Coraggio e volontà
 

Ciao a tutti ragazzi!!

Leggendo questo forum ho visto che praticamente tutti siete nella mia stessa situazione... tuttavia ho visto che molti di voi sono tristi, ormai rassegnati nella loro situazione...

Anch'io sono tristissimo, e molte volte arrabbiato con me stesso per come sono fatto.. per tutto ciò che ho buttato via, per tutto quello che non ho potuto fare negli anni + belli della vita (ho 19 anni e finora nn posso c erto dire di essermi divertito).

Ma proprio per questo motivo, ho ancora + coraggio di andare contro a tutto questo... la nostra vita è soltanto una, non possiamo sprecare i giorni futuri per il riflesso che ci impaurisce dei giorni passati!!! Dobbiamo , insieme, concentrarci, prendere coraggio, e notare i minimi progressi che facciamo ogni volta, per capire che anche noi siamo persone come tutte le altre, siamo solo stati piu sfortunati, determinati fattori ed eventi ci hanno plasmato in questo modo il nostro pensiero. MA non dobbiamo fare sì che questo ci rovini la vita.. il nostro futuro obiettivo è considerare noi stessi persone normalissime, ed accettarci per come siamo, perchè una volta che noi ci accettiamo, tutte le persone ci sembreranno già piu amichevoli!!!

Io voglio provarci, voi? :wink:

Spero che almeno qualcuno mi condivida in questo e voglia mettersi contro questa situazione che ci tiene come vegetali!

Ciaoo!!!

Re: Coraggio e volontà
 

Smettila di prendere droghe....!
Si vive in una societa dove se uno non è cinico e spietato non sopravvive....la gente pensa solo a se stessa ed è skiava del potere...quindi o vivi da ribelle e ti approifitti di chiunque oppure sei finito....e non che noi siamo diversi xke innamorati dela nostra agonia che ci distrugge emotivamente,è la gente che ti porta ad essere pessimista e questo accade fino a quando noi stessi ci pieghiamo alla loro volontà invece di combattere questo e ribellarci....bisogna solo mettersi in testa che il nostro migliore compagno è il nostro riflesso allo specchio e solo questo bisogna amare....fanculo il resto! :evil:

non prendo nessuna droga ^^

in ogni caso, secondo me non è vero che chiunque debba essere cinico e spietato per sopravvivere.. ognuno è ciò che sceglie... probabilmente apparentemente è più facile essere cinici e spietati, ma sicuramente con il tempo se ne accorgeranno ;)

In ogni caso, il fatto che tutti lo siano non è un buon motivo per assecondarli e addirittura imitarli... se uno si vuole veramente come migliore compagno deve ascoltare sè stesso, non ubbidire a tutto il resto

Ciao!

Re: Coraggio e volontà
 

Ovvio che sì, che domande sono mai queste?? :D
Il problema è che a parole è semplice, ma se ogni volta che si esce, si ha qualche rapporto sociale, ecc., pur mettendoci tutta (e dico tutta!) la buona volontà, l'unica cosa che si ottiene al termine è un nuovo insistente e rinvigorito pensiero del tipo "se voglio smettere di soffrire l'unica soluzione è suicidarsi"... non so di quali progressi potrei essere fiero... comunque certo la speranza non la perdo per così poco e ho un'enorme fiducia nei farmaci che la psichiatra mi prescriverà martedì... Sul "provarci", dave, sono daccordissimo... è sul "riuscirci" che sono un pochino scettico ;)
Accettarsi, sì, è vero... ma come? "Provarci" è semplice, "riuscirci" molto meno...
Che la speranza sia l'ultima a morire, comunque!! ;)

Forse perche' ci aspettiamo risultati immediati.Le cose vanno costruite giorno per giorno con cura,interesse e sacrificio anche.

esatto! sono d'accordo con vetro... io ci ho sempre voluto credere e in un bel po' di anni vedo i primi microscopici miglioramenti!!

per questo dico che dobbiamo solo fidarci di noi stessi e non dei farmaci ;) ;)

La cosa mi fa molto piacere... mi basterebbe anche questo ;) Spero di riuscire... di certo non mi arrenderò! :)

che bel post pieno di luce e speranza!!!!!!!!aaaaaaaaaah.....ogni tanto ci vuole proprio!!!!!! :D

Lo so che sono una contraddizione vivente, prima sono ottimista e due secondi dopo pessimista, però talvolta mi viene da pensare...
È vero, se ci applichiamo tanto e a lungo possiamo riuscire a cambiare. Il problema è: quanto ci mettiamo? Un anno? Due anni? Cinque anni? Dieci anni? Okay, forse tra alcuni anni riuscirò a vivere una vita decente, sarò FELICE (e lo scrivo in maiuscolo). Però, mi chiedo, ne vale la pena? Voglio dire, star per lo più male 10 anni per poi vivere bene il resto della propria vita è - per così dire - un "buon affare"? "Le cose vanno costruite giorno dopo giorno"... lo so... purtroppo... ma tu metteresti dei soldi in un fondo che è costantemente in perdita solo nella speranza che in futuro possa salire? Qua stiamo mettendo il gioco la nostra SOFFERENZA... non esiste il discorso "se perdo non ci perdo nulla": se perdo, perdo eccome! Ho messo in gioco la mia sofferenza per anni, e per cosa? Per nulla o quasi. Sono daccordo che col tempo le cose possano cambiare, ma il problema è: visto il tempo che ci vuole, ne vale la pena? Non riuscire a godersi quella che per molti è l'età migliore della vita, soffrire per un bel po', per poi riuscire a stare meglio solo tra 10 anni, ne vale la pena? Ora mi rispondo di "sì", ma tra 2 minuti potrei aver cambiato idea... non ho convinzioni molto ferree... :?

