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Mi presento...
Ciao a tutti, dopo tanto lurkaggio ho deciso di uscire allo scoperto e raccontarvi un po' di me. Ho 26 anni e vivo nella ridente riviera romagnola, terra famosa per il divertimento e la spensieratezza, cose riservate ahimè a chi è più estroverso del sottoscritto. Sin da piccolo convivo con la timidezza, sono cresciuto in campagna e prima di iniziare ad andare a scuola l'unico compagno di giochi che avevo era mio fratello minore. L'inizio della scuola, per me che non avevo fatto nemmeno un giorno d'asilo, fu particolarmente traumatico e passai tutto il primo anno fra pianti e finti malori per farmi riportare a casa dai miei disperati genitori. Col passare degli anni la situazione non è certo migliorata, sono sempre stato chiusissimo, il classico tipo che in pagella alla voce condotta si beccava fisso un "Riservato ma disponibile". La mia adolescenza è stata priva di tutto quel bagaglio tipico di esperienze che i miei coetanei cominciano a mettere da parte: ragazze, amicizie, discoteche, serate in compagnia e così via. Gli anni passavano e io li vedevo sfilare via dalla finestra della mia stanza, sempre chiuso lì e sempre spaventato, come "addormentato". Ho avuto sì qualche persona che ha cercato di smuovermi e di avermi come amico, ma sono sempre riuscito a sfiancarli sulla distanza, come un keniota della solitudine, come una lepre braccata. Poi verso i 19 anni ho avuto una fase di rabbia e ribellione, una specie di adolescenza tardiva e ho cominciato a prendere coscienza della mia situazione, nonchè a pretendere da me stesso una qualche reazione che colmasse la carenza di esperienze e di vita vissuta. Ho preso un diploma che non volevo e mi sono buttato in un'altra città, inizialmente per prendere una laurea che non volevo e poi per prenderne una che mi appagasse davvero. Ho passato sei anni della mia vita a Bologna e la mia maledetta timidezza mi impedisce tutt'ora di portare a termine qualcosa. Ora sono tornato a casa e mi sento solo più che mai. Sul versante ragazze ho avuto una vera storia (prima un paio di baci, uno più patetico dell'altro) solo a 21 anni, con una ragazza conosciuta su internet che abitava a 600km di distanza. E' durata 3 anni e tutt'ora mi chiedo se l'abbia mai amata davvero. Ora da due anni sto con un'altra ragazza, che abita a due passi da casa mia. Le voglio molto bene ma a volte, sarà la confusione che ho in testa, sarà che mi sento vuoto di vita, mi chiedo di nuovo se sto con lei perchè la amo o se è solo paura di rimanere solo. Si perchè al di là di lei la mia vita è sempre priva di legami veri, e non per il fatto che non abbia delle occasioni, piuttosto perchè penso di non essere capace di coltivare un amicizia oltre un certo punto. Penso di non essere in grado di stringere delle amicizie vere con le persone e sentirmi libero di parlare di tutto. Eppure lo desidero così tanto. Leggendo i vostri interventi mi sono sentito a volte molto distante, ho una buona autostima, riesco a rapportarmi meglio con le ragazze piuttosto che coi ragazzi, ho fiducia nel fatto che tutto andrà meglio un giorno. Eppure mi ritrovo in ognuno di voi: nel ragazzo che passa i sabati sera da solo in casa, in quello a cui sale la tensione se deve fare una telefonata, che va al cinema e ai concerti da solo, che non riesce ad affrontare le cose della vita e soprattutto che si sente terribilmente solo senza uno straccio di amico. Negli ultimi anni ho frequentato forum di FBS/timidezza, ho intrattenuto rapporti epistolari con persone come me, ho letto molte cose al riguardo, mi sono analizzato tantissimo: internet mi ha dato una possibilità che da ragazzino non avevo, quella di prendere coscienza e di desiderare un cambiamento, ma tutto questo non è bastato...il risultato e che sono ancora qua, ancora dentro a questa schifosa timidezza, ancora solo e sono così stanco.
