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Il timido prof di mate.
Come un fulmine a ciel sereno, poco fa, una signora mi ha chiamato per dare ripetizioni alla figlia di 15/16 anni, di matematica. Ho accettato, giovedì inizio.
Allora, anche se fuori allenamento, sono molto bravo a spiegare, anche se sono timido, quando parlo di argomenti accademici la timidezza va via, alle superiori all'orale ero bravissimo e a fine anno, prima degli esami, ho tenuto alcune lezioni di elettronica ai miei compagni, stavo proprio alla lavagna come i veri prof. Quando spiego sono fluido, sicuro e deciso, un'altra persona. Ora se il mio allievo non fosse una ragazza non sarei a scrivere qui, ma lo è. Il punto è che, che abbiano 15 o 50 anni, con le donne mi intimidisco. Io però sono il prof. cazzo, non posso permettermelo. Dato che sono stato e sono ancora studente,so molto bene che il modo di pormi nei suoi confronti sará molto importante per aiutarla ad apprendere. Non posso presentarmi lì come un burbero timido. Ho sentito la sua voce al telefono e giá non mi sembrava molto a suo agio, ma penso sia normale, io invece ero ok col tono della voce. Il punto è che non voglio metterla in imbarazzo con la mia timidezza, perchè so che sarebbe dannoso al suo apprendimento e al mio portafogli di conseguenza:D, quindi sono qui a chiedere a voi ragazze del forum (vanno bene anche pareri maschili:) ), cosa, secondo voi, una ragazzo di 4/5 anni più grande di voi cosa dovrebbe fare per mettervi a vostro agio e farsi benvolere come insegnante? In realtá so giá cosa dovrei, i prof più bravi che ho avuto avevano toni di voce limpidi e chiari, sapevano scherzareb al momento giusto per tenere viva l'attenzionene creare un clima cordiale ecc...però non è facile. Sara una bella sfida, speriamo bene |
Re: Il timido prof di mate.
Secondo me ti sta preoccupando un po' troppo.
Anzi, non farti vedere imbarazzato dalla situazione, vai la per insegnare e nient'altro. magari è anche una ragazza carina, se vede che la guardi in un certo modo va a finire che cerca un altro insegnante. |
Re: Il timido prof di mate.
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Re: Il timido prof di mate.
Secondo me, dovresti andare li e essere tranquillo,come ho letto pero' le persone( di sesso femminile) ti mettono diciamo ansia insomma,bhè vai li con tranquillità ti presenti e le chiedi semplicemente che cosa non hai capito come se stessi spiegando magari a una tua "compagna di classe" come hai già fatto in passato. Poi hai detto che quando devi spiegare matematica sei molto bravo e sciolto e allora vai tranquillo ,ovviamente magari se la vedi a disagio perchè magari non capisce puoi raccontargli dei tuoi compagni di classe che anche loro facevano fatica ad apprendere ma che dopo (credo) hanno capito benissimo,questo è mio consiglio spero di esserti stata di aiuto. (ah sono una ragazza di 20 anni per l'esattezza e una volta mi è capitato di chiedere aiuto a un ragazzo di 3 o 4 anni più grande di me)
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Re: Il timido prof di mate.
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Re: Il timido prof di mate.
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Così per chiedere, dove li hai messi gli annunci? :interrogativo: Perchè l'unica ragazza a cui davo ripetizioni è svanita :dasolo: |
Re: Il timido prof di mate.
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Re: Il timido prof di mate.
Speriamo che sia poco attraente perché sennò rischi di di invaghirtene. 5 anni di differenza non sono niente..:ridacchiare: Secondo me, più o meno inconsciamente hai questo pensiero di fondo. Ok, ok, adesso negalo pure :ridacchiare:
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Re: Il timido prof di mate.
Guarda, sarò cattivo ma purtroppo di questi tempi bisogna essere consapevoli di quello che ci si può aspettare, e ci si può aspettare di tutto. Io inizierei col mettere dei paletti ben precisi. Direi chiaro e tondo che noi si è una persona seria, che si è lì solo per risolvere un problema (che di quello si tratta, perchè se uno ha bisogno di ripetizioni a casa così è), che non pensi neanche per un istante a praticare qualsiasi comportamento da put...lla o atteggiamento lontamanente simile, che noi conosciamo bene i nostri polli e se vuole studiare bene altrimenti sa a cosa va in contro, vestirsi castigati e sguardo sui libri per tutto il tempo. Tutto qui.
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Re: Il timido prof di mate.
Hai 20 anni. Se ti imbarazza una poco più che bambina di 15 anni è perchè la vedi come possibile preda.
Cerca di vederla come una semplice studentessa in difficoltà con la matematica... Non sto esagerando, se ti senti imbarazzato non è mai per caso, c'è un motivo di fondo nel tuo inconscio. Magari non avendo esperienze con le donne in generale, ti imbarazza anche questa ragazzina che tieni presente appunto, ha 15 anni. |
Re: Il timido prof di mate.
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Re: Il timido prof di mate.
esiste anche una percentuale di possibilità,che la ragazza si infatui....
