salvo-auron |
25-09-2007 23:57 |
Quote:
Originariamente inviata da massimo_
Non è un contesto disagiato (separazioni, problemi economici o lavorativi), è secondo me il solito ambiente borghese perbenista e perfezionista che non ha mai accettato questo mio carattere che maledettamente ho. Ricordo ancora l'ultima lite con mio padre, dove lo accusavo di essere stato una concausa della mia chiusura sociale, per tutta risposta mi ha rinfacciato che il mio è soltanto un alibi e che fin da piccolo ero così...come a volermi dire:-con te è inutile parlare perchè sin dall'asilo eri un misantropo, adesso ne hai 21, non sei per niente cambiato da allora, quindi sei irrecuperabile, quindi ti buttiamo via o quantomeno è giusto che te ne vada-. Ma come andarmene se alle spalle ho un passato macabro? Insomma, ho saltato l'adolescenza e adesso devo pagarne le conseguenze, col rischio di ritrovarmi a trenta anni ancora più solo e fallito che mai.
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massimo scusami, devi essere un pò più ottimista, da come ti esprimi, noto una persona sensibile ed equilibrata, però ti butti troppo giù e ti arrendi facilmente al giudizio degli altri, anche se è tuo padre, non devi dipendere dal suo giudizio, perchè lui ha una testa e tu c'è ne hai un altra, quindi prova a crearti un giro fuori dal contesto familiare, prova a cercare lavoro, rivolgendoti ad un agenzia o tramite amicizie esterne, ma non per dimostrare niente a nessuno, ma solo per cercare di essere sereno, che è la più grande ricchezza
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