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benvenuto tra noi esseri immortali!
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Benvenuto anche da parte mia.
Julien questo è il tuo motto o è frutto della pigrizia (magico copia incolla)? :D |
ciao
consolati , tu sei già un passo avanti a molti di noi , me compreso , dai forza !
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Anch'io lo pensavo, ma in realtà il fatto di avere una ragazza al proprio fianco non risolve niente, è un grosso aiuto e appoggio, ma la tua personalità permane e i conti con se stessi bisogna farli comunque, non si scappa. Da un certo punto di vista avere una ragazza è anche controproducente, perchè ti illude di aver risolto i tuoi problemi e ti da la sensazione di essere sulla buona strada quando in realtà si è rimasti bloccati in quel punto. Quello che succede, per quel che mi riguarda, è che riverso su un'unica persona il normale bisogno di qualsiasi individuo di crearsi una rete sociale più o meno ampia. Il risultato è che ci si attacca a quella persona e ci si dimentica di tutto il resto. La paura di perdere quella persona poi non è più solo il timore di soffrire per un rapporto interrotto e di perdere una persona speciale ma si carica di un ulteriore peso che è quello di ritornare completamente soli. La paura di ritrovarsi completamente soli in caso di rottura in qualche modo "inquina" il rapporto e ti impedisce di comprendere appieno i tuoi sentimenti.
Trovare una ragazza è solo un primo passo, e non è nemmeno il più difficile. |
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Parla per te :lol: |
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L'avere una sola persona a fianco talvolta fa soffrire ancora di più, perché ci si sente sempre come appesi a un filo... e se mi lascia? Comunque se secondo te "trovare una ragazza [...] non è [...] difficile" vuol dire che almeno un po' riesci a socializzare ed a rapportarti con gli altri... possibile che tu non riesca a trovare nessun amico? Non devrebbe essere molto più difficile che trovare una ragazza :wink: Se hai problemi di ansia o ti senti troppo teso o "giudicato" per poter aprirti come vorresti, magari qualche farmaco ti può aiutare, almeno ad iniziare... In ogni modo goditi i bei momenti finché ci sono, forza! Pensa a quanta gente vorrebbe avere una ragazza e non ci riesce... (magari non sarà la risoluzione di tutti i problemi, questo okay, ma come hai detto tu è comunque meglio che niente :wink: ) Se non altro avere una persona che sta con te e "ti ascolta" dovrebbe essere uno stimolo per "aprirsi" un pochino di più... P.S. Comunque concordo con rectius74, riguardo al "trovare una ragazza [...] non è [...] difficile"... Parla per te!! :lol: |
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Forse per te è facile trovarsi una ragazza , considera però che chi come me è davvero fobico ed evitante ha persino problemi a crearsi le occasioni per trovarne una , sempre ammesso che poi non fugga . Credo che per trovarti la ragazza che tu hai , tu abbia combinato qualcosa , uscito , provato , approcciato .... non penso ti sia caduta dal cielo . Così come hai fatto con lei , puoi provare anche a crearti delle amicizie , penso che per uno come te non sia affatto difficile . Cavolo , non lamentarti troppo ... qui c'è qualcuno che ha problemi assai più seri ( parlo per me ) , tu sei già un passo avanti , sei giovane , ti manca poco .... quindi forza e coraggio ... pensa solo che la situazione in cui mi trovo fa davvero pena ... cerca di non arrivarci anche tu e datti una mossa :D
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@rectius
