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Limiti convenzionali
Forse quello che ci ha sempre fregato non sono le nostre inibizioni,insicurezze,e problemi relazionali con le persone,forse la vera radice del nostro insuccesso va collocata nelle limitazioni imposte dal perbenismo,dal convenzionale,dalla consuetudine per paura di fare brutta figura.
Esempio. Questa sera al cinema avevo una ragazza piuttosto carina(alta,riccia,bionda) seduta affianco. All'inizio da come rideva pensavo fosse una delle tante oche italiane e stavo a distanza,un po`me la tiravo anche. Lei pero`gradualmente era sempre piu`presa da me:si sciuffolava i riccioli,sospirava,si accarezzava il braccio vicinissimo al mio,per un po`ci siamo anche toccati(lei era protesa verso di me).Tutto e`stato molto dolce devo ammettere e in diverse parti del film che era abbastanza solenne e virtuoso,ho sentito una voglia da dentro di accarezzarla,baciarla in modo tenero. Allora mi chiedo perche`non le ho rivolto nemmeno la parola? Era disponibile con me e single,aveva solo due amiche sedute di fianco. La risposta che mi sono dato e`questo topic,credo che avessi timore di fare il primo passo perche`poi sicuramente avrei dato nell'occhio e c'era il rischio di fare una brutta figura. |
Re: Limiti convenzionali
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guarda che le single escono anche con le loro amiche.. |
Re: Limiti convenzionali
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Re: Limiti convenzionali
da una parte ti dico, attento alle seghe mentali, pure a me è successo qualche volta di credere che... per qualche sguardo e poco più... dall'altra... buttati e fregatene di tutto!!! Ah, la dicotomia :mrgreen:
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Re: Limiti convenzionali
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Re: Limiti convenzionali
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Tante oche italiane, tanti mandrilli italiani, tante generalizzazioni. Fra l'altro non puoi desumere molto di un carattere da un paio di risate. :pensando: Quote:
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Poi. Hai sentito il desiderio di baciare una sconosciuta solo perché hai sentito una sua vicinanza? La stessa che un attimo prima ti sembrava solo una delle tante oche italiane?. E' quindi diventata meno oca perché giocherellava distratta con i capelli e ti sfiorava un braccio?. Mi vengono in mente due proverbi, fammi entrare nella modalità Pasquale Laricchia. PASQUALE ON "chi disprezza compra" "Quando la volpe non arriva all'uva dice che è acerba". Pasquale OFF Quote:
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Re: Limiti convenzionali
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Quando eviti, sarai tentato dal cercare una giustificazione al tuo evitamento che non ti metta in discussione, che non comprometta il tuo ego. Invece l'ego in questi casi è il tuo nemico. "è oca, è una bimbaminkia, è una stronza, è una troia", sono tutte scuse. Sono felice che ci stai arrivando :bene: |
Re: Limiti convenzionali
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Poi magari stava davvero lanciando dei segnali (prospettiva opposta) |
Re: Limiti convenzionali
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Re: Limiti convenzionali
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Re: Limiti convenzionali
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Poi non lo so...magari sei un figo pazzesco, irresistibile per le ragazze e ti succedono ste cose. A me non capiterà mai. Io comunque non sono in grado di cogliere nemmeno i segnali più palesi. |
Re: Limiti convenzionali
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Non ci credo quasi più ormai, o son io che mi faccio i film o son loro che si divertono a giocare :male: in ogni caso nulla di serio Quote:
Anche se, non dico sia giusto, ma comprensibile che chi abbia spesso e a lungo difettato della componente sentimentale e affettiva sia ultra-ricettivo verso questi segnali, e poi oltremodo desideroso di metterli a frutto. Si perde lucidità. Non so se è la situazione di matthew, btw. Quote:
Magari questo non sarà stato il caso, però nei suddetti casi più eclatanti è meglio evitare che essere MdF. |
Re: Limiti convenzionali
Ma che viaggio ti sei fatto amico...:ridacchiare:
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Re: Limiti convenzionali
Poteva anche essere vero che ti lanciava segnali, ma non significa nulla. Spesso sono "giochi" che donne (e uomini) anche fidanzati fanno per rafforzare la percezione di sé o per semplice divertimento. A me è capitato un sacco di volte (anche in maniera molto, molto più palese di così) ma ci ho messo un bel po' a capirlo... è come un "gioco" che si stabilisce tacitamente tra entrambe le parti, con una sorta di "accordo non verbale" di "non andare oltre"...
