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Cinema e letteratura
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Re: Cinema e letteratura
Che genio Tarkovskij! :riverenza::riverenza:
A me sembra però, che queste parole siano più utili a distinguere la buona prosa, la buona letteratura da quella cattiva. Esistono opere alle quali i loro autori hanno dato una tale unità degli elementi costitutivi, una tale precisione e originalità di immagine letteraria, una innarivabile profondità di caratteri, resa attraverso la parola, una mirabile capacità di incantesimo della composizione e di efficacia del libro nella sua interezza, attraverso le pagine del quale si delinea con nettezza il carattere straordinario e irripetibile del suo autore, che il desiderio di portare sullo schermo uno di questi capolavori può venire in mente soltanto a una persona che nutre un grande disprezzo sia per il cinema che per la letteratura. Questo paragrafo dovrebbe essere scolpito nella mente di ogni aspirante scrittore: il difetto di ognuno di loro è infrangere questo precetto. Sono poi d'accordo sulla parte della libertà artistica di queste due forme d'arte (credo sia proprio il motivo che me le ha fatte amare più di ogni altra cosa). Parzialmente contrario, invece, al concetto espresso alla fine: la teoria strutturalista è (in parte) errata in ogni caso, non solo per quanto riguarda il cinema. |
Re: Cinema e letteratura
Ma io voglio vedere come risponde Winston alle parole che hai citato anche tu e se non considera che la Divina Commedia abbia una tale unità degli elementi costitutivi, una tale precisione e originalità di immagine letteraria, una innarivabile profondità di caratteri, resa attraverso la parola, una mirabile capacità di incantesimo della composizione e di efficacia del libro nella sua interezza, attraverso le pagine del quale si delinea con nettezza il carattere straordinario e irripetibile del suo autore.
:mazza: |
Re: Cinema e letteratura
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Io invece, ogni volta che si parla di una eventuale trasposizione della Divina, non posso non pensare a Kieślowski: mi è impossibile riuscire a concepire un'opera sbagliata da parte di quel cervello ultraterreno. Quindi mi assale ancora di più il dubbio: ma se Kieślowski l'ha concepita, allora è possibile realizzare una trasposizione che sia riuscita? :pensando: |
Re: Cinema e letteratura
Sicuramente l'idea di Kieślowski era di prenderne degli spunti tematici da rielaborare in libertà secondo la propria visione, come fece con i comandamenti: non ha mica girato un racconto biblico, allo stesso modo non avrebbe mai fatto uno sceneggiato della DC come vorrebbe Winston. Tra l'altro la prima sceneggiatura era anche stata completata da Kieślowski e Piesiewicz, quindi in cosa consistesse la sua idea di base lo possiamo dire con certezza (per quanto la trasposizione di Tykwer, che non ho visto, dubito possa essere all'altezza).
Comunque ne avevamo parlato qua: http://www.fobiasociale.com/ipotesi-...-9/#post678333 E questa per me è la dichiarazione di una persona che disprezza il cinema: http://www.fobiasociale.com/ipotesi-...10/#post679138 Io invece disprezzo la DC, quindi voto l'idea di rainy: http://www.fobiasociale.com/ipotesi-...11/#post719623 :mrgreen: |
Re: Cinema e letteratura
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Ommiodio, ma la trasposizione proposta da rainy è abominevole! :mrgreen: (A meno che non si voglia fare una cosa in stile Tarantino... :pensando:) Per il resto, non credo che il Decalogo possa essere considerato una trasposizione, neanche alla larga. :pensando: |
Re: Cinema e letteratura
Decalogo 01...bellissimo
io trasporrei fedelmente(e non è difficile) qualcosa di D'Annunzio |
Re: Cinema e letteratura
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Re: Cinema e letteratura
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Re: Cinema e letteratura
Credo che queste pagina di Tarkovskij sia condivisibile,ma non mi sembra che porti in sé delle intuizioni così geniali:chiunque abbia dimistichezza con la storia del teatro potrà leggere pagine esemplari in tal senso ad esempio in Gordon Craig,L'arte del teatro,in alcune pagine esemplari di Appia o Brecht(questo riguardo la prima parte del testo).
Sul fatto che il cinema non si possa analizzare secondo criteri strutturalistici ci sarebbe molto da discutere:lo stesso regista inesorabilmente fa costantemente riferimento a criteri semiotici(il segno) per strutturare una contrapposizione che è nei fatti ma che essenzialmente si riconduce a quei criteri che apparentemente nega. Personalmente,parlare di trasposizione è sempre e comunque un errore,se non un sacrilegio:nel momento in cui un testo letterario entra a far parte parte di un testo cinematografico perde il suo segno,diviene qualcosa di diverso:sarà questo il motivo per cui potrò dire che,provocatoriamente, La Divina Commedia è un'opera cinematografica di Berserk ,piuttosto che di Moon o Rick. |
Re: Cinema e letteratura
Ma quanto sei pignolo. :mrgreen:
Sì, è chiaro che i Dieci Comandamenti non sono un'opera letteraria, però i film del Decalogo contengono indubbiamente riferimenti biblici, allo stesso modo stavo appunto dicendo che non avrebbe mai fatto una trasposizione della Divina Commedia ma raccontato delle storie nuove con dei riferimenti ad essa. Mi sono spiegato? :pensando: |
Re: Cinema e letteratura
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Re: Cinema e letteratura
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Re: Cinema e letteratura
Wiiiiiiiiiiiinston, hai letto??? :mrgreen:
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Re: Cinema e letteratura
Ho letto e non ho capito perché una cosa del genere:
Se invece vogliamo vedere in essa soltanto una base letteraria per il nostro futuro film dobbiamo tirar fuori da essa un'autentica sceneggiatura, ossia un reale pretesto per la realizzazione del film. Ma si tratterò ormai di una nuova sceneggiatura, completamente rielaborata, nella quale alle immagini letterarie sarà stato trovato l'adeguato equivalente cinematografico. non possa valere per la DC. Quote:
E in quanto moderatore dovresti sapere che continuare una discussione in un'altra è OT :occhiali: |
Re: Cinema e letteratura
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Esistono opere alle quali i loro autori hanno dato una tale unità degli elementi costitutivi, una tale precisione e originalità di immagine letteraria, una innarivabile profondità di caratteri, resa attraverso la parola, una mirabile capacità di incantesimo della composizione e di efficacia del libro nella sua interezza, attraverso le pagine del quale si delinea con nettezza il carattere straordinario e irripetibile del suo autore, che il desiderio di portare sullo schermo uno di questi capolavori può venire in mente soltanto a una persona che nutre un grande disprezzo sia per il cinema che per la letteratura. Modestamente la DC è tale. :cool: Quote:
Come riterrei un'affermazione ugualmente assurda e di disprezzo verso la letteratura quella di chi affermasse che ad essa mancherebbe sempre qualcosa se non traesse un capolavoro letterario da Quarto potere. Ma tu sai benissimo che ho ragione, perché non ci vuol tanto a capirlo, solo che non lo ammetteresti neanche sotto tortura. :cool: Quote:
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