No, ti prego!! Non togliermi anche questa speranza, è una di quelle che maggiormente mi tiene in vita... :( ... :lol: :lol:

Re: Coraggio e volontà
 

Come sempre kai un analisi cruda,per certi aspetti giusta la tua ma stavolta portata all'eccesso.Pensare di essere felici e risolvere i nostri problemi cercando di snaturarci e approffitandoci della bontà di brave persone ke cmq esistono non un ragionamento corretto.E poi scusa mica dave ha scritto che prende droghe 8O

ehm,non è tanto semplice diventare cinico e spietato per un vero fobico.
devi prendere tante mazzate e avere voglia e capacità di rivalsa,ma finchè uno sta rinchiuso nel suo bel guscio protettivo e chiude le porte al mondo,
sta sicuro che al massimo sarà indifferente agli altri.

Bhe da come scrivi sembrerebbe che se allora non ti impegni per 10 anni, non soffriresti. Allora significa che così non soffri comuqnue? Io personalmente sì... quindi se devo lo stesso soffrire, preferisco farlo un po' di più per "investire" nel futuro... Quello che vogliamo (e sn convinto che tutti noi in realtà lo facciamo, inconsciamente) non è un investimento in perdita, ma un investimento per qualcosa che sappiamo sarà un futuro guadagno..

Stiamo parlando della nostra vita, non di un appartamento da affittare.. se ci fosse anche solo una possibilità su 3.000.000.000, penso proprio valga la pena tentare ;)

Sono sicuro che poi quando ci riusciremo, questo ripagherà tutta la "fatica" fatta finora...

Alt! Rileggendo il mio post mi son reso conto di essermi espresso molto male... Scusa ;) Il problema è proprio che io ora sto soffrendo. Il fatto è: se cerco di "guarire" comunque continuo a soffrire (visto che i progressi sono molto pochi e molto graduali) per vari anni. Ora mi chiedo: vale la pena soffrire così tanto a lungo per poi (okay, lo ammetto) diventare pure felici? L'alternativa a questa ipotesi non è il "non provare a cambiare" (che comunque mi farebbe soffrire allo stesso modo), ma - è triste dirlo, lo so - il suicidio. È meglio il nulla (cioè il NON SOFFRIRE da subito) oppure il SOFFRIRE per anni seguito poi dalla FELICITA'? È questo il mio questito... Questo esempio l'avevo già fatto in un altro topic ma la mia mente, a quanto pare, è alquanto poco "originale" per partorirne altri :D Immagina di avere dei soldi da investire. Ci sono due fondi dove li puoi mettere. Uno non dà né interessi né perdite (= il nulla, la morte, il suicidio), l'altro è un fondo dinamico che può sia dare interessi sia portare perdite, però negli ultimi 5 anni ha solo portato perdite costanti dell'1 % al giorno. In quale fondo metteresti i soldi? Preferiresti rischiare di perderli giorno dopo giorno mettendoli nel fondo che (okay, lo ammetto) potrebbe in teoria darti anche interessi strepitosi, o preferiresti metterli in un fondo che - per così dire -, rimanendo costante, non ti dà né gioie né dolori (= la morte)? Il mio problema è questo. Poi, beninteso, non vorrei che mi prendessi per un aspirante suicida, al momento non lo sono assolutamente, però riflettendo sulla mia situazione talvolta mi vengono da fare questi ragionamenti... Vale la pena vivere 10 anni soffrendo per poi "raggiungere la felicità"? :? Quanto vale un minuto di felicità? Forse un minuto di tristezza? Forse due? Tre? Venti? È questo il problema... quanto si "spende" - in termini di sofferenza - per raggiungere la felicità. Ai posteri l'ardua sentenza... :lol:

Si vive per vivere,non per prepararsi a vivere.
Boris Pasternak

Si presta a duplice interpretazione questa frase :D
1. Mi stai dando ragione... vivere per prepararsi a vivere non ha alcun senso... Molto meglio farla finita.
2. La vita è quella che si sta vivendo, non è quella nella mente dei sognatori... Bisogna godersi il momento che c'è. In questo caso, la mia vita è la mia attuale sofferenza... Devo godermi questa? Non devo sperare che la vera vita sia nel futuro? Allora meglio farla finita.
Tutte e due le interpretazioni mi sa che mi danno ragione quindi... :-( Spero di aver frainteso l'interpretazione! :lol:

Assolutamente no!

Forse questa frase te lo fa capire meglio :

LA vita è quello che ti succede mentre sei occupato a fare altri programmi.
John Lennon

Vivi e non pianificare tutto tanto succedera' sempre qualcosa che ti scombinera' i piani.Vivi tutto quello che ti succede giorno per giorno e cerca di trovare il suo senso delle vita.Le cose importanti per te!Quelle che ti fanno stare meglio ,che ti fanno vivere!