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Rabbia e il non esprimibile
Vi capita di avere dentro di voi sentimenti che vi tormentano, di ansia profonda, e di non riuscire ad esprimerli non tanto verso voi stessi ma verso la gente?
Sentimenti che pensate non saranno compresi, in quanto intraducibili in parole sensate, come una gabbia di ferro interiore dalla quale non riuscite a uscire. Perchè forse gli strumenti culturali dell'ambiente dove si vive costringono a censurare determinate verità sull'ambiente nel quale si vive? Bisognerebbe guardare sempre con occhio esterno dove si vive, come si vive, giudicarsi di continuo e autoassolversi da colpe inesistenti ma che i tabù(non parliamo di quelli morali) di tipo economico, estetico, impongono? Bisognerebbe relativizzare tutto, già... Esprimo un disagio forte generico di ansia e cambiamento, ma perchè non riesco a tradurlo in realtà? |
Re: Rabbia e il non esprimibile
è difficile esprimere certe cose quando gli altri:
- non le hanno sperimentate - non sono in grado di capirle, perché psichicamente troppo diversi purtroppo le parole che tutti sono in grado di pronunciare significano per ognuno una cosa diversa da questo nasce l'illusione di comunicare e, per chi non è superficiale, la frustrazione dell'inesprimibile |
Re: Rabbia e il non esprimibile
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Re: Rabbia e il non esprimibile
io non ho soltanto difficoltà ad esprimerle un disagio, ho difficoltà ad esprimere tutto. un'opinione, un pensiero, un'emozione, una richiesta semplice come un caffè al bar. e se ci sono conflitti e incomprensioni con qualcuno mi tengo tutto dentro e mi lascio implodere, e questo a volte è sfociato in episodi di autolesionismo perchè dovevo provare a canalizzare in qualche modo quell'orribile ingorgo comunicativo che si era creato nella mia testa, e l'unico modo per farlo era quello di agire su me stessa :(
Secondo me molti disagi mentali ed esistenziali nascono proprio da problemi comunicativi :testata: |
Re: Rabbia e il non esprimibile
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Re: Rabbia e il non esprimibile
Alle volte sogno di parlare a un uditorio, una platea di persone, però sommessamente, parlando piano, e le parole scorrono come un fiume. Come una sorta di catarsi interiore.
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Re: Rabbia e il non esprimibile
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Re: Rabbia e il non esprimibile
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Re: Rabbia e il non esprimibile
sì, è capitato. Momenti di smarrimento, in cui avevo qualcosa da dire ma avevo la certezza che non sarei riuscito di dirlo al meglio, che sarei stato preso in giro e messo da parte... allora ho taciuto.
Come hanno detto tanti altri, è così che va. La pura comunicazione non esiste. Esiste il rumore, la distorsione, la male interpretazione che affliggono ogni parola. |
Re: Rabbia e il non esprimibile
Se vedo una ragazza che mi piace tipo una cassiera del mediaworld che vedo spesso,dentro di me so' cosa dire per farle un bel complimento ma poi non riesco a mettere in pratica nulla.:testata:
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Re: Rabbia e il non esprimibile
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Comunque con la rabbia e il rancore non si va da nessuna parte , ci fa solo stare più male. |
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