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Re: Limiti convenzionali
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Re: Limiti convenzionali
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Ad esempio l'oca, ocheggiare è una attività sottovalutata, etologicamente ed antropologicamente interessante, e che richiede competenze in termini di intelligenza sociale ed emotiva non indifferenti. Più di una volta ho conosciuto ragazze all'apparenza oche e invece custodi di una profondità e complessità inaspettata. Altre volte invece ho solo avuto quest'impressione, ma non sono riuscito a trovare la chiave per aprire questo scrigno. Ocheggiare è un'attività che richiede energia e fantasia, tutte caratteristiche desiderabili per me in una donna. Quote:
Per non sapere nè leggere nè scrivere io suggerisco di prendere sempre i segnali come positivi, meglio un falso positivo che un falso negativo! |
Re: Limiti convenzionali
No era chiaramente interessata.Tant'e`vero che quando sono tornato dall'intervallo ho sentito una delle sue amiche dire sotto voce "ma chi e`lui?"in modo tacitamente frivolo.
Eppoi dopo mentre andavo via alla fine forse sempre la stessa le diceva: bellino lui era timido pero` cioe`mi sa che il film se l'erano fatto piu` loro che io,a scanso di equivoci nel film di Lincoln nn si parlava di rsgazzi timidi. Io.penso che il piu`delle volte le persone alzano delle barriere che creano distanze.Forse per quei brevi momenti sia io che questa tipa le avevamo superate assieme ai nostri pregiudizi.Ma nonostante questo io non ho saputo fare l'uomo e propormi,cosa che d'estate al mare mi riesce invece benissimo. Credo che siano questi limiti convenzionali che abbiamo in testa che se sei al cinema non puoi provarci con una sconosciuta senno passi per pazzo.O se sei in treno,o se stai al ristorante seduto ad un altro tavolo,o se stai giocando abowling nella pista di fianco. Ecco io penso che queste stronzate conformiste vadano abbandonate del tutto,mi sento all'inizio di un percorso di rinascita e riscoperta in questo senso. C'e`un film di Nanni Moretti che descrive bene questo,non ricordo il titolo pero`. |
Re: Limiti convenzionali
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Re: Limiti convenzionali
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Devi comprendere, e lo stai facendo, che non esistono leggi sociali ma convenzioni sociali. La differenza è sottile. La legge è dura lex sed lex, scolpita e immobile come la pietra. La convenzione sociale può essere mediata attraverso la nostra capacità di subcomunicare il vantaggio di una modifica da noi proposta. Ad esempio puoi subcomunicare l'idea che l'approccio in un cinema sia romantico, o passionale, oppure volgare. Dipende da come ti poni. La subcomunicazione è la cornice all'interno del quale la comunicazione assume un significato. Se fermo per strada un ragazzo e gli dico "uè stronzo offrimi una sigaretta, non fare il tirchio!" questo come minimo mi tira una centra. Se lo faccio ad un mio amico a cui ho subcomunicato la convenzione sociale di offendersi scherzosamente, glielo posso dire e lui mi risponderà ridendo "bastardo, ma non esistono i tabacchini al tuo paese?" e mi offrirà la sigaretta. Reso l'idea? :) |
Re: Limiti convenzionali
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Finiamola di autogiustificarci,bisogna imparare ad essere piu`sfacciati e propositivi con le donne in tutte le situazioni possibili. |
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