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Anedonia
Altro non è che l'incapacità di trarre piacere dalle esperienze positive. Nella mia situazione in particolare, lo psicologo mi ha fatto notare che sono schiacciato dal senso del dovere, il che mi ingenera un senso di colpa eccessivo e perdurante ogni volta che qualcosa, anche se non dipende da me, non va per il verso desiderato. Nel caso in cui invece conseguo un successo, non sono in grado di trarne gratificazione, ma soltanto un minimo alleviamento del mio persistente senso di colpa.
Chi ne è affetto tra di voi? Se si come lo affrontate? |
Re: Anedonia
non so se rientra, ma quando ho un'esperienza gratificante dopo l'ondata di soddisfazione, come per compensare mi sale un'angoscia tremenda! e sto malissimo.
ho sospeso le mie principali passioni per questo motivo |
Re: Anedonia
Non ho passioni !
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Re: Anedonia
:pensando:
Non ti saprei dire, ho poche informazioni a riguardo, ma credo che per anedonia si intenda l'incapacità totale o quasi di provare piacere a priori. |
Re: Anedonia
Quote:
Scrissi pure un post a riguardo: http://www.fobiasociale.com/capitali...uccessi-30366/ Come sto reagendo? Boh, innanzitutto mi sforzo di più a non aver paura di prendere quello che mi spetta in termini di riconoscimenti positivi. In seconda istanza, con la filosofia dello "yesman", cerco di indurmi a fare attività che abbiano potenziali risvolti emozionali (la vita priva di emozioni è quella che mi atterrisce di più), senza cercare scuse ma analizzando con senso pragmatico (a volte con carta e penna) le motivazioni pro e contro, scoprendo che molti presunti vincoli pratici (es: costa troppo) in realtà non erano che la razionalizzazione e giustificazione di una paura inconscia e immotivata. |
Re: Anedonia
Quote:
La psicoterapia ti ha dato una mano in questo? |
Re: Anedonia
Senza diagnosi perchè mi conosco abbastanza bene :piangere: , io vado oltre: non è che non riesco a trarre piacere da eventuali (nel mio caso) esperienze positive, è che... Ho persino paura di FARE esperienze positive, a questo sono arrivato.:piangere:
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Re: Anedonia
Quote:
Davvero, quando ne hai voglia contattami. |
Re: Anedonia
Mi ci ritrovo abbastanza.
Sono moralmente costretto in una strada. Si vive non per provare piacere, ma per dovere. Spesso mi sono trovato a cercare motivazioni esterne per fare una cosa che piaceva anche a me, perché il solo mio desiderio non basta, devo essere di "aiuto". Tutto questo mi porta a basare il piacere su canoni diversi e mi vengono i sensi di colpa se sn poco interattivo. |
Re: Anedonia
Quote:
Comunque senza psicoterapia forse sarei ancora lì a sbattere la testa contro il muro sugli stessi stupidi errori, senza neanche rendermene conto. |
Re: Anedonia
nememno io riesco mai a sentirmi pienamente soddisfatta. e pensare che le persone normali scoppiano di gioia anche quando ottengono qualcosa per pura fortuna.
mi successe una cosa qualche mese fa che mi turbò un pò...andai a fare l'esame pratico per la patente insieme ad altre due persone. l'ansia era tanta e speravamo di averlo passato. alla fine lo passiano solo in due (io e una signora), l'altro no(un ragazzo ). non ho provato nulla. in macchina, al ritorno, ero serena si, ma non provavo gioia o altro. ad un certo punto la signora che era seduta vicino a me mi da una gomitata, io la guardo e vedo che ha un sorriso a 150 denti ed era contentissima ed agitata. lì mi sono sentita strana. perchè io non sentivo nulla? cosa c'è di sbagliato in me? ovviamente le ho sorriso anche io, ma fingevo. non che non me ne fregasse nulla. ma non riuscivo ad essere contenta o felice anche se avevo raggiunto un obiettivo importante per me. |
Re: Anedonia
Dopo gli esami universitari rimango sempre stupito vedendo la gioia che provano gli altri e li considero strani, quando invece quello strano sono io che non provo nulla, se non un minimo di sollievo per essermi tolto un peso, ma nulla che si avvicini nemmeno lontanamente alla felicità.
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