, tuttavia è possibile laurearti anche se non parli coi compagni.
Può esserti utile anche per aprirti... un mio amico (non sociofobico ma comunque abbastanza chiuso) si è aperto molto all'università perché ha avuto la fortuna di trovare la gente adatta. Poi comunque è utile avere un po' di conoscenze in quell'ambiente: per aiutarsi con gli appunti, sapere come sono gli esami da chi li ha già fatti... |
Non so se conta di più la capacità di interagire coi compagni o la motivazione, una aiuta l'altra direi. Se uno è motivato sul serio riesce in qualche modo a trovare punti in contatto con gli altri, almeno credevo, in quanto avere un obiettivo in comune avvicina. Anzi lo credo ancora, solo che la maggior parte delle persone all'università hanno come unica motivazione quella di prendere un pezzo di carta per sentirsi "meglio".
E' una motivazione alla performance, alla competizione fine a sè stessa. Non c'è nulla di male, ma è essenziale in università. Io ho perso molti anni e pur essendo, se studio, sempre capace di prendermi un 30 e lode sono inetta a questo sistema in quanto non me ne frega un cazzo di risultare migliore, intelligente o efficiente. Vorrei avere la possibilità di esprimere le mie idee(che ritengo buone) e a MODO mio ma l'università non è certo il luogo adatto e non so se ce ne sia uno. |
uno dei vantaggi dell'università rispetto alla scuola superiore è che sei meno soggetto alla cosiddetta peer pressure, vale a dire la pressione sociale esercitata dal gruppo dei tuoi coetanei/compagni.
non devi frequentare con assoluta regolarità dal lunedì al sabato, non ci sono piu gli eventuali compagni bulletti che rompono, non sei costretto a socializzare forzatamente con persone che senti distanti da te. per tutti coloro che hanno problemi di fobia sociale sconsiglierei di fare facoltà umanistiche perchè gli sbocchi professionali di dette facoltà prevedono spesso lavori a contatto con le altre persone in cui conta molto la predisposizione ai rapporti umani. |
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Secondo la mia esperienza
mi sentirei di dire tutto dipende dall'università in cui si va. Personalmente sono rimasto un po' indietro per colpa di sta cazzo di fobia: non interagisco con i miei compagni a sufficienza e a volte non ricevo manco appunti o notizie importanti. Mi ritrovo moltissimo con i discorsi fatti fin ora l'ansia purtroppo rovina non poco le prestazioni e influisce moltissimo sull memoria. E' un bello spauracchio quello di dover affrontare tutta sta gente ogni giorno... Mi sento davvero un alieno :? |
Oggi avuto anche un piccolo attacco di panico xchè dovevo solo andare in facoltà.....e già penso a come mi sentirò quando dovro andare a fare esami....che tragedia!!!!
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L'università spiazza un po' ma a dare gli esami poi ci si abitua. Forza e coraggio! |
Rallegrati, perchè al momento dell'esame avrai talmente tanta strizza da non ricordare cosa è un attacco di panico.
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Grazie Amicici :!:
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Per adesso pensa alle lezioni e basta dammi retta |
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ma purtroppo ho 1 esame a giorni, xchè l'hanno spostato, e l'inizio delle lezioni contemporaneamente :( Ma va bene, devo ricordarmi che è un periodo e che nn mi succede nulla!!! :wink: |
l'esame almeno c'è un solo giorno
è la cosa di cui mi preoccuperei di meno dal punto di vista sociale, a parte sul fatto di passarlo o no chiaro le lezioni invece... :? :? :? |
a me non è che preoccupa sapere quando prenderò la laurea ma l'opinione che altri avranno su di me!
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lo studio per ora ok anche se ho ancora 5 anni :roll: certo che un leggero ansiolitico prima dell'esame non sarebbe sgradito :) ciao
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io anche ho un bel po di ansia al momento dell'esame, ma vi posso assicurare che in quel momento se la fanno sotto tutti e quindi anche il più spavaldo sembra uguale a te :wink:
per quanto riguarda le lezioni, lo stratagemma è sempre lo stesso: mettersi il più in fondo possibile. Anche se non sempre è efficace, anzi a volte è controproducente...vi dico solo che settimana scorsa in un'aula con circa 150 persone,il prof mi ha chiamato ("Lei lì in ultima fila, si si lei") per leggere un sonetto di Dante, ho trattenuto il respiro e ho fatto di tutto per non dare a vedere l'imbarazzo che avevo :lol: |
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io mi metto dietro a persone grosse e nn mi faccio vedere mai dai profesori una volta mi hanno sorpreso,ma ho fatto fina di aver mal digola son trooppo furbo |
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