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Herzeleid 10-03-2013 15:48

Serge Latouche - L'abbondanza frugale
 

psiche86 10-03-2013 15:51

Re: Serge Latouche - L'abbondanza frugale
 
Appena c'ho tempo mi sento che ha da dire Latouche, son molto interessata ... in primis perchè a me la parola decrescita fa rizzare i capelli e poi perchè i grillozzi son seguaci e fautori del francese, quindi devo vedere se riesce a convincere una scettica come me.

Herzeleid 10-03-2013 15:58

Re: Serge Latouche - L'abbondanza frugale
 
Quote:

Originariamente inviata da psiche86 (Messaggio 1018926)
Appena c'ho tempo mi sento che ha da dire Latouche, son molto interessata ... in primis perchè a me la parola decrescita fa rizzare i capelli

Costituisce effettivamente lo spauracchio dei fautori del consumismo in alto e in basso nei ceti sociali.

evitante 10-03-2013 17:29

Re: Serge Latouche - L'abbondanza frugale
 
Quote:

Originariamente inviata da psiche86 (Messaggio 1018926)
la parola decrescita fa rizzare i capelli

stiamo consumando le risorse rinnovabili ad una velocità doppia alla quale si rigenerano

come guadagnare 1000 euro al mese e spenderne 2000
il patrimonio accumulato nel passato (in milioni di anni) finisce
e finisce presto

mangiarsi il grano per la semina

indicatori come il PIL sono follia

sviluppo sostenibile

http://www.qualenergia.it/sites/defa...o-la-bivio.JPG

sommario

Le nostre società al bivio: il futuro tra collasso e sostenibilità
di Gianfranco Bologna
Premessa
Di Lester R. Brown
1. Al bivio
PARTE PRIMA Prossimi al limite
2. Riserve idriche in esaurimento e raccolti in sofferenza
3. Erosione del suolo e deserti in espansione
4. Aumento delle temperature, fusione dei ghiacci e sicurezza alimentare
PARTE SECONDA Le conseguenze
5. Le nuove politiche sull’emergenza alimentare
6. I rifugiati ambientali: la marea che sale
7. Tensioni in aumento, stati sull’orlo del fallimento
PARTE TERZA La risposta: il piano b
8. Costruire un’economia globale efficiente dal punto di vista energetico
9. Sfruttare l’energia eolica, solare e geotermica
10. Ripristinare i sistemi di supporto naturali dell’economia
11. Sradicare la povertà, stabilizzare la popolazione e salvare gli stati in fallimento
12. Sfamare otto miliardi di persone
PARTE QUARTA Guardando l’orologio
13. Salvare la civiltà
______________________________________________

questa roba si sapeva già negli anni 70, 80, 90
e libri come questo se ne scrivono da almeno 20-30 anni

gli umani hanno un mondo che non si meritano
se ne riconoscessero il valore lo difenderebbero

come ci si può aspettare che la gente rispetti l'ambiente
e le risorse naturali materiali necessarie alla stessa esistenza
quando se ne frega apertamente anche delle norme sociali?
manco sanno che esiste l'ambiente
...l'ambiente sono i giardinetti sotto casa...
gli umani sono privi di questa coscienza
di questa lungimiranza, di questa dignità

per quanto ne so le nuove generazioni nascono già morte
amen

Mr. Blue Sky 10-03-2013 19:16

Re: Serge Latouche - L'abbondanza frugale
 
Ovviamente non sono contento del sistema attuale, ma ammetto il mio scetticismo nei confronti delle varie teorie economiche alternative come la decrescita. Per via del mio migliore amico, che ne è un grande sostenitore, leggo spesso le varie argomentazioni di Latouche e company, ma non riescono proprio a convincermi, mi dispiace.

Trent 10-03-2013 20:55

Re: Serge Latouche - L'abbondanza frugale
 
La decrescita mi è sempre sembrata più una filosofia che una dottrina economica.Insomma,chiacchiere inapplicabili alla realtà.

Liviana 12-03-2013 03:24

Re: Serge Latouche - L'abbondanza frugale
 
Quote:

Originariamente inviata da Mr. Blue Sky (Messaggio 1019142)
Ovviamente non sono contento del sistema attuale, ma ammetto il mio scetticismo nei confronti delle varie teorie economiche alternative come la decrescita. Per via del mio migliore amico, che ne è un grande sostenitore, leggo spesso le varie argomentazioni di Latouche e company, ma non riescono proprio a convincermi, mi dispiace.

Siamo già, volente o nolente, in fase di decrescita. Il problema sta nel fatto di capirne le ragioni e costruire in tempo un nuovo modo di vedere e progettare il futuro per il bene di tutta l'umanità e non più solo per una parte opulenta del mondo.


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