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Re: approccio costruttivo
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Non lo metto in dubbio che non conta solo la volontà e ci sono anche altri fattori che incidono, xrò se uno vuole VERAMENTE uscire dal proprio malessere e AFFRONTARE i suoi problemi , non si piange adosso e non trova scuse ,ma inizia un passo alla volta a lovorare su di se. Se questo deve essere un sito x l'autocommiserazione e il suo sostegno , allora bisognerebbe cambiargli il nome . Mi scuso con tutti quelli che posso involontariamente aver offeso con quello che ho scritto, ma io non voglio offendere , quindi se le mie parole le prendete come un offesa è un problema vostro. |
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In quel periodo della mia vita soffrivo di binge eating disorder ed ero un pò in sovrappeso, mi rifiutavo e rifiutavo di andare a comprare vestiti... quelli che avevo mi andavano stretti e così mettevo quelli che mi entravano...sempre i soliti....e nonostante questo mi vestivo, uscivo ed andavo all'univesità e a fare esami....nn mi pare la descrizione di una ragazza che nn lotta!!!! Dopo cominciai anche ad avere ansia e panico....così la decisione di andare da un medico specialista.....l'avessi fatto prima!!!!!! |
E' interessante questa cosa della forza di volonta' e della voglia di scalare la montagna.
Mi pare che molti considerino la fobia sociale come timidezza estrema, introversione o insicurezza. Questi fattori dell’età evolutiva sono comuni a qualsiasi essere umano, chi più e chi meno. La maggior parte degli individui, con la crescita, perde o riconsidera questi elementi. L’emotività rimane ma cambia come essa viene percepita. Il problema della fobia sociale mi pare nascere durante la fase in cui queste insicurezze portano sintomi fisici più o meno rilevanti. Quando questi sintomi sono ripetuti per lungo periodo, divengono automatici. Ho l’impressione che questa fobia sociale, che deriva certamente dalla timidezza, rimanga come il solo manifestarsi dei sintomi. Cioè la timidezza adolescenziale può sparire, ma rimane il sintomo che questa provocava e che ora si manifesta in maniera automatica. Ecco che allora trovo possibile risolvere situazioni di timidezza, insicurezza o ansia con approcci che richiedono crescita dell’autostima, motivazione o correzione della personalità. Allora scalare la montagna a piccoli passi va bene. Non mi è per nulla chiaro come eliminare i sintomi della fobia. Che non sono piu' legati alla sola timidezza ma alla paura che il sintomo si manifesti nel momento in cui svolgiamo un’azione sociale. Insomma la paura e' per il sintomo e non per la situazione. Qui ogni piccolo passo è uno scivolone. Per scalare la montagna bisogna avere la convinzione di riuscirci, non ho mai sentito nessuno scalare una montagna senza convinzione. Purtroppo la convinzione non nasce dal nulla ma da una possibilità di riuscita. Quando vedrò una possibilità probabilmente comincerò a salire. |
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