roba di un estroversaccio
 

Dunque: vengo in pace.
Vengo in pace.
Vengo in Pace.
Je viens in paix.
I come in peace.
Ich komme in Frieden.

Sono quello che chiamereste un "estroversone": sì, vita sociale, ragazze e varie menate. Ho fatto qualche carta falsa per entrare. Avevo iniziato a scrivere un topic come luogo di scambio proficuo ma immagino che molte parole sarebbero state solo inutili, avrebbero suscitato troppi "perché" e troppe mani avanti.
Quindi, sperando vivamente che qualcuno ne tenga conto, vi lascio una puntuale idea che tiene conto del mondo come l'ho vissuto io ora.
Questo è quello che un estroverso ha imparato dal mondo:

• né stronzi né zerbini: sé stessi.
lo stronzo non funziona per niente, nonostante quello che tendiate a credere qui dentro. o meglio, funziona fino ad un certo punto. lo zerbino idem.
essere sé stessi non significa necessariamente essere la via di mezzo tra i due. può implicare anche l'oscillazione tra i due estremi. tutto quello che vi sentiate di voler comunicare, tutto il vostro istinto, tutto voi stessi: QUESTO conta. il resto sono pippe mentali per allocchi.

• l'abbigliamento conta.
c'è poco da fare: l'abbigliamento, il taglio di capelli e il modo di presentarsi contano eccome. è una questione di gusto, non di moda. è una questione di gusto, non di abiti firmati. è una questione di qualità. la questione estetica è tutt'altro che superficiale. significa ben altro che il semplice star bene con sé stessi. quindi se non come un consiglio, accettatelo come postulato imperativo: siate esteti. vi regalerete del benessere non da poco.

•muscoli e soldi: roba da tamarri sfigati.
i tamarri SONO i veri sfigati. e ve lo dice un estroverso parecchio "riuscito".
muscoli, soldi, smartphone.. stronzate.
i veri valori sono la povertà (sì, è un valore), la semplicità, la sensibilità artistica, la capacità di sorridere, l'altruismo. e vi assicuro che il fisico da palestrato, al di fuori di ochette da due soldi che si truccano anche l'ano non attacca. credo che questi siano stereotipi che vi si piantano in testa perché molto più "visibili", uscendo random per la città.

altre puntualità:
• "discoteca" = schifo: stereotipo.
esistono discoteche e discoteche. elettronica ed elettronica. club e club.

•*donna stronza e uomo misero
(o "meglio essere una brutta donna che un brutto uomo")
(o "la donna dovrebbe tornare ai fornelli"):
chi lo pensa, sinceramente, si mangi una merda.
come si può essere così ignoranti?

• conoscere donne su internet è un'opportunità?
no. che dio ce ne scampi. :miodio:

etc.

Re: roba di un estroversaccio
 

E quindi? :interrogativo:

Re: roba di un estroversaccio
 

ma infatti quei topic che paragonano il conquistare una donna al conquistare un pezzo di terra o una fortezza con tanto di strategie fanno scompisciare


comunque a quanto ne so io per accedere potevi anche non mentire la presentazione non serve a selezionare solo i timidi ma a scoraggiare i troll

Re: roba di un estroversaccio
 

La tua testimonianza non cambierà di una virgola la mia vita: sono sociofobico, non stupido

Re: roba di un estroversaccio
 

arieccolo sto troll nn se lo levamo piu dar c.....

Re: roba di un estroversaccio
 

e quindi puoi mettere a confronto le mie idee con le tue

Re: roba di un estroversaccio
 

Ok, quì concordo.

Pure quì nulla da eccepire :perfetto:

Forse le oche sono un po' di più di quelle che vedi te, così come i trogloditi che vogliono una figura geometrica sola.

Devo ancora trovarle queste discoteche rivoluzionarie. Almeno in quelle mainstream (e ancor peggio nei locali improvvisati) è sempre same old shit. Per fauna, andamento della serata, sentimento che ti lascia dopo.

