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Salvezza
cosa pensate vi potrebbe "salvare"cosa vi potrebbe dare la spinta a uscire da qualunque cosa vi affligga,una scelta,un esperienza, un emozione,un impegno o un passo che si può tentare per riuscire a costruire qualcosa per poter vivere in modo soddisfacente.ovviamente non si può essere sicuri al 100% , ma immaginate che state guardando voi stessi dal fuori , state osservando la vostra situazione,tipo medico paziente, cosa vi consigliereste, cosa vi spingereste o costringereste a fare?certo e una domanda ardua.non ci si può guardare in modo freddo dal fuori.sopratutto conoscendo i limiti nostri, che tanto fan paura.spero sto topic non sia troppo insensato.ma mi veniva in mente sta cosa.
io penso , che osservandomi dal fuori, mi spingerei a insistere al massimo su tutte le mie passioni(anche adesso che son quasi morte) e di farle.mi direi di spingermi al limite con la speranza di superare i limiti che mi dò quasi sempre da solo.perche ragiono in un modo pessimista .e poi mi direi di insistere di provare a fare un viaggio in qualche posto con i miei.o di prendere il motorino e andare a zonzo per imparare a muovermi da solo. |
Io mi "consiglierei" [... :) ] di buttarmi nelle situazioni che mi creano più ansia. Affrontarle e addirittura cercarle. Senza l'ansia della sfida (se perdo, perdo per sempre oppure se vinco, vinco per sempre).
Ho 34 anni e mai come in questo momento sono convinto che l'arma migliore sia la sfida. Ho molti problemi ad andare nei ristoranti con amici e amiche, colleghi e chi più ne ha più ne metta. Bene! Vorrà dire che farò di tutto per ANDARE NEI RISTORANTI fino a quando arriverà il giorno che a sentirmi dire <<Sabato andiamo fuori a cena>> non mi si gelerà più il sangue. Ieri sono andato ad un matrimonio. Il momento difficile è quando si inizia a prendere posto ai tavoli. Per me è come se entrassi in una scatola piccola e incominciasse a mancare l'aria. Allora, dopo un buon 0,50 mg di Xanax :) ho incominciato a respirare lentamente e profondamente ogni volta che il calore mi assaliva. Alla fine ce l'ho fatta. La sera, nella sala dance ho pure iniziato un "trenino di 40 persone" sulle note di A-E-I-O-U-YPSILON!!!!! 8O ...non male per uno che ama il jazz e i Dire Straits! :D |
grande uzik anchio inizio a pensarla un pò come te,sul cosa mi "consiglierei",pur avendo problemi diversi.certo che e una strada dura.mica facile.ci vuole veramente determinazione e coraggio.
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Andrò incontro anche a delle sconfitte. Ma ho imparato ad esserre positivo nei miei riguardi. Anche questo è una prima forma di rispetto verso me stesso. |
si, a volte anch'io penso che sia questione di abitudine....
abituandoci ad una cosa, conoscendola, nn ci fa + paura |
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Che bella immagine Uzik, non sai quanto ti capisco. Pensa che io ho due grandi fobie:
1) I ristoranti 2) I matrimoni la tua immagine che inizi il trenino dopo averla... "sfangata" mi ha fatto provare una empatia unica.... Grande !! |
siccome la mia fobia sociale è derivante da un rapporto devastante con il mio corpo,mi sto costringendo a migliorarlo ...ho ripreso l'attività fisica e la palestra....mi fa sentire meglio...ormai ho elaborato che non ce la faccio ad accettarmi per quello che sono,purtroppo non è una mia paranoia e/o fissazione...i danni ci sono :x
ho migliorato anche il mio rapporto con il cibo,non mangio più schifezze da un pò...per me è già un grosso successo. |
La psicoterapia mi sta aiutando a capire molto di me stesso...una cosa che mi aiuta molto sono le emozioni, positive ovvio, quelle che arrivano da una canzone, da una persona, da una scena a cuii assisto..quelle mi aiutano, mi placano la rabbia e mi salvano anche dall'ansia...