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Re: Il timido prof di mate.
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Comunque secondo me siete un pò fuori strada, il mio timore è dato dal fatto proprio che è una ragazzina, spero che non sia una di quelle bimbeminchia che ci sono in giro adesso che magari è li costretta dalla madre che se no non la fa uscire con le amichette o il ragazzino. Se fosse un mia coetanea di 18/20 anni mi farei molti meno problemi |
Re: Il timido prof di mate.
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Anzi, lo dici pure tu stesso alla fine. Forse hai bisogno di capire come farlo. A me nelle mie attività contingenti, sia in termini di lavoro che di "amicizie che vanno coltivate" (nonostante tutti i problemi), ha aiutato molto la strategia della depersonalizzazione che ho descritto in diversi post. Nel tuo caso sarà molto importante che tu ti concentra attentamente su quello che devi fare, su quello che devi dire, sulla tua respirazione (cercando di avere una respirazione diaframmatica), sulla tua voce. Questo tipo di concentrazione dovresti attuarla anche nella tua vita di tutti i giorni, perché all'inizio è difficile far sì che la mente non divaghi. Una cosa che ho fatto nei miei momenti peggiori è prendermi momenti per meditare. Trova un momento in cui hai 5 minuti dove non verrai disturbato. Avvisa i tuoi di non disturbarti per qualsiasi motivo, spegni il cellulare, abbassa le tapparelle, spegni il pc, trova un punto della stanza dove puoi fissare la parete, mettiti un timer a 5 minuti e inizia a fissare la parete. Concentrati solo sul tuo respiro, e non pensare a niente. Se partono pensieri, fantasticherie, musiche, qualsiasi cosa nella tua testa, riportala a concentrarsi sul tuo respiro. La prima volta è difficilissimo, e potresti anche non durare tutti i 5 minuti. E' normale. Fallo per una settimana una volta al giorno, e ti accorgerai che domare la tua mente diventerà estremamente più semplice. Ti sentirai molto più sereno e distaccato. Riuscirai a gestire meglio ogni attività della tua vita, e per qualsiasi cosa che vorrai fare ti verrà più facile vederla come se ci fosse una persona terza che la facesse al posto tuo: una persona terza controllata da te. |
Re: Il timido prof di mate.
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Re: Il timido prof di mate.
Io credo che ti sei scelto una materia piuttosto ostica da impartire. Non nel senso che metto in dubbio la tua capacità di esposizione quanto più che altro so per esperienza che,soprattutto per una quindicenne che già di per sé ha delle difficoltà con la materia e di conseguenza suppongo abbia imparato a detestarla e non faccia i salti di gioia dall'idea di dover trascorrere un pomeriggio chiusa in una stanza a fare calcoli, sia difficile mantenere sempre viva l'attenzione. Io ho passato metà della mia esistenza a prender lezioni di matematica e ogni volta che dovevo andarci uscivo di casa sbattendo la porta e imprecando contro mia mamma che mi costringeva a dedicare più tempo del normale a qualcosa che mi nauseava. Quindi non rimanerci male se non la vedi attenta non è colpa tua ma della materia che hai scelto di insegnare. Non essere duro con lei e cerca innanzitutto di metterla a suo agio non assumere il ruolo del professore burbero rompi coglioni che non fai che peggiorare la situazione.
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Re: Il timido prof di mate.
Ho avuto la stessa esperienza: due quindicenni che venivano a casa mia per prendere ripetizioni di matematica da me. (in realtà sono venute solo qualche volta causa amiche di mia mamma, non mi facevo neanche pagare).
Penso che insegnare la matematica sia difficile con pochi esempi, quindi io facevo svolgere un sacco di esercizi di fila. Anzi, li risolvevamo insieme dato che erano 5-6 anni che non li svolgevo nella stessa maniera (grazie di esistere calcolo numerico!). Tra silenzi imbarazzanti durante la risoluzione e loro mutismi, inutile dire che quando chiedevo timidamente:"avete capito?" loro rispondevano di sì. Poi facevo risolvere un esercizio a loro e sbagliavano dall'impostazione ai calcoli. Mi ricordo che quando ero alle superiori per imparare le cose di base svolgevo un sacco di esercizi, e mi piaceva. Quindi non so, secondo me é inutile prendere ripetizioni di matematica se poi a casa fai un esercizio e sbagli anche i calcoli. A proposito...com'è andata? |
Re: Il timido prof di mate.
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Re: Il timido prof di mate.
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Re: Il timido prof di mate.
Fossi in te, per guadagnarmi un po' di stima, inizialmente le direi che il dover fare ripetizioni di matematica non è colpa sua, perché non ha capito, ma del suo prof che non è riuscito a spegare bene. (è la verità: se l'insegnante non sa fare lezione ma riporta il capitolo di matematica senza nessun contributo personale, sarà un fallimento...)
Suggerirei anche di usare il "mi sono spiegato bene, ti è chiaro questo?" anziché il classico e offensivo "hai capito?". E poi dare concretezza con esempi curiosi e legati alla risoluzione di problemi pratici. |
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