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Come considerate i problemi degli altri?
Sia sul forum che nella vita reale spesso si tendono a sminuire i problemi altrui o a non a ritenerli tali in certe circostanze.
Voi come la pensate? date un ordine di importanza ai vostri problemi e a quelli degli altri, magari pensando che certi problemi siano falsi problemi, o li considerate tutti in egual misura e li rispettate perchè creano comunque un disagio? Vi avviso che questo è un sondaggio pubblico con se volete risposta multipla. p.s. non voglio scatenare polemiche o fare la solita gara a che ce l’ha più corto (cit.), voglio solo sapere come la pensate. |
Re: Come considerate i problemi degli altri?
Si ha una misura della gravità dei veri problemi solamente quando questi compaiono... più problemi gravi compaiono più si avrà la coscienza che certi problemi alla fine sono delle banalità.
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Re: Come considerate i problemi degli altri?
Credo che il rispetto debba prescindere da tutto. Sempre.
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Re: Come considerate i problemi degli altri?
Altro.
Di fondo sono egoista: prima m'interessano ed hanno maggior peso i miei problemi, poi quelli altrui. Confesso che ci sono problemi che tendo a minimizzare ma, finché un individuo non mi coinvolge, è libero di viverli come vuole. Al tempo stesso so che quelli che per me sono problemi (per citarti "non avere una ragazza e relazioni varie") per altri sono banalità. |
Re: Come considerate i problemi degli altri?
Non avevo letto che era risposta multipla XD
Dipende da come si reagisce ai problemi... è chiaro che ci son problemi gravi e gravissimi! Tutti i problemi vanno rispettati, perchè comunque nell'altra persona creano un disagio (anche grave), ma ci son dei limiti... tipo... se una ragazzina si mette a piangere perchè da kiko non ha più trovato la tonalità di smalto che voleva è da mandare a cagare credo... o comunque deve ridimensionare le sue priorità... credo... |
Re: Come considerate i problemi degli altri?
Qui sul forum cerco di rispettare qualsiasi tipo di problema (anche in considerazione del fatto che teoricamente in un forum del genere ci si iscrive e vi si rimane consapevoli del fatto che qualche problema di fondo e profondo c'è, eccezioni a parte).
Ovviamente mi aspetterei anche il contrario, ovvero che ci fosse un rispetto generale dei problemi stessi. E invece a quanto pare sembra andar di moda la classificazione: io sto peggio di te perchè, tu stai meglio di me perchè e così a ruota libera (e ho appena finito di spiegarlo nel mio post precedente, cfr. anche l'immancabile beato te che tanto sta bene ovunque). Posso capire che siamo umani, è facile cadere nella trappola del vittimismo o chi per lui ed enfatizzare la propria situazione a discapito delle altrui. Ogni tanto ci può stare, io ci cado a volte, ma andare avanti con uno spirito del genere no, non esiste e alla lunga scassa i coglioni. Un po' diverso il discorso nella vita vera, per quel che mi riguarda. La mia coinquilina che si dispera perchè le si è spezzata l'unghia o quell'altra che piange perchè il ragazzo non gli ha piazzato un fottutissimo cuoricino su facebook, no...è un doppio scassamento di coglioni. E lì è dura considerarli problemi di vita. |
Re: Come considerate i problemi degli altri?
lo dico pubblicamente, per quanto mi riguarda, dal momento che i miei problemi sono principalmente al livello sociale, ho messo che se hai amici, fidanzato, o relazioni varie, qui , un questo ambito e' come se non avessi problemi... poi vabbe' che ne hai altri ok... ma al livello di fobia sociale no
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Re: Come considerate i problemi degli altri?
Mi sono iscritto al partito del "Ci sono vari tipi di problemi con diversi gradi di gravità e tutti sono da rispettare", quindi inclusi i fidanzati e coloro che hanno amici (e lo dice uno che non ha nessuno).
