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Cosa ci perdiamo realmente?
A volte mi chiedo se sono io che non sono matto o è il mondo che non va.
Io da sempre non ho mai seguito nessuna moda ho sempre fatto ciò che mi piaceva e ritenevo più giusto, ed anche per questa ragione sono stato escluso. Ma ora mi chiedo cosa voglio realmente? Un amico?Una vita sociale?Bho Infondo la gente sui 19 definita normale cosa fa quando è insieme?Generalmente o si devasta con alcool e altro(ovviamente nemmeno perchè piace semplicemente fa figo)oppure vanno in discoteca a spaccarsi i timpani. Io sinceramente non trovo nulla di stimolante in questo(si la bevuta ogni tanto ci stà ma tutti i sabati non ha senso). Con il passare del temo speravo di conoscere gente diversa ma sinceramente più passa il tempo più sono deluso da tutto! Sinceramente non so nemmeno cosa voglio stando da solo mi deprimo ma anche avendo una compagnia normale non sarei veramente soddisfatto!:testata: Anche a voi capita di fare questi pensieri? |
Re: Cosa ci perdiamo realmente?
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Cosa perdiamo? Un'infinità di tempo che vola via e rimpiangiamo senza consolazione. |
Re: Cosa ci perdiamo realmente?
Locali, sedie, tavoli, uno o più + buffoni dietro un bancone e il sorriso di tipe estasiate per il solo fatto di passare una serata a chiacchierare, che emozione...
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Re: Cosa ci perdiamo realmente?
Una domanda del genere se la dovrebbe fare una persona che tiene a queste cose, di certo non tu, non Tribe e nemmeno io.
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Re: Cosa ci perdiamo realmente?
ma per voi esistono solo i locali o discoteche? a parte che locali stile discopub ci si diverte un mondoin compgagnia....
ma cinema, bowling, andare a visitare na città, un museo, acquario di genova, gita in parco, picnic, grigliate, cene a casa di amici, birrate, film a casa di amici, ristoranti, italiani e non, locali aperitivo di classe, ecc... certo che se siete in due cazzo volete fare... |
Re: Cosa ci perdiamo realmente?
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invece stare a casa a farsi le pippe si youporn o salire di livello a wow quello si che è utile |
Re: Cosa ci perdiamo realmente?
Si bhe leggendo le vostre risposte mi rattristo ancora di più della mia situazione.ok io non volgio dire che non ci perdiamo nulla sto solo dicendo per molte persone la la vita sociale consiste nell' andare sabato in disco e poi la domanica al cantro commercie!Nulla di più!
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Re: Cosa ci perdiamo realmente?
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dai su, da bravo... siamo seri e non spariamo boiate, che se vi fate sentire in real life dire ste cose vi ridono in faccia, e fanno pure bene. per la cronaca meglio un giro al centro commerciale e vedersi qualche ragazza ecc.. che stare davanti al pc a farsi le pippe e a giocare ai giochini... |
Re: Cosa ci perdiamo realmente?
Quando riesco a godere del rapporto altrui e mi sento inserito mi godo qualsiasi contesto, da quello più allegro e "alcolico" a quello più serio.
Il reale limite è riuscire ad abbattere la vetrina che ci separa dagli altri, ce li fa vedere ma non ce li fa toccare. Ad un certo punto devi prendere un fottuto sasso e spaccarla quella dannata vertrina. invece la fobia sociale (e affini) è così, ti frappone una barriera invisibile, così che quando sei con gli altri non sei realmente con gli altri, ma sei con la sagoma di te stesso piazzata in mezzo agli altri senza alcun motivo: ci credo che la situazione ti risulta insoddisfacente. Siccome ho provato sia il sentirmi parte integrante del gruppo o addirittura l'esperienza di essere quello che tiene banco e fa da leader, alla sensazione di struggente invisibilità che caratterizza la persona totalmente inetta alla connessione sociale, so cosa vogliono dire sia la prima sia la seconda sensazione, pertanto vi incoraggio a prendere il vostro sasso e scagliarlo contro quella metaforica maledetta vetrina del cazzo, e iniziare ad entrare davvero in contatto con le persone. Ne vale la pena, davvero. |
Re: Cosa ci perdiamo realmente?
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non è fobia sociale questa... non so nemmeno come chiamarla... noia sociale? |
Re: Cosa ci perdiamo realmente?
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la fuga è la risposta più ovvia, io capisco certe uscite, certo non è costruttiva e su questo c'hai ragione da vendere, ma è la più prevedibile perché è la strategia a minor impatto energetico, e l'uomo per sua natura cerca l'omeostasi. bisogna veramente cacar fuori sangue per riuscire a spezzare questo circolo vizioso, non è facile per un cazzo, e spesso senza un aiuto esterno è impossibile. |
Re: Cosa ci perdiamo realmente?