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Da un anno circa ho "conosciuto" il signor Xanax :) il quale mi aiuta a togliere parecchie paranoie. Di solito sto veramente bene verso la fine del pranzo o cena quando ormai mi sono rilassato e l'ambiente circostante non mi sembra più estraneo. Devo dire che ultimamente ho appurato l'importanza della respirazione. Cioè, nei momenti in cui sento scattare una crisi di ansia incomincio a respirare lentamente con la bocca e il calore sul viso si attenua. |
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Anche io ho questa paranoia del sedersi a tavola. Forse è vero che l'esposizione continua a ciò che temiamo porta all'abitudine e quindi all'eliminazione del problema. In mensa aziendale non ho più attacchi di panico come il primo anno, perchè ci vado ogni giorno. Anche se, a volte, sento quel "calore bastardo" che tenta di assalirmi e allora reagisco e mi metto a parlare al collega che ho davanti, faccio in modo che non ci sia il silenzio tra noi, e allora mi calmo un po'. Questa è la tecnica che, in passato, ho usato qualche volta al ristorante, ma in quelle occasioni è servita a poco o nulla, perchè l'attacco di panico si è manifestato lo stesso. Quello che mi spaventa di più è di pranzare/cenare in un ristorante (ma anche in un pub) con un ragazzo che mi piace e a cui piaccio. Una ragazza carina che suda è uno spettacolo pietoso, ne sono pienamente consapevole. Ecco la figuraccia da cui fuggo quando dico di no a qualcuno che mi chiede di uscire. Non è bello avere davanti una che suda mentre stai mangiando, mi spiego? Specie quando nel locale c'è una temperatura gradevole e non c'è motivo di avere caldo. E magari c'è anche l'aria condizionata! (Ebbene sì, sono capace di sudare anche con l'aria condizionata, perchè in quei momenti avrei bisogno di una temperatura da freezer per bloccare l'attacco di panico!). È pazzesco il modo in cui si surriscalda il corpo durante l'attacco di panico. Mi domando a quanti gradi arriviamo, forse i 40 di un febbrone da cavallo che, nel nostro caso, dura per breve tempo.
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Io invece sudo freddo specialmente dalle mani... Posso arrivare addirittura fino allo svenimento se la situazione è abbastanza ansiogena. Comunque psychogirl non chiamarli attacchi di panico; gli esperti mi hanno spiegato che per attacco di panico si intende un altra cosa. I toi (i nostri...) sono più attacchi di ansia finalizzati a sepcifiche situazioni (ristoranti appunto). Anch'io spesso ho usato la tecnica dell'attaccare bottone per sdrammatizzare; spesso funziona davvero...
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Confermo. Riesco a bloccare un attacco di ansia parlando con qualcuno, anche mai visto prima. Infatti, l'attacco d'ansia si presenta proprio quando un' attesa focalizza il pensiero su cio' che potrebbe succedere. La tempreratura aumenta, il viso diventa bollente e infine l'eccessiva sudorazione mi convince a scappare piu' in fretta possibile. Ma se improvvisamente qualcuno mi fa parlare, il mio cervello si concentra verso la conversazione e l'ansia sparisce portandosi via anche quei sintomi.
In generale e' difficile far funzionare lo stratagemma in situazioni prolungate come le cene in compagnia, bisognerebbe parlare per due ore. Eppure alcune volte ci sono riuscito, ad ogni segnale di ansia la mia bocca si e' attivata. 8) |
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Anch'io attacco bottone quando mi vien l'ansia....e funziona, ma funziona bene solo quando la discussione è piacevole e pure la persona con cui si parla...funziona benissimo se mi metto a giocare coi bambini!!!!!! |
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....credo! :? |
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è da un po' che non vado a un matrimonio......che ridere :lol: |
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ma a breve mi toccherà,mia sorella si sposa entro l'anno...e c'è il rischio che io faccia da testimone 8O ma almeno,conoscendo my sister e boyfriend,non c'è pericolo di trenini et similia :D li detestano quanto me. |
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