In fondo non ci sono anche fidanzati/e iscritti/e a questo forum? Poi si può anche discutere su chi sia messo peggio, ma ne vale veramente la pena? |
Re: Come considerate i problemi degli altri?
Ho messo altro perchè tutti i tipi di problemi vanno rispettati ma non sopporto chi dice"ma c'è gente che muore di fame"sminuendo cosi altri problemi che alla fine della fiera ti fanno vivere male la vita con una lunga agonia non riconosciuta
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Re: Come considerate i problemi degli altri?
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Re: Come considerate i problemi degli altri?
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Sei per caso in grado di capire al volo gli utenti e vedere chi ha il vuoto dentro e chi no, chi sta sull'orlo del baratro e chi no? Giudicarci sulla base di ciò che abbiamo o di ciò che appariamo, precindendo da ciò che ci logora dentro, che abbiamo vissuto o subito nel passato o che viviamo nel presente e che tu IGNORI è un atteggiamento a dir poco raccapricciante. |
Re: Come considerate i problemi degli altri?
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Re: Come considerate i problemi degli altri?
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Chi ha una (più o meno soddisfacente) vita sociale e relazionale NON CAPISCE assolutamente chi non ha niente in assoluto e vive isolato e prigioniero del proprio malessere e delle sue ossessioni 24 ore su 24 senza mai poter avere un secondo di tregua o di "stacco".. Nessuno lo capisce e pure in questo caso c'è chi minimizza, chi ti dice che sei fortunato ad esser da solo ("meno sbattimenti di balle" - ti dicono - "cosa credi ? che avere qualcuno accanto ti faccia sentire felice ? sei un illuso!"), chi ti prende per il culo ("ma che problemi hai ?manco devi alzarti la mattina per andare a lavorare.. beato te che non fai un cazzo tutto il giorno") direi che l'insensibilità di cui parli è un pò una cosa globale e generalizzata.. ciascuno se ne prende la propria parte.. |
Re: Come considerate i problemi degli altri?
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Re: Come considerate i problemi degli altri?
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Ho il repertorio completo , non giudico nessuno, e non disprezzo nessuno, ma se uno che tutto sommato ha una vita sociale normale mi dice che sta peggio di me , mi fa un po innervosire |
Re: Come considerate i problemi degli altri?
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Re: Come considerate i problemi degli altri?
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Re: Come considerate i problemi degli altri?
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Però (avendolo sperimentato sulla mia pelle) capisco pure il malessere profondo che porta a finire in quella spirale di irrazionale "autolesionismo" : l'assenza totale di speranza, un isolamento totale o profondo.. e la mancanza di una anche solo temporanea via d'uscita dalla disperazione scavano tunnel profondi nell'animo, buchi neri che ti inghiottono, rendendo alquanto facile il portarti ad "invidiare" chi ha qualcosina in più di te, per quanto sbagliato possa essere, soprattutto quando si arriva a negare in toto la sofferenza dell'altro. |
Re: Come considerate i problemi degli altri?
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Re: Come considerate i problemi degli altri?
"Ci sono vari tipi di problemi con diversi gradi di gravità e tutti sono da rispettare"
tendenzialmente sono d'accordo con questa risposta, poi comunque posso ritenermi molto fortunato per certe cose e vedo che certi miei problemi sono meno gravi di quelli di altri (ho un tetto, ho da mangiare, per adesso non ho problemi economici e posso permettermi alcuni sfizi, per adesso la mia salute è al top, ecc...). per altre cose invece mi ritengo più sfortunato e a volte mi da un po' fastidio che certa gente si lamenti (ad esempio su facebook) di problemi che per me sarebbero insignificanti visto che ritengo i miei li ritengo più gravi (ad esempio ultimamente ho letto di gente, piena di amici e con ragazza, che si lamenta che durante l'inverno ha messo su chili e deve smaltirli in palestra... io non lo considero un problema perché ho di peggio a cui pensare... e potrei fare altri mille esempi di questo genere) |
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