Cazzo, inizio a quotare un po' troppo spesso il belindo pensiero :sisi:
Cmq... Quote:
Certo siamo più grandi (26/27 anni) ma non credo a 19 siano tutti come li descrivi tu. Non resta che cercare. |
Re: Cosa ci perdiamo realmente?
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Re: Cosa ci perdiamo realmente?
No quello mai :sisi:
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Re: Cosa ci perdiamo realmente?
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E comunque critichi tanto ma se sei qui non credo che sei messo molto meglio di me! Quote:
Per curosità tu come hai fatto a superare la fobia? |
Re: Cosa ci perdiamo realmente?
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Re: Cosa ci perdiamo realmente?
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Per il resto, ci sono voluti dieci anni di sforzi, con molti insuccessi. Ma mi sono sempre forzato a fare le cose, consapevole che dovevo recuperare un gap sociale coi miei coetanei. In quest'ultimo anno mi sono concentrato molto sull'assertività, il che significa non dire balle, non vergognarsi, non vergognarsi di vergognarsi (http://www.fobiasociale.com/metavergognarsi-25411/ ), essere fieri delle proprie azioni, dei propri pensieri e delle proprie istanze. Non è facile ma ci si arriva. |
Re: Cosa ci perdiamo realmente?
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Semettere di raccontare balle poi per me è impossibile anche perchè mi consentono di vivere serenamente almeno a scuola! |
Re: Cosa ci perdiamo realmente?
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It's different. |
Re: Cosa ci perdiamo realmente?
Comunque c'è da dire che Belindo in questo topic ha detto tutte cose vere.. E' evidente che l'idea del "tutti quelli che escono sono mbriaconi e discotecari.." è una visione piuttosto preconcetta della socialità... limitata.. e limitante. Nel senso che non c'è mica solo quella socialità. Ci sono mille cose che si possono fare insieme.
Quindi anzitutto forse la persona che non esce e non ha amici... dovrebbe cominciare con il cancellare dalla sua testa questi preconcetti che limitano la sua visione solo ad una piccolissima fetta di socialità.. solo perchè è quella più chiassosa e in vista. Ma , a mio parere, quella un po' anche meno significativa e interessante. Anche io mi scazzo ad andare tutti i weekend in un pub. Però io sono sempre dell'idea che non ci si possa lamentare senza parallelamente proporre qualcosa. E' assurdo tenere un atteggiamento così passivo rispetto al socializzare.. cioè: "tutti vanno in discoteca.. quindi non posso fare nient'altro che chiudermi in casa" E' sbagliato come pensiero. Uno NON dovrebbe partire da "ciò che fanno gli altri". Ma da ciò che -lui- vorrebbe fare. Non importa realmente se non hai nessuno con cui farlo perchè se tu proponi qualcosa di davvero divertente.. e ti incammini.. vedi che di gente che ti seguirà ne trovi a mille. Perchè nella nostra società la noia è alle stelle.. non si aspetta altro che qualcuno crei, proponga sogni da seguire. Perchè un buon 3/4 di quella gente che va tutti i weekend sempre negli stessi locali... non si diverte realmente. Fa quello che fa tutti per imitazione.. perchè nessuno gli ha mostrato una realtà migliore di quella. Perchè conoscono solo quella. Perchè gli è stato insegnato a fare così. Perchè non sanno uscire dai binari su cui sono stati posti. Ridono.. si.. ma per una questione di apparenza e di formalità.. si adeguano alla situazione sociale. C'è ben poca gente che si diverte e ride davvero di gusto tutti i weekend sempre per locali. Dopo un po' chiunque si smaronerebbe le balle di fare quella vita. Ma difatti ci sono qualche migliaio di cose più divertenti da fare. E c'è tutta una enorme fetta di società.. che le fa!^^ Il punto è che se tu non sei lì.. non la vedi. Quindi pensi che esista solo il "popolo del sabato sera".. e quelli che come te stanno a casa. Nulla di più falso... è pieno di gente che fa ogni sorta di attività. E' pieno di ragazzi e ragazze che magari non sono nemmeno mai entrati in una discoteca ed hanno una vita assai piena e soddisfacente e fanno cose mille volte più divertenti. Il problema è che gli esseri pensanti, che propongono attivamente.. sono pochissimi. Mentre la maggior parte si limita o a seguire, oppure a muovere sterili lamentele senza proporre ciò che hanno in mente e senza seguire ciò che davvero vorrebbero nel loro cuore. |
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