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e successo ad un amico
lavora in una ditta come impegato,nel suo ufficio sono in 4 tre impiegati ed un capo ufficio,il titolare per vari motivi non le andava piu di tenere certi impiegati,allora si e messo ,d,accordo con il capo ufficio,questo a continuato a sovraccaricare di compiti gli addetti ed altro fino a farli stufare costrigendoli alla dimissione,il bello che dopo il titolare e andato dal capo ufficio dicendo......complimenti e riuscito a farli stufare e se ne sono andati!!! adesso lei merita un aumento
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Re: e successo ad un amico
si chiama mobbing
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Re: e successo ad un amico
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Re: e successo ad un amico
si può chiamare in tutti e due i modi. :mrgreen:
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Re: e successo ad un amico
Ormai l'ambiente lavorativo tipo sta diventando così, si arriva a tenere un dipendente che faccia il lavoro di più persone, però pagandolo come una sola.
Sono quelle situazioni che ti fanno rimpiangere la disoccupazione. |
Re: e successo ad un amico
Io ho visto di peggio...
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Re: e successo ad un amico
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Re: e successo ad un amico
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Re: e successo ad un amico
Un mio ex collega é stato preso di mira anni fa,perché secondo i capi "non andava bene"...tutto questo dopo essere stato assunto.Cosi iniziarono ad arrivargli lettere di richiamo per le minime sciocchezze(addirittura durante una discussione gli hanno messo delle parole in bocca che NON ha mai pronunciato,giusto per mandargli un richiamo...e penso sia calunnia questa)alla fine,esasperato,s é licenziato.Stessa cosa con altri colleghi,anni e anni fa...ore mensili conteggiate alla cazzo,giusto per pagarli di meno,richiami e offese pubbliche del poveraccio davanti a tutti,senza contare lo svolgimento dei lavori piú merdosi e umilianti agli stessi...e qua mi fermo.
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Re: e successo ad un amico
Come fai a sapere che si sono detti titolare e capoufficio?:pensando:
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Re: e successo ad un amico
Si può chiamare bugia perché sono scettico che tutto quello che scrivi sia vero.
Perché i lavoratori non hanno scelto la strada della vertenza sindacale e della causa di lavoro e civile per mobbing, o addirittura del "colpirne uno per educarne cento", anziché quella del cedere e dare le dimissioni VOLONTARIE (non mi sembra che il datore avesse le dimissioni con firma in bianco)? |
Re: e successo ad un amico
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tante volte è una semplice questione di simpatie\antipatie... Puoi essere anche uno che si spacca la schiena per 3, ma se per una qualsiasi ragione non stai simpatico al titolare sono uccelli senza zucchero... |
Re: e successo ad un amico
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beh oddio... Dalle mie parti è MOLTO ma MOLTO + facile che uno si licenzi prima di mettere in mezzo sindacati e fare cause... Specie poi per aziende piccole e realtà di provincia.. |
Re: e successo ad un amico
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Re: e successo ad un amico
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Temperacazzi mode on: le dimissioni sono diverse dal licenziamento. La dimissione è un atto volontario del lavoratore, il licenziamento è un atto unilaterale del datore :D In un'azienda piccola è comprensibile che se si ricorre allo "scontro" si debba pensare di cambiare aria. Contesto solo il mollare il colpo così nonché ho insofferenza per questo modo di agire. Personalmente, prima troverei altro e, a quel punto, farei causa. Qualche mensilità d'indennizzo è abbastanza semplice ottenerla se è palese il mobbing nonché giusta e meritata per il trattamento subito. |
Re: e successo ad un amico
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no scherzo, però sarebbe un bel colpo di scena :mrgreen: |
Re: e successo ad un amico
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Re: e successo ad un amico
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Re: e successo ad un amico
Forse qualcuno lo ha gia' segnalato, ma consiglio di vedere il film:
Mi piace lavorare con Nicoletta Braschi. Mette tristezza e rabbia, quindi se in questo periodo siente gia' particolarmente tristi o... incazzati, evitate. |
Re: e successo ad un amico
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