Certo, non dubito che ci sia chi sta peggio di me ma non è questo il punto. Ho deciso di scrivere qui perchè sono convinto che voi mi capiate perfettamente, visto che i nostri meccanismi mentali sono simili e condividiamo molte paure ed esperienze negative. Non voglio gareggiare con nessuno, non pretendo di essere il più derelitto e sfortunato di tutti nè ho intenzione di vantarmi o considerarmi superiore per quello che ho. Semplicemente voglio uscire da questa situazione e stare bene con me stesso e per farlo chiedo anche l'aiuto di persone come voi che condividono un percorso di vita analogo al mio. Saprai benissimo che dire ad un timido "datti una mossa" equivale alle tante frasi di parenti e conoscenti del genere "esci e datti una svegliata, stai sempre chiuso in casa!" et similia. Pensi che se bastasse darmi una mossa la prenderei così seriamente? Sono anni che cerco di darmi una mossa...il fatto è che sono arrivato ad un punto oltre il quale non riesco ad andare. Si, ho una ragazza, ho fatto qualche esperienza, riesco a scambiare due chiacchiere con qualcuno ogni tanto, punto. Ma ero come te e lo sono ancora, nella misura in cui affronto il rapporto con il prossimo in maniera insana, tesa, patologica. Voglio una vita normale, non voglio accontentarmi, voglio sentirmi uguale agli altri. |
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È proprio per questo che io consiglio sempre di "farsi aiutare" da farmaci, psicoterapie o altro... secondo me è l'unico modo, unito ovviamente ad una fortissima forza di volontà, per uscirne :) Spero tanto di avere ragione! :wink: :D Mai sottovalutare il problema e in qualche modo ne usciremo: forza e coraggio!! |
Caro mio, il mio consiglio è una psicoterapia (al limite anche di gruppo). Farmaci dipende, comunque vale la pena di provare uno specialista dammi retta. Puoi arrivare a stare molto ma molto meglio, ma se non cambi ninte... niente cambierà !
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Quindi in definitiva si, forse hai ragione, la mia autostima è alta , ma non così tanto...diciamo normale :D |
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Caro , lo so che è dura ... dillo a me che sento ste solite frasi da una vita .... muoviti , esci , fai , svegliati .... come dire ad uno senza gambe di alzarsi e camminare . Io mi sono svegliato tardi , dopo anni di abitudine all'isolamento mi sono accorto della vita che mi sfuggiva ed ora sono in un limbo di merda dal quale cerco di uscire con qualche aiuto . Per me è lunghissima dopo tutti questi anni , tu con psicoterapia e , perchè no , qualche medicinale .... ce lafarai , ne sono certo e tifo per te . Da quello che scrivi sei una persona intelligente , sveglia , seria e simpatica . Io sto con te .
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Re: ...
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"Cavolo , non lamentarti troppo ... qui c'è qualcuno che ha problemi assai più seri (non parlo di te) , tu sei già un passo avanti , sei giovane (anche se dici di continuo di non esserlo...io ho la tua età e mi sento giovane! 8) ), ti manca poco .... quindi forza e coraggio ... pensa solo che la situazione in cui si trova qualcuno qui nel forum fa davvero pena ... cerca di non arrivarci anche tu e datti una mossa" Tra l'altro non ti ho mai sentito dire che hai problemi fisici che i veri fobici hanno dovuti alla somatizzazione della vera sofferenza...insomma smettila di lamentarti sempre e tira fuori le palle. La sofferenza è individuale. Il vero sensibile rispetta la sofferenza degli altri, non è solo concentrato su se stesso e sui propri problemi. meglio non intervenire se non si è capaci di "sentire" il dolore che prova chi scrive qui, indipendentemente dalla propria situazione. Sorry, ma io la penso così. |
Pida e parsot...
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Bardamu giovanissimo! 8O
Sembri molto più maturo dei 26-27enni che ho conosciuto finora e che non erano stupidi, ma evitavano volutamente di dare spazio al loro lato riflessivo... Sei migliorato parecchio da quel primo post, vero? (spero di potermi fare la stessa domanda tra un annetto e anche prima) Quote:
(solito ringraziamento per aver scritto cose che vengono contestate se affermate da una donna... :p) Quote:
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Ovviamente non sto chiedendo spiegazioni su un post di un anno e quattro mesi fa ;) è solo simpatico vedere questa specie di istantanee del passato... |
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Comunque con le amicizie online di solito questi problemi non ci sono :wink: |
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