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La parabola stupida della mia vita.
I giorni si ammassano uno dietro l'altro. Attendono quatti quatti in fila. Ma il tempo non è veloce. E' bastardo. Non aspetta nessuno. Chi s'è visto s'è visto. E non importa ciò che stai facendo. O ti dai una mossa, o rimani nel tuo mondo. Gli altri corrono poi; li vedi che corrono, sembrano ammattiti, impazziti, fuori di senno. Eppure vivono una parvenza di vita, almeno sembra. E' quello che percepiscono i miei occhi. Ma ormai è come se non me ne importasse. E non è facile da spiegare. Non lo è per niente. Perchè sembra tutto fermo, per me. Come se non camminassi nemmeno. Avoglia a rimanere indietro. Io non competo proprio. Sono una specie di galassia distante e anonima che non partecipa: se ne sta lì, muta, assorta. Non reagisce, non parla, non comunica. E' una lastra di ghiaccio frizzante. Ma pronta ad esplodere da un momento all'altro. Boom. E finisce lo spettacolo.
Mi metto a correre. Pensa se lo facessi davvero. Pensa se mi mettessi a correre davvero. Chissà cosa succederebbe. Probabilmente niente. Mi scontrerei con altri corridori, perderei l'equilibrio, inciamperei e cadrei. Rovinosamente. E di schiena. E rialzarsi di nuovo, ricomporsi e disegnare un altro cerchio. All'infinito. Come non vi fosse altro da fare. Perchè se mi fermo muoio, ma se non mi fermo precipito. E' tutto un girotondo, ragà. |
Re: La parabola stupida della mia vita.
magari quando precipiti ti spuntano le ali miracolosamente e prendi il volo...
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Re: La parabola stupida della mia vita.
Mara maratonda
Testa in basso Gambe in su Non cè stato inizio E non ci fermeremo più Situazione simile... A volte sento il bisogno di uscire da questo "stato sospeso",per cercare di comportarmi come fanno tutti,ma e come trovarsi in un fiume in piena. Forse e solo un problema di testa,di carattere. Forse siamo tutti pazzi! |
Re: La parabola stupida della mia vita.
Io sono contrario all'idea del vivere la vita pensando che ci si debba dare una mossa, che si rimanga indietro (dietro a cosa poi? ù_ù) o cose così.
Sono contrario all'intendere il carpe diem come un affannarsi, correre ecc... Perchè secondo me se uno vive ogni attimo guardando l'orologio e ripetendo a se stesso "devo darmi una mossa" "ho poco tempo"..ecc.. vive in modo esageratamente ansioso e assillato. E finisce di rimanere ancora più paralizzato dall'ansia di quanto non sia necessario. Invece secondo me nella vita c'è tuuuutto il tempo necessario a prendere un bel respiro.. a fare tutte le cose che vanno fatte, senza ansia, senza dover correre. |
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