:pensando: può esserlo invece, anche per semplice amicizia ed esteso pure alle persone dello stesso sesso. Meglio se ogni tanto ci si incontra, ma esistono anche i raduni per questo.
Potrei dire altro ma mi fermo quì, ci sarà sicuramente chi ti proporrà un'arringa più decisa ed elaborata sull'argomento.

Comunque fammi capire, la tua presentazione era una scusa per iscriverti quì, giusto? Come mai cotanta voglia di illuminare questo luogo? :mrgreen:

Re: roba di un estroversaccio
 

Il fatto è che qui dentro c'è gente che ha proprio problemi ad imporsi con gli altri, non è semplice introversione o timidezza che bene o male non sono ostacoli immensi, è vera e propia fobia (il nome non è certo li per caso) che blocca.

Io non faccio testo, non sono fobico, ma a leggere il tuo post, che credo tu abbia scritto con buonissime intenzioni, hai ignorato il fatto importante che qui molta gente vorrebbe ma non può.

Re: roba di un estroversaccio
 

Sono depresso,ansioso e apatico,non ho nessuno...donne non ne parliamo,penso al suicidio tutti i giorni e da qualche tempo sono tornato a farmi del male fisico...penso possa bastare :mrgreen:

Re: roba di un estroversaccio
 

Pur essendo sociofobico sono arrivato alle tue stesse conclusioni. Un sociofobico, cavolo, almeno a scuola ci dev'essere andato quindi un minimo di vita sociale l'ha respirata.

Re: roba di un estroversaccio
 

Ho letto tutto, onore a te.


Adesso chiudere e bannare per favore :sisi:

Re: roba di un estroversaccio
 

ora scrivi
però nella presentazione
:interrogativo:

Re: roba di un estroversaccio
 

troll warning asd

Re: roba di un estroversaccio
 

Si ma ha anche scritto

Non essere troppo dura con lui ila, diamogli una possibilità, solo una :)
Certo anche io sento "puzza", vedremo...

Re: roba di un estroversaccio
 

ma che voi? addirittura carte false per entrare haha ma non ciai nulla da fà?

Re: roba di un estroversaccio
 

Questo "etc" racchiude un ulteriore punto: avere un Q.I.=-oo (ammesso che tu conosca questo simbolo, cosa di cui dubito fortemente).

In uno dei miei racconti ho illustrato egregiamente il profilo dominante degli estroversoni/socialoni con il cervello in standby:

Stabilimento balneare n° 126. Gli ombrelloni si distribuivano uniformemente sulla sabbia rovente alla stregua di un plotone di soldati allineati nel piazzale di una guarnigione. Marika e Renato, distesi sulla stessa asciugamano, prendevano il sole. Il minuscolo costume da bagno della ragazza favoriva un’abbronzatura virtualmente integrale.
Corpi. Nient’altro che corpi. Abbronzati e tatuati. Muscolarizzati e rassodati. Ma solo corpi. Banali involucri che nascondevano un’esistenza vuota e priva di un qualsivoglia significato.

Corpi dopati e cervelli lobotomizzati.

Il caldo era asfissiante. Marika si alzò lentamente, dirigendosi verso la battigia, mentre Renato continuava a prendere il sole. Si tuffò nell’acqua, nuotando verso il largo. La spiaggia ora appariva lontana e si sentì attraversare da un senso di solitudine e di vuoto. Pensò a Rudi e al suo possibile trasferimento. Forse non l’avrebbe più rivisto. Tale pensiero acuì il proprio malessere esistenziale. I raggi del sole si riflettevano sulla superficie piatta del mare, mentre l’orizzonte appariva lontanissimo, quasi a distanza infinita. Avvertì nuovamente un senso di inutilità e di vuoto. Forse era la solitudine del mare che faceva da specchio alla propria anima.

Re: roba di un estroversaccio
 

La mescolanza di solito giova agli ambienti chiusi, quindi che mixitè sia.