Sotto la pioggia.
Molto spesso ho paragonato la mia vita ad una lunga corsa sotto la pioggia.
La pioggia, soprattutto quella autunnale-primaverile, è un nemico subdolo. Sembra innocua, ma sulla grandi distanze ti sfiacca, ti sfinisce, molto lentamente, tu non te ne accorgi, ma il processo è in atto ed irreversibile. E allora che fare? Smettere di correre? No, ormai sei troppo lontano da casa, troppi chilometri ti dividono da un riparo, sei solo, in mezzo alla desolazione dei campi di un paesino di campagna. Non puoi fare altro che continuare a correre. Allora ti gasi, quella situazione di inferiorità in cui ti trovi ti dà la determinazione per correre più veloce, per respirare più intensamente, ma questo è un subdolo truchetto della pioggia! Non puoi fermarti, ma non puoi neanche strafare, se no presto le tue forze verranno meno e ti troverai esanime nella desolazione più totale. Puoi solo continuare a correre, con la testa alta e lo sguardo dritto, con le gocce che dal capo lentamente scendono lungo il viso ed annebbiano la tua vista; i vestiti, bagnati, si fanno sempre più pesanti e lo scroscio della pioggia è interrotto solamente dal CIAK CIAK dei piedi nel fango e dal tuo rerspiro affannato. Già, il segreto sta proprio nel dosare il compasso della falcata saggiamente, nella costanza con cui si mantiene l'andatura e nella regolarità del respiro. Il benessere che si avverte dopo aver portato a termine una lunga corsa sotto la pioggia è indescrivibile e soprattutto appagante come nient'altro. E' vero, è più difficile, ma le miei migliori prestazioni e il mio record ( di 43 min per ora :D) gli ho realizzati sotto la pioggia, per questo cerco di guardare al futuro con ottimismo. Se sfruttata sapientemente la pioggia può darti quel di più che chi corre in una bella giornata primaverile non ha :) |
Re: Sotto la pioggia.
Mi è piaciuto molto il paragone e soprattutto il modo in cui lo hai esposto.
E' così, per un fobico o un timido o comunque una persona che ha più difficoltà rispetto agli standard, ogni cosa risulta più difficile. Diciamo che si parte in svantaggio e ci serve il doppio della forza per portare a termine un compito, qualunque esso sia, un obbiettivo, un sogno. Ecco perchè dobbiamo gioire il doppio quando riusciamo a farcela, perchè siamo persone forti. Magari anche di più di chi nella vita ha avuto tutto già dal principio, perchè ogni cosa per noi è guadagnata, e questo dovrebbe renderci fieri. |
Re: Sotto la pioggia.
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Re: Sotto la pioggia.
lo hai esposto in maniera affascinante,un po cinematografica,come piace a me,ma efficace, :applauso: e bacio!!!
aggiungo solo che si possono prendere delle pause durante il percorso,chi si ferma non è perduto,si riposa un attimo,e che cAZZO? :) |
Re: Sotto la pioggia.
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Re: Sotto la pioggia.
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a me no! soffro di iperattività! :gelato: |
Re: Sotto la pioggia.
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Re: Sotto la pioggia.
Il tema della resistenza e`molto bello e profondo.Merita piu`che lunghe dissertazioni.
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Re: Sotto la pioggia.
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Re: Sotto la pioggia.
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